Speciale 73
Design e riscaldamento elettrico, nuove tecnologie e materiali per l’arredo
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Arch. Gianpaolo Forese
Warm design: la rivoluzione nel riscaldamento elettrico
Vogliamo qui approfondire il tema del design del caldo, ovvero guardare al mercato in espansione degli elementi riscaldanti, in particolare dei radiatori elettrici, che, oltre a svolgere la loro originale funzione termica, tendono a caratterizzare con uno specifico design gli spazi nei quali sono installati.
In questo quadro, due sono le condizioni fondamentali che hanno consentito al riscaldamento che impiega la corrente elettrica come fonte energetica di assumere negli ultimi anni una importanza crescente e che, di conseguenza, hanno permesso la diffusione dei radiatori elettrici: la sempre maggiore attenzione ai sistemi di riscaldamento compatibili con le energie rinnovabili, quindi ai vincoli e alle opportunità che queste determinano; la migliore prestazione termica degli involucri edilizi che consente, oggi, di raggiungere alti livelli di comfort termico impiegando bassi quantitativi di energia, impensabili fino a qualche anno fa.
La capillare installazione degli impianti fotovoltaici, inoltre, ha favorito la produzione di energia elettrica il cui consumo, direttamente in situ, appare significativamente conveniente.
Parallelamente a queste condizioni generali, possiamo individuare una serie di argomentazioni tecniche che supportano l’adozione del riscaldamento elettrico, sia nel caso di dispositivi che integrano impianti tradizionali, sia nel caso di impianti esclusivamente alimentati dall’energia elettrica. In un impianto idraulico a pannelli radianti o ad altri sistemi che utilizzano basse temperature di funzionamento, ad esempio, l’installazione di scaldasalviette elettrici nei bagni, allacciati a una economica derivazione dall’impianto elettrico esistente, evita la necessità di un secondo circuito idraulico ad alta temperatura.
La sostenibilità degli impianti di riscaldamento integralmente alimentati da energia elettrica, strutturalmente meno costosi di un impianto idraulico e con manutenzioni meno onerose, rende i primi sicuramente più vantaggiosi nelle situazioni abitative temporanee (case di vacanza) o nelle regioni più temperate dove, in ogni caso, il tempo di impiego dell’impianto idraulico dedicato al riscaldamento è minimo, necessitando tuttavia di rilevanti attività manutentive.
Lasciando sullo sfondo la valutazione economica dei fattori di rischio che gli impianti a gas e idraulici determinano in caso di sinistri, possono essere considerate, infine, le ragioni economiche legate alle necessità di infrastrutturazione degli edifici. L’adozione di un impianto di riscaldamento elettrico in un immobile residenziale in cui anche la cucina sia priva di fiamma, infatti, elimina la necessità dell’allacciamento al gestore del gas – oltre che del relativo impianto - con una sensibile riduzione dei costi di gestione. Analogamente per tutte le destinazioni d’uso commerciali o terziarie che non necessitano della presenza del gas.
L’emergere di queste ragioni a favore degli impianti elettrici e le mutate condizioni tecnologiche relative alle necessità energetiche degli involucri edilizi, hanno incrementato negli ultimi anni lo sviluppo del mercato dei radiatori elettrici, trasformando gli elementi riscaldanti in veri e propri oggetti di design.