Speciale 150
Impianti radianti, le informazioni fondamentali dall’installazione alla manutenzione
Referenza
Analisi e manutenzione degli impianti radianti: la termografia
L’edilizia moderna prevede, nella stragrande maggioranza dei casi, specialmente in ambito residenziale, l’installazione di impianti di riscaldamento radiante. Soluzioni particolarmente efficienti, che sanno offrire un calore uniforme con un consumo energetico limitato.
Il radiante si compone di tubi realizzati in materiale resistente alle alte temperature e al calpestio, che vengono installati sotto il pavimento, nel soffitto, a parete e, meno di frequente, a battiscopa, a seconda delle specifiche esigenze costruttive.
Ai vantaggi energetici del radiante si uniscono quelli estetici e spaziali, l’impianto risulta infatti invisibile, permette di sfruttare ottimamente gli spazi con l’eliminazione di termosifoni e ingombranti unità terminali.
La maggiore diffusione di queste tecnologie richiede però una più ampia conoscenza delle tecniche di controllo e manutenzione delle stesse. Ma come com’è possibile controllare l’efficienza di una nuova installazione e l’integrità di un impianto?
La termografia viene in nostro soccorso in quanto permette di analizzare in modo non distruttivo le strutture degli impianti termici, e non solo, utilizzando strumenti all’avanguardia che permettono di acquisire immagini nell'infrarosso.
Le termocamere di alta qualità Testo sono uno dei migliori esempi di strumentazione tecnica utilizzabile per il controllo e la manutenzione degli impianti radianti, in pochi istanti permettono infatti di ottenere rappresentazioni grafiche delle condizioni delle strutture per il riscaldamento, oltre a informazioni sulla temperatura superficiale del pavimento, anch’essa condizione utile a valutare il grado di efficienza dell’impianto considerato.
Le immagini qui di seguito, ad esempio, mostrano un impianto di riscaldamento a pavimento che non lavora in modo efficiente, lo si deduce con facilità osservando come il pavimento venga riscaldato in modo decisamente non omogeneo.
L’analisi termica rende visibili le differenze di temperatura delle resistenze, della superficie del pavimento, mettendo in evidenza le condizioni dei raccordi delle condotte di mandata e di ritorno. Il professionista, osservando le oscillazioni delle temperature di ritorno, può facilmente capire di essere in presenza di un guasto all’interno del sistema.
Per tutti gli impianti di riscaldamento, ma in particolare per quelli radianti, che si diramano lungo un’altissima percentuale del pavimento, localizzare e riparare punti non a tenuta delle condotte d’acqua calda può essere un processo lungo e complesso. Le tubazioni sono in genere collocate sotto a pavimenti in calcestruzzo, al di sotto di piastrelle e altri rivestimenti, la cui distruzione e sostituzione è naturalmente dispendiosa dal punto di vista economico e temporale. L’utilizzo di una termocamera è comprensibilmente una soluzione efficiente: permette di individuare, con altissima precisione, perdite, sbalzi di temperatura e punti critici, limitando esponenzialmente le porzioni di pavimento eventualmente interessate agli interventi.
Sono frequenti i casi in cui i proprietari di casa riscontrano perdite di pressione nella caldaia o, addirittura, fuoriuscite di acqua dai pavimenti, per l’analisi della tenuta delle tubazioni le termocamere sono la soluzione più idonea. Permettono, in pochi istanti, di analizzare l’andamento del tubo di riscaldamento, scorgendo con chiarezza un punto caldo, probabile indizio di una perdita.
Ma riassumendo, sono 5 i vantaggi ottenibili utilizzando una termocamera:
Testo offre un’ampia gamma di termocamere idonee a varie tipologie di esigenze, dalle più amatoriali fino a quelle più professionali.
Il modello entry-level testo 865, ideale per un primo approccio al mondo della termografia: Con una risoluzione di 160 x 120 pixel e una visualizzare delle differenze di temperatura a partire da 0,12 °C.
La più precisa termocamera testo 868 con fotocamera digitale integrata e risoluzione 160 x 120 pixel, con visualizzazione di differenze di temperatura a partire da 0,10 °C.
