Dossier tecnico

13.12.2016 Questo articolo ha più di 3 anni

I collaudi degli impianti di climatizzazione: DM 37/2008 ed esempi pratici di prove strumentali

La realizzazione di un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddisfare le esigenze d’utilizzo previste dall’utilizzatore finale è un percorso complesso che richiede particolare attenzione nelle fasi iniziali di progettazione, nella fase di realizzazione degli impianti, ma soprattutto nella fase terminale, durante la quale è necessario procedere con la taratura degli impianti e le prove funzionali fino ad arrivare al collaudo dell’intero sistema, per verificare che tutti i parametri e le previsioni siano rispettate.

Sempre più spesso, per mancanza di tempo o per una scarsa conoscenza di sistemi e strumenti di misura, le fasi di taratura e di commissioning vengono tralasciate rendendo difficoltose la verifica e l’apposizione di un benestare tecnico di corretto funzionamento.

Proenco

La normativa vigente: il DM 37/2008 e la sicurezza degli impianti negli edifici

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37, è il regolamento che riordina le disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici, abrogando il precedente Decreto del Presidente della Repubblica 447/1991, parte del testo unico dell’edilizia DPR 447/1991 (Capo V della parte II, articoli, dal 107 al 121) e la precedente Legge 46/90.

Con l’emanazione del DM 37/2008, sono state introdotte nuove disposizioni in materia di sicurezza degli impianti negli edifici, ma soprattutto viene ripreso dalla normativa sostituita l’obbligo di rilascio della Dichiarazione di Conformità relativa alle opere impiantistiche realizzate, come prescritto all’art. 7.

La Dichiarazione di Conformità dev’essere rilasciata dall’impresa esecutrice al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto. Tale prescrizione, pertanto, impone l’obbligo di collaudo completo degli impianti realizzati.

Proenco

Va inoltre evidenziato che il certificato di agibilità di uno specifico immobile è rilasciato dalle autorità competenti previa acquisizione della dichiarazione di conformità, nonché del certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto dalle norme vigenti.

Il certificato di collaudo non è previsto per le installazioni di apparecchi per usi domestici e la fornitura provvisoria di energia elettrica per gli impianti di cantiere e similari, fermo restando l'obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità (Art. 10 DM 37/2008).

 

Per il rifacimento o l'installazione di nuovi impianti relativi a edifici per i quali è già stato rilasciato il certificato di agibilità, fermi restando gli obblighi di acquisizione di atti di assenso comunque denominati, l'impresa installatrice deposita, entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori, presso lo sportello unico per l'edilizia del comune ove ha sede l'impianto, la dichiarazione di conformità ed il progetto o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto dalle norme vigenti (Art. 11 DM 37/2008).

Non va infine dimenticato che esistono anche delle sanzioni pesanti nel caso in cui non vengano rispettate le disposizioni impartite in riferimento agli obblighi di collaudo. Alla terza violazione delle norme riguardanti la progettazione e i collaudi, infatti, i soggetti accertatori propongono agli ordini professionali provvedimenti disciplinari a carico dei professionisti iscritti nei rispettivi albi (Art. 15 DM 37/2008).

Gli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione e aerazione dei locali, gli impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie, gli impianti di protezione antincendio e gli impianti per la distribuzione e l'utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali, devono rispettare gli obblighi impartiti dal DM 37/2008, come prescritto all’art. 1.

Esempi pratici di prove strumentali per il collaudo degli impianti

1. UNITÀ DI TRATTAMENTO ARIA E IMPIANTI AERAULICI

Le Unità Trattamento Aria, in seguito UTA, sono elementi impiantistici fondamentali per l’edificio ospitante, e vanno verificate in modo approfondito, eseguendo prove funzionali e procedendo con attenti e puntuali misurazioni strumentali, al fine di verificare il rispetto dei limiti prestazionali previsti e/o imposti progettualmente.

