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30.03.2018
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Bioedilizia: nuovo brevetto sardo sull’uso della lana per l’isolamento

Un artigiano ha ottenuto il brevetto per una serie di tecniche che permettono la realizzazione di pannelli isolanti autoportanti realizzati in lana e calce perfetti per la bioedilizia
Progettare la bioedilizia è un processo che deve trovare un compromesso tra comfort abitativo e sostenibilità, utilizzare prodotti di cui si ha una grande disponibilità poi è un plus importante per qualunque progetto: da questo è nata l’idea di Costanzo Salis, un imprenditore sardo, di creare un pannello isolante e autoportante utilizzando calce e lana naturale.
  
Sono molte le ricerche che vengono portate aventi per trovare nuove soluzioni in materia di bioedilizia ed isolamento, tra queste, vi è il progetto cluster PLES – Prodotti Locali per l’Edilizia Sostenibili, finanziato da Sardinia Ricerche e creato per sviluppare soluzioni costruttive ecosostenibili per pareti e solai energicamente sostenibili.
 
Proprio nel contesto di questo interessante progetto l’artigiano e imprenditore sassarese Costanzo Salis ha pensato e realizzato un nuovo modello di pannello isolante composto di calce e lana che, dopo oltre 2 anni e mezzo di iter burocratico, nei giorni scorsi ha ottenuto il brevetto assegnatogli dal UIBM del MiSE (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico).
 
Da molti anni il signor Salis si occupa della produzione e dell’utilizzo di prodotti composti da grassello di calce ed altri materiali naturali, tra cui in particolare i derivati della canapa sativa, anche la lana era un materiale già ben conosciuto e utilizzato per le sue proprietà isolanti. La grande novità del nuovo brevetto è quella di riuscire a creare con la lana e la calce uno strato isolante unico e autoportante, che non richiede tamponature; una notevole differenza con i sistemi di isolamento che usano la lana come uno strato isolante protetto da un ulteriore rivestimento.
 
Il brevetto del “Sistema naturale isolanti a cappotto per esterni e interni dei fabbricati di lana naturale e calce tradizionale” tutela una serie di tecniche per diverse soluzioni: dall’intonaco fibrato di calce e lana, al cappotto in calce e lana fino alla coibentazione a pavimento o a solaio.
 
Questa nuova tecnica si fa spazio nel mondo della bioediliza e porta la Sardegna al centro dell’attenzione, una regione che offre –tra le tante cose - ricchezze naturali che alcuni dei suoi abitanti, come il signor Salis, sanno apprezzare e adoperare al meglio nelle proprie produzioni: “Si utilizzano solo materiali bioedili a chilometro zero. In Sardegna abbiamo le pietre calcaree, abbiamo la lana, diamoci da fare per dare impulso all'economia".
 
Fonte: Ansa