La termocamera testo 871 con risoluzione 240 x 180 pixel e rilevazione delle differenze di temperatura a partire da 0,09 °C. Comprende la fotocamera digitale e la testo Thermography App, oltre alla possibilità di integrare i valori di misura del termoigrometro testo 605i e della pinza amperometrica testo 770-3.
Infine testo 872, la termocamera professionale della gamma, con risoluzione da 320 x 240 pixel, fotocamera digitale, App, puntatore laser e possibilità di rilevare differenze di temperatura già a partire da 0,06 °C. La quale integra, anch’essa, i valori di misura del termoigrometro testo 605i e della pinza amperometrica testo 770-3.
La misura dell’emissività (ε) può risultare complessa, in particolar modo per le difficoltà di misurare la temperatura riflessa dell’oggetto in analisi. Grazie alla nuova funzione testo ε-Assist però questi problemi sono stati eliminati: per ottenere misurazioni precise e affidabili sarà sufficiente applicare sull'oggetto da misurare uno degli adesivi di riferimento (ε-marker) forniti in dotazione e, utilizzando la fotocamera digitale integrata, far sì che la termocamera localizzi l'adesivo, misurandone l'emissività e la temperatura riflessa, impostando in modo automatico entrambi i valori.
La corretta valutazione delle patologie edilizie e dei ponti termici viene invece semplificata dalla funzione ScaleAssist. Essa imposta automaticamente la scala dell'immagine termica ai valori ottimali, così da escludere gli errori di interpretazione che talvolta si verificano a causa di un'impostazione sbagliata del fattore di scalatura. La termocamera scarta automaticamente dall'immagine le temperature estreme indesiderate, rappresentando unicamente le patologie, solo se sono effettivamente presenti.
A prescindere dalle diverse condizioni ambientali le immagini infrarosse diventano, quindi, sempre confrontabili, dando effettivo valore ai confronti successivi, come nel caso delle riprese prima/dopo.
Il radiante si compone di tubi realizzati in materiale resistente alle alte temperature e al calpestio, che vengono installati sotto il pavimento, nel soffitto, a parete e, meno di frequente, a battiscopa, a seconda delle specifiche esigenze costruttive.
Ai vantaggi energetici del radiante si uniscono quelli estetici e spaziali, l’impianto risulta infatti invisibile, permette di sfruttare ottimamente gli spazi con l’eliminazione di termosifoni e ingombranti unità terminali.
La maggiore diffusione di queste tecnologie richiede però una più ampia conoscenza delle tecniche di controllo e manutenzione delle stesse. Ma come com’è possibile controllare l’efficienza di una nuova installazione e l’integrità di un impianto?
La termografia viene in nostro soccorso in quanto permette di analizzare in modo non distruttivo le strutture degli impianti termici, e non solo, utilizzando strumenti all’avanguardia che permettono di acquisire immagini nell'infrarosso.
Le termocamere di alta qualità Testo sono uno dei migliori esempi di strumentazione tecnica utilizzabile per il controllo e la manutenzione degli impianti radianti, in pochi istanti permettono infatti di ottenere rappresentazioni grafiche delle condizioni delle strutture per il riscaldamento, oltre a informazioni sulla temperatura superficiale del pavimento, anch’essa condizione utile a valutare il grado di efficienza dell’impianto considerato.
Le immagini qui di seguito, ad esempio, mostrano un impianto di riscaldamento a pavimento che non lavora in modo efficiente, lo si deduce con facilità osservando come il pavimento venga riscaldato in modo decisamente non omogeneo.
L’analisi termica rende visibili le differenze di temperatura delle resistenze, della superficie del pavimento, mettendo in evidenza le condizioni dei raccordi delle condotte di mandata e di ritorno. Il professionista, osservando le oscillazioni delle temperature di ritorno, può facilmente capire di essere in presenza di un guasto all’interno del sistema.
Localizzazione delle condotte di riscaldamento e individuazione delle perdite
Per tutti gli impianti di riscaldamento, ma in particolare per quelli radianti, che si diramano lungo un’altissima percentuale del pavimento, localizzare e riparare punti non a tenuta delle condotte d’acqua calda può essere un processo lungo e complesso. Le tubazioni sono in genere collocate sotto a pavimenti in calcestruzzo, al di sotto di piastrelle e altri rivestimenti, la cui distruzione e sostituzione è naturalmente dispendiosa dal punto di vista economico e temporale. L’utilizzo di una termocamera è comprensibilmente una soluzione efficiente: permette di individuare, con altissima precisione, perdite, sbalzi di temperatura e punti critici, limitando esponenzialmente le porzioni di pavimento eventualmente interessate agli interventi.
