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12.04.2024

AIEL: le revisioni al PNIEC proposte all’audizione alla Camera

AIEL ha proposto l'obiettivo al 2030 di 16,5 Mtep di energia termica prodotta da bioenergia

L’11 aprile 2024 ha segnato un momento importante per il settore delle energie rinnovabili in Italia, con AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali – che ha preso la parola nelle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera dei Deputati.

In questa occasione AIEL ha presentato una serie di proposte dettagliate per la revisione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

 

AIEL sottolinea l’urgenza di una strategia energetica equilibrata

Durante l’audizione, Domenico Brugnoni, Presidente di AIEL, ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio neutrale riguardo le tecnologie nel campo delle energie rinnovabili. Ha evidenziato la necessità di un mix energetico che includa un ruolo significativo per le biomasse legnose, vitali per una transizione ecologica efficace e inclusiva.

Annalisa Paniz, Direttrice Generale dell’associazione, ha poi approfondito il potenziale delle biomasse legnose e le criticità della formulazione attuale del PNIEC. Ha illustrato come, senza un adeguato contributo delle bioenergie, l’Italia potrebbe trovarsi in difficoltà nel raggiungere l’obiettivo del 37% di copertura dei consumi finali lordi di energia termica da fonti rinnovabili entro il 2030.

Ha, inoltre, criticato la revisione attuale che ridurrebbe il contributo delle bioenergie nel settore termico da 7,4 a 6,15 Mtep annui, come proposto nella versione del PNIEC inviata a Bruxelles nel luglio 2023.

 

Potenziamento delle bioenergie: gli obiettivi ambiziosi per il 2030

Paniz ha proposto un obiettivo rivisto al 2030 di 16,5 Mtep di energia termica prodotta da bioenergia, ben oltre i 6,15 Mtep attuali, sottolineando come le biomasse legnose di origine agricola e forestale sostenibile e 5 Mtep da potature agricole e risorse “fuori foresta”, potrebbero contribuire significativamente.

Ha anche evidenziato il potenziale nella riduzione delle importazioni di biocombustibili legnosi, valorizzando meglio il patrimonio forestale nazionale.

Infine, ha messo in luce come le nuove tecnologie legate alle biomasse possano paragonarsi ai combustibili fossili per quanto riguarda le emissioni di particolato e carbonio organico, offrendo benefici ambientali significativi.

Questi impianti, ha concluso, rappresentano un’alternativa efficace e rispettosa dell’ambiente per la decarbonizzazione del settore termico, senza peggiorare la qualità dell’aria locale.

Con queste proposte, AIEL mira a riorientare la strategia energetica italiana verso una maggiore inclusione delle bioenergie, essenziali per realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo e per un futuro sostenibile al 2050.

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