1.1 Misurazione della portata dell’aria e controllo prestazioni ventilatori

Proenco

Figura 1 - Strumento di misura anemometrica (Fonte Testo)

La misurazione della portata dell’aria della UTA, se non sono presenti sistemi di misurazione in continuo all’interno della macchina stessa o sui condotti, come ad esempio griglie di Wilson1 o sistemi equivalenti, deve procedere con una misurazione specifica eseguita nel seguente modo:

  • Esecuzione di uno o più fori, se non previsti in fase di realizzazione dell’impianto aeraulico sui condotti di mandata e ripresa, di dimensioni sufficienti al passaggio di una sonda anemometrica (Figura 1) che permetterà la misurazione della velocità dell’aria all’interno del canale.
    Attenzione: i punti di misurazione dovranno essere eseguiti quanto più distante possibile da derivazioni, curve, cambi di sezione o altri elementi che possano generare un moto turbolento dell’aria;
  • Esecuzione della misurazione della velocità dell’aria all’interno del canale attraverso la media dei dati rilevati in vari punti del canale (Vicino ai bordi-angoli del canale stesso e sul punto centrale).
    Maggiori saranno i valori di velocità rilevati, maggiore sarà la precisione nella determinazione della velocità di attraversamento dell’aria nei canali;
  • Misurazione dei lati interni del canale per determinare la reale superficie di attraversamento disponibile, necessaria per poter calcolare la portata complessiva di aria circolante nel canale;
  • È necessario infine verificare la pressione utile all’ingresso e all’uscita della macchina al fine di determinare quale sia la prevalenza disponibile e se corrisponda alle prescrizioni progettuali.

1 Griglia di Wilson - Trasduttore di portata volumetria di massima precisione per la misura del flusso e della portata volumetrica all’interno di condotti d’aria.

 

Queste misurazioni verranno eseguite sia sul condotto di mandata che su quello di ripresa, al fine di verificare che le portate, all’uscita della macchina, corrispondano ai valori progettuali.

Una volta completate le misurazioni di portata a prevalenza della macchina, è necessario verificare gli assorbimenti elettrici dei ventilatori attraverso l’uso di una pinza amperometrica (Figura 2), strumento con il quale è possibile misurare l'intensità di corrente che attraversa un filo conduttore senza mettere fuori servizio l’impianto. La misurazione avviene grazie alla rilevazione dell'intensità del campo elettromagnetico presente intorno al cavo, risalendo in modo indiretto all'intensità di corrente. Hanno in genere la forma di pinze o anelli apribili, al cui interno può essere collocato il filo in esame senza la necessità di interrompere il circuito.

La pinza amperometrica permetterà di leggere in modo diretto la corrente che attraversa il cavo elettrico oggetto di verifica.

Attraverso un multimetro sarà successivamente necessario misurare la tensione del circuito specifico. Molto spesso la pinza amperometrica è dotata di specifici elementi che permettono di eseguire tale misurazione. Una volta determinata la corrente e la tensione, sarà possibile risalire alla potenza elettrica assorbita dal ventilatore in esercizio.

Le due misurazioni e verifiche descritte in precedenza permettono di controllare che i livelli prestazionali della macchina corrispondono alle ipotesi progettuali.

È opportuno infine eseguire delle verifiche sui sistemi di gestione e regolazione della macchina stessa, come ad esempio:

  • Verificare il corretto funzionamento del termostato antigelo, la cui attivazione permette di proteggere le batterie dell’UTA nel periodo invernale, quando l’aria esterna aspirata è particolarmente bassa;
  • Analisi del corretto funzionamento dei micro-interruttori, se presenti, che servono come elemento protettivo contro gli infortuni legati all’apertura degli sportelli di ispezione dei ventilatori. Molto spesso le UTA sono dotati di interruttori che verificano la chiusura del portello. Se tale elemento viene aperto, il ventilatore deve spegnersi automaticamente;
  • Verifica del corretto funzionamento delle serrande taglia fuoco le quali, in caso di chiusura, devono spegnere completamente la macchina;
  • Verifica del corretto funzionamento e taratura dei pressostati installati per la segnalazione di filtri sporchi.

Proenco

Figura 2 - Pinza Amperometrica (Fonte Testo)

 

Proenco