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Bloomberg: Anche l’Africa sceglie le rinnovabili, previsti 1.8GW nel 2014
La regione africana subsahariana si unisce ai giganti asiatici di Cina e India, scegliendo l’energia derivata da fonti rinnovabili per alimentare le sue centrali e i suoi impianti.

Un report di Bloomberg New Energy Finance, ente internazionale preposto allo studio & ricerca degli sviluppi e dei cambiamenti in atto nel settore energetico, rivela che l’Africa subsahariana starebbe emergendo in questi anni quale nuovo e frizzante mercato per le tecnologie applicate alle fonti rinnovabili come eolico, solare e geotermico.
Contesa tra Cina e Stati Uniti, e ultimamente anche dagli imprenditori arabi per le sue riserve petrolifere, l’Africa pare proprio strizzare l’occhio al mercato delle rinnovabili. Solo nel 2014, è stata commissionata alla regione subsahariana l’installazione di circa 1.8GW di capacità da energia rinnovabile, escluse naturalmente le fonti idroelettriche, una quantità questa di gran lunga superiore a quella installata tra 2000 e 2013.
A conti fatti, gli investimenti stimati in Africa subsahariana (principalmente Sudafrica, Kenya e Etiopia) ammonterebbero a quasi 6 miliardi di dollari per il 2014, con un’accelerata prevista di circa 7.7 miliardi di dollari entro il 2016, finanziamenti dunque di gran lunga superiori alla media annua calcolata per il quinquennio 2006-2011, che si aggirava intorno a 1 miliardo di dollari.
Secondo Victoria Cuming, analista per Bloomberg, il mercato delle rinnovabili non rappresenterebbe in realtà una novità per il continente africano: già da qualche anno, infatti, l’Africa subsahariana sarebbe attiva nel campo delle energie rinnovabili, con importanti investimenti nel settore geotermico, ad esempio. Ciò che è cambiato rispetto a un tempo è appunto questa maggiore e rinnovata consapevolezza circa la portata che una rivoluzione verde avrebbe per il suo protagonismo economico a livello mondiale: il costo in MWh delle energie pulite, come eolico e solare, non soltanto rappresenta un’alternativa conveniente per il Paese, dato che l’Africa dispone naturalmente e abbondantemente di tali risorse, ma soprattutto per il suo potenziale di crescita futura, del valore esponenziale.
Come già noto anche ai due giganti asiatici di Cina e India (vedi articolo), che entro il 2030 deriveranno i 2/3 della propria energia proprio da fonti rinnovabili, le energie pulite rappresentano a tutti gli effetti un’alternativa vantaggiosa sia per soddisfare la domanda crescente di energia elettrica, che per il contenimento dei costi, soprattutto in comparazione alla attuale generazione diesel, o alle centrali ancora funzionanti a gas o carbone, estremamente inquinanti.
L’analisi di Bloomberg prevede inoltre che i tre principali mercati per l’energia rinnovabile in Africa saranno il Sudafrica per l’eolico (con 3.9GW di capacità installata), il Kenya per il geotermico (1.4GW installati), e l’Etiopia (570MW) per il geotermico e l’eolico, in quanto paesi che già dispongono di impianti funzionanti e politiche stabili, tali da rassicurare gli investitori nazionali ma soprattutto esteri.
Infine, sarebbero già stati approvati quest’anno due maxi progetti per le energie rinnovabili, con finanziamenti attesi di diverse centinaia di milioni di dollari: uno in Sudafrica, per l’installazione di 100MW di energia solare, con un investimento di circa 884 milioni di dollari iniziali, e l’altro in Kenya, di 310MW di capacità da eolico, del valore di circa 650 milioni di dollari.
Contesa tra Cina e Stati Uniti, e ultimamente anche dagli imprenditori arabi per le sue riserve petrolifere, l’Africa pare proprio strizzare l’occhio al mercato delle rinnovabili. Solo nel 2014, è stata commissionata alla regione subsahariana l’installazione di circa 1.8GW di capacità da energia rinnovabile, escluse naturalmente le fonti idroelettriche, una quantità questa di gran lunga superiore a quella installata tra 2000 e 2013.
A conti fatti, gli investimenti stimati in Africa subsahariana (principalmente Sudafrica, Kenya e Etiopia) ammonterebbero a quasi 6 miliardi di dollari per il 2014, con un’accelerata prevista di circa 7.7 miliardi di dollari entro il 2016, finanziamenti dunque di gran lunga superiori alla media annua calcolata per il quinquennio 2006-2011, che si aggirava intorno a 1 miliardo di dollari.
Secondo Victoria Cuming, analista per Bloomberg, il mercato delle rinnovabili non rappresenterebbe in realtà una novità per il continente africano: già da qualche anno, infatti, l’Africa subsahariana sarebbe attiva nel campo delle energie rinnovabili, con importanti investimenti nel settore geotermico, ad esempio. Ciò che è cambiato rispetto a un tempo è appunto questa maggiore e rinnovata consapevolezza circa la portata che una rivoluzione verde avrebbe per il suo protagonismo economico a livello mondiale: il costo in MWh delle energie pulite, come eolico e solare, non soltanto rappresenta un’alternativa conveniente per il Paese, dato che l’Africa dispone naturalmente e abbondantemente di tali risorse, ma soprattutto per il suo potenziale di crescita futura, del valore esponenziale.
Come già noto anche ai due giganti asiatici di Cina e India (vedi articolo), che entro il 2030 deriveranno i 2/3 della propria energia proprio da fonti rinnovabili, le energie pulite rappresentano a tutti gli effetti un’alternativa vantaggiosa sia per soddisfare la domanda crescente di energia elettrica, che per il contenimento dei costi, soprattutto in comparazione alla attuale generazione diesel, o alle centrali ancora funzionanti a gas o carbone, estremamente inquinanti.
L’analisi di Bloomberg prevede inoltre che i tre principali mercati per l’energia rinnovabile in Africa saranno il Sudafrica per l’eolico (con 3.9GW di capacità installata), il Kenya per il geotermico (1.4GW installati), e l’Etiopia (570MW) per il geotermico e l’eolico, in quanto paesi che già dispongono di impianti funzionanti e politiche stabili, tali da rassicurare gli investitori nazionali ma soprattutto esteri.
Infine, sarebbero già stati approvati quest’anno due maxi progetti per le energie rinnovabili, con finanziamenti attesi di diverse centinaia di milioni di dollari: uno in Sudafrica, per l’installazione di 100MW di energia solare, con un investimento di circa 884 milioni di dollari iniziali, e l’altro in Kenya, di 310MW di capacità da eolico, del valore di circa 650 milioni di dollari.