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11.01.2019
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Deterioramento dei pannelli fotovoltaici: oggi si valuta con dei calcoli matematici

Grazie alla statistica e ai dati meteorologici è possibile ottenere informazioni in tempo reale sul grado di deterioramento dei pannelli fotovoltaici
Una coppia di ricercatori provenienti dall’India ha elaborato un metodo di calcolo che permetterà di controllare il rendimento e il livello di deterioramento dei pannelli fotovoltaici da lontano, senza bisogno di effettuare interventi in loco che in genere sono costosi e dispendiosi in termini di tempo.  
 
Anche i pannelli solari di migliore qualità risentono degli effetti del passare tempo, degli agenti atmosferici, degli sbalzi di temperatura e dei raggi UV a cui sono continuamente esposti, con una riduzione sempre maggiore dei loro livelli di performance e un progressivo aumento delle perdite economiche.
 
Per questo motivo, onde evitare l’eccessivo e rapido deterioramento delle celle fotovoltaiche, è necessario esaminarle con costanza e precisione, ma come è possibile farlo in modo economicamente efficiente e in tempi rapidi? Due ricercatori indiani del Thapar Institute of Engineering and Technology hanno cercato di dare una risposta a questa domanda, elaborando una serie di metodi statistici e automatici per l’ispezione in tempo reale dei pannelli solari.
 
Negli ultimi anni il ricercatore Parveen Bhola e il Professore associato Saurabh Bhardwaj hanno approfondito la propria ricerca e prodotto una nuova applicazione per il calcolo basato sul clustering, ossia il raggruppamento in gruppi omogenei, la quale sfrutta informazioni metereologiche relative ai giorni e mesi già trascorsi per calcolare rapporti di prestazione e tassi di deterioramento.
 
Uno dei primi e più evidenti vantaggi di questo metodo è la possibilità di controllo off-site, cioè fuori sede.
 
Il calcolo basato sui cluster si rivela poi vantaggioso poiché permette di velocizzare ampiamente i processi ispettivi, evitando ulteriori danneggiamenti e riparazioni affrettate, semplicemente utilizzando rapporti statistici calcolati sulla base di parametri metereologici come la temperatura, la pressione, l’intensità del vento, l’umidità, le ore di luce, l’energia solare di ogni specifico giorno dell’anno. Come si può facilmente comprendere questo metodo è efficiente in quanto queste informazioni sono facilmente reperibili e valutabili, anche da località remote rispetto alla location in cui si trova l’impianto fotovoltaico considerato.
 
Attraverso la semplificazione dei metodi di controllo delle celle fotovoltaiche sarà possibile aiutare gli ispettori a risolvere più efficacemente i problemi riscontrati e potenzialmente arrivare a prevedere ed avere il controllo su problematiche future. Il metodo di calcolo basato su cluster avrà inoltre la possibilità di far luce su nuove tecniche di gestione degli impianti a energia solare, ottimizzando i rendimenti fotovoltaici e stimolando futuri avanzamenti tecnologici nel settore.
 
“La maggior parte delle tecniche disponibili prevedono il calcolo del deterioramento dei sistemi fotovoltaici attraverso un’ispezione fisica da realizzare in loco. Con procedimenti che richiedono tempo, sono costosi, e non riescono a fornire informazioni sul grado di deterioramento in tempo reale” ha commentato Bhola. “Il modello proposto stima invece in tempo reale il livello di deterioramento sulla base dei livelli di performance”
 
Questo nuovo metodo potrà inoltre migliorare gli attuali modelli di previsione di radiazione solare e, secondo Bhola, sarà anche possibile prevedere con maggiore precisione la potenza d’uscita di un pannello solare o di un intero impianto fotovoltaico, il tutto in tempo reale.
 
“Dal momento che la valutazione del deterioramento dei pannelli fotovoltaici viene effettuata in diretta è possibile attuare in modo immediato un’azione preventiva nel caso in cui l’output ottenuto non rispecchi il valore atteso” ha spiegato Bhola “Ciò permette di perfezionare i modelli di previsione di produzione di energia da fonte solare, così da poter ottenere delle previsioni più precise in merito all’output produttivo.”