Sono frequenti i casi in cui i proprietari di casa riscontrano perdite di pressione nella caldaia o, addirittura, fuoriuscite di acqua dai pavimenti, per l’analisi della tenuta delle tubazioni le termocamere sono la soluzione più idonea. Permettono, in pochi istanti, di analizzare l’andamento del tubo di riscaldamento, scorgendo con chiarezza un punto caldo, probabile indizio di una perdita.
Ma riassumendo, sono 5 i vantaggi ottenibili utilizzando una termocamera:
- Possibilità di realizzare manutenzioni predittive, limitando la necessità di interrompere il funzionamento degli impianti;
- Possibilità di superare i limiti del pirometro non solo su singoli punti, ma nella precisa analisi di intere superfici;
- Velocizzazione e semplificazione dei lavori di localizzazione delle perdite e dell’analisi di impianti e parti di edifici;
- Miglioramento della qualità del lavoro e aumento della soddisfazione del cliente, al quale può essere dimostrata in loco la professionalità e la qualità delle operazioni svolte.
- Aumento dell’autorevolezza. Il supporto di una termocamera è certamente un ottimo biglietto da visita per ciascun professionista.
Testo offre un’ampia gamma di termocamere idonee a varie tipologie di esigenze, dalle più amatoriali fino a quelle più professionali.
Il modello entry-level testo 865, ideale per un primo approccio al mondo della termografia: Con una risoluzione di 160 x 120 pixel e una visualizzare delle differenze di temperatura a partire da 0,12 °C.
La più precisa termocamera testo 868 con fotocamera digitale integrata e risoluzione 160 x 120 pixel, con visualizzazione di differenze di temperatura a partire da 0,10 °C.
La termocamera testo 871 con risoluzione 240 x 180 pixel e rilevazione delle differenze di temperatura a partire da 0,09 °C. Comprende la fotocamera digitale e la testo Thermography App, oltre alla possibilità di integrare i valori di misura del termoigrometro testo 605i e della pinza amperometrica testo 770-3.
Infine testo 872, la termocamera professionale della gamma, con risoluzione da 320 x 240 pixel, fotocamera digitale, App, puntatore laser e possibilità di rilevare differenze di temperatura già a partire da 0,06 °C. La quale integra, anch’essa, i valori di misura del termoigrometro testo 605i e della pinza amperometrica testo 770-3.
Le nuove funzionalità delle termocamere Testo rendono la precisione un gioco da ragazzi
La misura dell’emissività (ε) può risultare complessa, in particolar modo per le difficoltà di misurare la temperatura riflessa dell’oggetto in analisi. Grazie alla nuova funzione testo ε-Assist però questi problemi sono stati eliminati: per ottenere misurazioni precise e affidabili sarà sufficiente applicare sull'oggetto da misurare uno degli adesivi di riferimento (ε-marker) forniti in dotazione e, utilizzando la fotocamera digitale integrata, far sì che la termocamera localizzi l'adesivo, misurandone l'emissività e la temperatura riflessa, impostando in modo automatico entrambi i valori.
La corretta valutazione delle patologie edilizie e dei ponti termici viene invece semplificata dalla funzione ScaleAssist. Essa imposta automaticamente la scala dell'immagine termica ai valori ottimali, così da escludere gli errori di interpretazione che talvolta si verificano a causa di un'impostazione sbagliata del fattore di scalatura. La termocamera scarta automaticamente dall'immagine le temperature estreme indesiderate, rappresentando unicamente le patologie, solo se sono effettivamente presenti.
A prescindere dalle diverse condizioni ambientali le immagini infrarosse diventano, quindi, sempre confrontabili, dando effettivo valore ai confronti successivi, come nel caso delle riprese prima/dopo.
In questo Speciale
I sistemi radianti a bassa differenza di temperature: aspetti normativi e manutentivi
Un approfondimento termico-normativo sui sistemi radianti a bassa differenza di temperatur...