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16.01.2024

Agrivoltaico in Italia: 1 GW installato entro il 2026 grazie al nuovo decreto

Il nuovo decreto firmato da Gilberto Pichetto ha l’obiettivo di accelerare la transizione energetica

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha recentemente firmato e inviato alla Corte dei Conti un decreto cruciale per il futuro dell’agrivoltaico in Italia.

La misura mira a promuovere l’espansione dell’agrivoltaico nel Paese, con l’ambizioso obiettivo di installare almeno 1,04 GW di sistemi agrivoltaici avanzati entro il 30 giugno 2026. Questa iniziativa fa parte di un piano più ampio per accelerare la transizione energetica dell’italia verso fonti più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

 

Agrivoltaico: il PNRR coprirà fino al 40% dei costi

Il finanziamento per il nuovo impianto agrivoltaico verrà in parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il quale prevede la concessione di un contributo in conto capitale coprendo fino al 40% dei costi ammissibili.

Questo investimento rappresenta un impegno significativo del governo, con un budget totale che supera il miliardo di euro. Inoltre, il decreto prevede anche una tariffa incentivante sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, con stime che si aggirano intorno ad un importo annuo di 21 milioni di euro.

Pichetto ha enfatizzato l’importanza dell’agrivoltaico nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un uso più sostenibile del suolo. Ha sottolineato che questa tecnologia non solo beneficia l’ambiente e la produzione di energia rinnovabile, ma contribuisce anche allo sviluppo del settore agricolo italiano, rinomato a livello mondiale per la sua eccellenza e qualità.

Questa iniziativa posiziona l’agricoltura italiana in prima linea nella transizione ambientale ed energetica.

Per assicurare che gli impianti agrivoltaici siano compatibili con le attività agricole, il decreto stabilisce specifiche normative. Gli impianti dovranno essere progettati in modo tale da integrarsi armoniosamente con l’ambiente agricolo, utilizzando strutture verticali e moduli ad alta efficienza che non interferiscano con le operazioni agricole.

 

I benefici per coloro che installano l’agrivoltaico

Il decreto stabilisce anche un approccio inclusivo per l’accesso ai benefici promossi. Un contingente di 300 MW è esclusivamente riservato al comparto agricolo per impianti fino a 1 MW, con accesso tramite i registri.

Un secondo contingente di 740 MW è aperto sia al comparto agricolo che alle associazioni temporanee di imprese, purchè includano almeno un soggetto del comparto agricolo.

Questo secondo gruppo avrà accesso tramite la partecipazione a procedure competitive per impianti di qualsiasi potenza. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sarà responsabile della gestione della misura e dell’accesso al meccanismo incentivante.

Il decreto firmato da Pichetto rappresenta, quindi, un passo importante verso una maggiore sostenibilità energetica e una rivoluzione verde nel settore agricolo italiano. Con un impegno finanziario significativo e una chiara direzione strategica, l’Italia si sta posizionando come un leader nella transizione energetica e nella lotta contro il cambiamento climatico.

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