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Energia da solare termodinamico a 96 €/MWh: l’obiettivo del Progetto SCARABEUS
Il progetto SCARABEUS cercherà di indurre minori costi di installazione e di produzione per gli impianti termodinamici grazie alla miscelazione della CO2

SCARABEUS, si chiama così il progetto europeo finanziato grazie alle risorse in dotazione a Horizon2020 che proverà a ridurre del 32% i costi di installazione delle centrali termodinamiche e del 40% quelli di produzione dell’energia elettrica. Si tratta di obiettivi ambiziosi assunti, tra gli altri, anche dal Politecnico di Milano, partner del progetto, che, tramite azioni ben ponderate e mirate, spera di poter individuare un sistema che permetta di risparmiare risorse, abbattendo il costo finale dell’energia elettrica fino al 30% in meno, 96 €/MWh, riducendo in tal modo il divario tra il termodinamico e le altre tecnologie rinnovabili.
Il Polimi ha chiarito che questo livello di efficienza sarà ottenuto grazie allo sviluppo di un sistema che preveda il ciclo di conversione dell’energia termica in energia elettrica con miscele di CO2 in sostituzione dell’acqua. La miscelazione di CO2, cioè l’aggiunta di piccole quantità di elementi provenienti dalla CO2 pura, nello specifico composti inorganici e fluorocarburi, permetterà di migliorare l’efficienza del ciclo di potenza e di ridurne le dimensioni, con una conseguente riduzione anche dei costi.
Questo interessante progetto punterà alla validazione teorica del concetto, prevedrà la caratterizzazione delle proprietà termo-fisiche delle miscele di CO2 utilizzate e dimostrerà la stabilità termica in tipiche condizioni operative per 2.000 ore.
Non da meno saranno testati in condizioni CSP tipiche per 300 ore in un ciclo di prova di 300 kWth i componenti necessari per il nuovo fluido, ad esempio gli scambiatori di calore, così da valutare l’effettiva compatibilità dei materiali e i possibili problemi che potrebbero sorgere in fase di utilizzo.
Saranno inoltre sviluppati progetti di turbomacchine per centrali elettriche di grandi dimensioni.
Il progetto SCARABEUS è stato avviato lo scorso aprile e terminerà a marzo 2023 (48 mesi di durata). Tra i partner internazionali coinvolti troviamo il Polimi, coordinatore rappresentato dal Prof. Giampaolo Manzolini, l’University of Seville (ES), la University of London (UK), la Vienna University of Technology (AT), l’Università di Brescia (IT), Exergy (IT), Kelvion (FR), Abengoa (ES) e Quantis (CH).
Il Polimi ha chiarito che questo livello di efficienza sarà ottenuto grazie allo sviluppo di un sistema che preveda il ciclo di conversione dell’energia termica in energia elettrica con miscele di CO2 in sostituzione dell’acqua. La miscelazione di CO2, cioè l’aggiunta di piccole quantità di elementi provenienti dalla CO2 pura, nello specifico composti inorganici e fluorocarburi, permetterà di migliorare l’efficienza del ciclo di potenza e di ridurne le dimensioni, con una conseguente riduzione anche dei costi.
Questo interessante progetto punterà alla validazione teorica del concetto, prevedrà la caratterizzazione delle proprietà termo-fisiche delle miscele di CO2 utilizzate e dimostrerà la stabilità termica in tipiche condizioni operative per 2.000 ore.
Non da meno saranno testati in condizioni CSP tipiche per 300 ore in un ciclo di prova di 300 kWth i componenti necessari per il nuovo fluido, ad esempio gli scambiatori di calore, così da valutare l’effettiva compatibilità dei materiali e i possibili problemi che potrebbero sorgere in fase di utilizzo.
Saranno inoltre sviluppati progetti di turbomacchine per centrali elettriche di grandi dimensioni.
Il progetto SCARABEUS è stato avviato lo scorso aprile e terminerà a marzo 2023 (48 mesi di durata). Tra i partner internazionali coinvolti troviamo il Polimi, coordinatore rappresentato dal Prof. Giampaolo Manzolini, l’University of Seville (ES), la University of London (UK), la Vienna University of Technology (AT), l’Università di Brescia (IT), Exergy (IT), Kelvion (FR), Abengoa (ES) e Quantis (CH).