Focus Incentivi

05.09.2012
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Romania e Giappone: le nuove frontiere delle rinnovabili italiane

Romania e Giappone potrebbero produrre energia rinnovabile Made in Italy: è questo lo scenario delineato nel corso del primo “Corrente Day” organizzato dal Gse in collaborazione con Assocamerestero ed in particolare con le Camere di commercio italiane per la Romania e per il Giappone, nel quale si è posto l’accento sugli obiettivi futuri, sulle autorizzazioni necessarie, sugli incentivi disponibili e sulle reali possibilità di investimenti in questi Paesi.

Il calo degli incentivi statali dedicati alle energie pulite sta spingendo infatti le imprese italiane a guardare fuori dai confini nazionali, per mantenersi competitivi sul commercio e l’iniziativa “Corrente” di Gse (patrocinata dal ministero dello Sviluppo economico) sta dando questa opportunità di promozione sia a livello nazionale che internazionale a circa 1600 imprese.

Ma perché un’azienda dovrebbe rivolgersi al mercato rumeno? “In Italia non ci sono più gli incentivi di una volta – afferma Adrian Dimache, segretario della Camera di commercio  italiana per la Romania – mentre in Romania il sistema di promozione è estremamente vantaggioso. Per ora c’è poco, soltanto un po’ di eolico e quasi niente fotovoltaico”. I gruppi più grossi, come Enel Green Power, sono già presenti e per fine anno dovrebbero allacciarsi, ma l’obiettivo è portare anche le piccole imprese per esportare un know-how, quello italiano, all’avanguardia nel fotovoltaico e nelle rinnovabili.

Il traguardo da raggiungere è fissato in 1000 Megawatt di potenza installata nel giro di 5 anni e sembra piuttosto fattibile considerata l’attuale stabilità legislativa e il buon ritorno degli investimenti attuali in Romania.

Capitolo a parte per la questione giapponese, sicuramente ad un livello di sviluppo più avanzato e con un nuovo Piano in via di finalizzazione da parte del Governo nipponico: “Dopo l’incidente di Fukushima – sottolinea Marta Marmiroli, ingegnere di rete elettrica della Mitsubishi Electric – il Giappone punta moltissimo sulle rinnovabili: se prima erano incentivate ora lo saranno ancora di più”.

Gli incentivi attuali per il fotovoltaico sono di 42 yen (circa 0,40 cent.) al kilowattora per impianti superiori a 10 kilowatt per 20 anni, se sotto i 10 Kw per 10 anni, con l’obiettivo di raggiungere il traguardo stimato di 53 kw entro il 2030.