Focus Incentivi
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Ad un passo dall’approvazione il Piano d’azione italiano per l’efficienza energetica 2014
ENEA annuncia un piano da 40 miliardi di euro per l'efficienza energetica, per ridurre i consumi del 20% entro il 2020.

Concluse le consultazioni pubbliche, è in via di approvazione definitiva il Piano d’azione italiano per l’efficienza energetica 2014 (PAEE 2014), redatto da ENEA, e soggetto al beneplacito del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e in sinergia con la Conferenza Stato-Regioni.
A breve infatti dovrebbe essere trasmesso alla Commissione Europea il programma per la riduzione del 20% entro il 2020 del fabbisogno di energia primaria su tutto il territorio nazionale, in linea con la più generale direttiva europea 2009/28/CE, che prevede, nello specifico, il raggiungimento degli obiettivi fissati dal pacchetto Clima-Energia 20 20 20, per la lotta alle emissioni dannose nell’atmosfera e a favore dell’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita.
Relativamente al comparto dell’edilizia, settore-chiave per il compimento dei buoni propositi per il 2020, si tratterà di mettere in atto una serie di interventi di efficientamento energetico su fabbricati, pubblici e privati, residenziali e non, che riguarderanno:
- il consolidamento e lo sviluppo del sistema di incentivi fiscali per le ristrutturazioni civili e del patrimonio immobiliare della Pubblica Amministrazione, presto modello di sostenibilità nell’ambito della riqualificazione energetica nell’edilizia italiana
- il potenziamento degli standard energetici minimi negli edifici di nuova realizzazione o ristrutturazione, in un’ottica di incremento delle costruzioni a consumo energetico pressochè nullo in futuro
- l’incoraggiamento del comparto industriale e terziario all’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati Bianchi, che premiano le imprese più attente al risparmio energetico applicato alle nuove tecnologie.
Stando ai numeri, nel campo dell’edilizia residenziale è previsto un investimento complessivo di circa 24,1 miliardi di euro l’anno, volto a coprire il fabbisogno dell’87% dei fabbricati esistenti. Per il settore dell’edilizia non residenziale, il finanziamento stimato si aggira intorno ai 17,5 miliardi di euro l’anno, pari a una superficie, sia pubblica che privata, di 13 milioni di mq.
Quale il tornaconto energetico? Con un investimento complessivo di più di 40 miliardi di euro l’anno per l’edilizia italiana, si otterrà un risparmio energetico complessivo del 60% per il settore pubblico, del 45% per il settore privato e del 35% per i centri commerciali, che significherà una riduzione dei consumi di energia pari a circa 17.299 GWh/a entro il 2020.
A breve infatti dovrebbe essere trasmesso alla Commissione Europea il programma per la riduzione del 20% entro il 2020 del fabbisogno di energia primaria su tutto il territorio nazionale, in linea con la più generale direttiva europea 2009/28/CE, che prevede, nello specifico, il raggiungimento degli obiettivi fissati dal pacchetto Clima-Energia 20 20 20, per la lotta alle emissioni dannose nell’atmosfera e a favore dell’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita.
Relativamente al comparto dell’edilizia, settore-chiave per il compimento dei buoni propositi per il 2020, si tratterà di mettere in atto una serie di interventi di efficientamento energetico su fabbricati, pubblici e privati, residenziali e non, che riguarderanno:
- il consolidamento e lo sviluppo del sistema di incentivi fiscali per le ristrutturazioni civili e del patrimonio immobiliare della Pubblica Amministrazione, presto modello di sostenibilità nell’ambito della riqualificazione energetica nell’edilizia italiana
- il potenziamento degli standard energetici minimi negli edifici di nuova realizzazione o ristrutturazione, in un’ottica di incremento delle costruzioni a consumo energetico pressochè nullo in futuro
- l’incoraggiamento del comparto industriale e terziario all’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati Bianchi, che premiano le imprese più attente al risparmio energetico applicato alle nuove tecnologie.
Stando ai numeri, nel campo dell’edilizia residenziale è previsto un investimento complessivo di circa 24,1 miliardi di euro l’anno, volto a coprire il fabbisogno dell’87% dei fabbricati esistenti. Per il settore dell’edilizia non residenziale, il finanziamento stimato si aggira intorno ai 17,5 miliardi di euro l’anno, pari a una superficie, sia pubblica che privata, di 13 milioni di mq.
Quale il tornaconto energetico? Con un investimento complessivo di più di 40 miliardi di euro l’anno per l’edilizia italiana, si otterrà un risparmio energetico complessivo del 60% per il settore pubblico, del 45% per il settore privato e del 35% per i centri commerciali, che significherà una riduzione dei consumi di energia pari a circa 17.299 GWh/a entro il 2020.