Speciale 61
Sistemi di accumulo per fotovoltaico
Articolo di Architetto Fabrizio Manzoni

Accumulo per fotovoltaico: come progettare un impianto e massimizzare l'autoconsumo

L'accumulo per fotovoltaico ed il successivo utilizzo sul posto dell'energia elettrica autoprodotta sono di diverse dimensioni ed hanno ovviamente diversi obbiettivi di utilizzo.

Si va dai più piccoli sistemi per l'accumulo fotovoltaico, poco più che dei gruppi di continuità UPS, a quelli più grandi composti da diversi accumulatori collegati tra loro e posizionati in apposite cabine complete di impianto di ventilazione per evitare il surriscaldamento.

La tipologia più adatta per un autoconsumo di una piccola abitazione è quella di un accumulo per fotovoltaico da circa 2,5 kwh posizionato in un impianto da circa 5 kwp.

Anche parlando di impianti leggermente più grandi le dimensioni dell’accumulatore sono grosso modo quelle di un normale frigorifero domestico.

Le attuali tecnologie, basate su batterie agli ioni di litio, consentono una durata di vita utile e di successive scariche pari ad almeno due anni. In base al numero delle cariche/scariche ed all’utilizzo possono arrivare anche a 10 anni, ma il problema è che l’extracosto per aggiungere un accumulatore su di un impianto fotovoltaico è di circa qualche migliaio di euro che nell’utilizzo quotidiano posso recuperare solo dopo svariati anni.

Diverso se tale installazione consente di migliorare la classe energetica al punto di consentire l’aumento del valore dell’immobile. Un probabile acquirente che si trovasse un impianto già installato potrebbe considerare “assorbito” il costo nell’ambito del generale prezzo di acquisto e considerare la produzione autonoma di energia elettrica come tutto guadagno.

La tecnologia degli accumulatori è senz’altro il futuro del fotovoltaico. Lo testimonia l’interesse che le maggiori industrie del mondo hanno nella ricerca e lo sviluppo di batterie sempre più efficienti. Anche i costruttori di automobili si rivolgono a questo mercato, tanto è vero che Tesla, uno dei maggiori produttori di auto elettriche, si sta lanciando nel mercato del fotovoltaico immobiliare


Ricadute sulla certificazione energetica e sul risparmio energetico


L’autoconsumo, sia con accumulatore che senza, riveste una certa importanza dal punto di vista dell’indice complessivo di prestazione energetica di un edificio (Eph o Epi).
E’ previsto infatti che la presenza di un impianto fotovoltaico asservito al funzionamento degli ausiliari elettrici di un impianto di climatizzazione abbia una ricaduta positiva in termini di miglioramento del suddetto indice in quanto l’energia elettrica necessaria per il funzionamento delle apparecchiature non viene prelevata dalla rete principale che produce la maggior parte della potenza prodotta tramite l’utilizzo di combustibili fossili.

Un utile indicatore per definire il risparmio di combustibile derivante dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è il fattore di conversione dell’energia elettrica in energia primaria [TEP/MWh].
Questo coefficiente individua le T.E.P. (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) necessarie per la realizzazione di 1 MWh di energia, ovvero le TEP risparmiate con l’adozione di tecnologie fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica. [...]

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