Focus Efficienza Energetica

19.11.2018
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Efficienza energetica ed energie rinnovabili: il PE approva i nuovi target

Le due nuove direttive in materia diefficienza efficienza energetica ed energie rinnovabili sono state approvate in Parlamento Europeo, ora manca solo l’ok del Consiglio
Arriva l’ok definitivo del Parlamento Europeo sui tre dossier parte del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei: sono quindi stati confermati gli accordi presi con il Consiglio in merito ad efficienza energetica, energie rinnovabili e governance dell’Unione dell’energia.
 
I tre dossier sono i testi che stabiliscono i nuovi e più ambiziosi target europei per il prossimo futuro. In fatto di efficienza energetica è quindi stato approvato un nuovo obiettivo del 32,5% da raggiungere entro il 2030, mentre per quanto riguarda le fonti rinnovabili si è scelto di puntare ad un obiettivo del 32% del consumo finale lordo dell’UE. Si è stabilito inoltre di rivedere tali obiettivi nel 2023, allo scopo di innalzarli se possibile.
 
Tra i vantaggi che l’UE dovrebbe sperimentare in futuro grazie all’innalzamento dell’efficienza energetica si contano: l’abbassamento dei costi dell’energia (e quindi delle bollette dei cittadini), la riduzione della dipendenza da fornitori esterni di gas e petrolio, e la maggior tutela per il clima e per l’aria.
 
La normativa approvata stabilisce poi due novità degne di nota:
  • Una dedicata direttamente alle categorie svantaggiate, con l’imposizione di misure specifiche di efficienza energetica da dedicare alle persone direttamente colpite da povertà energetica.
  • Una allo scopo di incentivare l’autoconsumo, stabilendo il diritto di ogni cittadino di produrre, immagazzinare l’energia per il proprio consumo, con la possibilità di vendere la produzione in eccesso.
 
Lo sviluppo di un piano per il clima viene poi imposto a livello di governance. In questo senso il nuovo pacchetto di norme impone ad ogni Stato membro di produrre e presentare, entro il 31 dicembre 2019, un “piano nazionale integrato per l'energia e il clima” che abbia valore decennale e che illustri gli obiettivi, i contributi, le politiche e le misure nazionali. Questo documento andrà poi rinnovato con scadenza decennale.
 
All’interno del pacchetto ci sono poi delle novità anche in merito ai biocarburanti, i quali dovranno coprire il 14% della domanda di carburate entro il 2030; i biocarburanti di seconda generazione in particolare potranno svolgere un ruolo centrale nella riduzione della carbon footprint (impronta di carbonio) nei prossimi 12 anni.
 
Dal 2019 al 2030 il ruolo dei biocarburanti di prima generazione dovrà via via diminuire fino alla loro totale eliminazione, essi infatti sono dei prodotti con alto rischio di “cambiamento indiretto di destinazione dei terreni” per cui il cambiamento nella destinazione d’uso dei terreni, da coltivazioni non agricole a produzioni alimentari, provoca un consistente aumento delle emissioni di CO2.

In questo tema il relatore per le energie rinnovabili Josè Blanco López ha commentato “Abbiamo disincentivato gli investimenti nella nuova produzione di biocarburanti per le colture alimentari e abbiamo spinto per i biocarburanti avanzati. Siamo anche riusciti a rafforzare l'autoconsumo come diritto, e abbiamo incluso il desiderio del Parlamento di vietare in generale le spese e le tasse sull'energia autoconsumata".
 
Ora che il Parlamento Europeo ha dato approvazione ai tre dossier si attende solo l’adozione formale del Consiglio e la pubblicazione delle nuove norme nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. L’entrata in vigore avverrà automaticamente a 20 giorni dalla pubblicazione, tuttavia mentre il regolamento sulla Governance sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, le due direttive su efficienza energetica e fonti rinnovabili necessiteranno di norme nazionali di recepimento che andranno adottate entro 18 mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta.