
15.10.2014
ANGAISA a favore dell'ecobonus 65% strutturale
ANGAISA, Associazione nazionale italiana di distribuzione di articoli idrosanitari, torna a parlare di detrazioni fiscali, questa volta ponendo l’accento sull’ecobonus 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Solo pochi giorni fa, ANGAISA lanciava l’ultimo di tanti inviti proposti dalle associazioni di settore al Governo per la proroga del bonus Ristrutturazioni 50% e del bonus Mobili. Ora l’Associazione si dice soddisfatta rispetto alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che annuncia essere nelle intenzioni dell’esecutivo la volontà di rendere strutturale l’ecobonus 65% per la riqualificazione energetica, anziché semplicemente una misura provvisoria da estendere limitatamente all’anno 2015.
Nonostante non sia ancora giunta conferma ufficiale dell’effettiva proroga a tutto il 2015 di ecobonus 65% e bonus Ristrutturazioni 50% ai livelli attuali, le dichiarazioni del Ministro sono state accolte con grande fiducia da parte di ANGAISA che, attraverso le parole rilasciate dal suo Presidente, Mauro Odorisio, commenta così: “Ci auguriamo ora che si passi dalle parole ai fatti, confermando l’aliquota del 65% e le relative modalità applicative”.
Continua il Presidente ANGAISA, due sono gli obiettivi virtuosi che il mantenimento dell’ecobonus 65% per le riqualificazioni energetiche garantirebbe: stimolare la popolazione italiana a sostituire impianti obsoleti, poco efficienti e altamente inquinanti, e sostenere con tali misure la filiera edilizia nel suo complesso, risollevandola dalla crisi in cui è caduta.
D’altronde, le cifre parlando da sole: solo nel 2013, sono state realizzate 355.000 pratiche di riqualificazione energetica grazie alla detrazione 65%, vale a dire, un 35% in più rispetto al 2012. Inoltre, come emerso da un recente osservatorio F.I.V.R.A.-Cresme, posto che in Italia più del 70% degli edifici ha più di 40 anni, e le superfici esterne potenziale oggetto di riqualificazione termo-acustica nei prossimi 10 anni sono equivalenti a circa 8,2miliardi di mq, si possono solo immaginare i potenziali ricavi e benefici che deriverebbero dalla stimoalzione di interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione nel Paese.
Solo pochi giorni fa, ANGAISA lanciava l’ultimo di tanti inviti proposti dalle associazioni di settore al Governo per la proroga del bonus Ristrutturazioni 50% e del bonus Mobili. Ora l’Associazione si dice soddisfatta rispetto alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che annuncia essere nelle intenzioni dell’esecutivo la volontà di rendere strutturale l’ecobonus 65% per la riqualificazione energetica, anziché semplicemente una misura provvisoria da estendere limitatamente all’anno 2015.
Nonostante non sia ancora giunta conferma ufficiale dell’effettiva proroga a tutto il 2015 di ecobonus 65% e bonus Ristrutturazioni 50% ai livelli attuali, le dichiarazioni del Ministro sono state accolte con grande fiducia da parte di ANGAISA che, attraverso le parole rilasciate dal suo Presidente, Mauro Odorisio, commenta così: “Ci auguriamo ora che si passi dalle parole ai fatti, confermando l’aliquota del 65% e le relative modalità applicative”.
Continua il Presidente ANGAISA, due sono gli obiettivi virtuosi che il mantenimento dell’ecobonus 65% per le riqualificazioni energetiche garantirebbe: stimolare la popolazione italiana a sostituire impianti obsoleti, poco efficienti e altamente inquinanti, e sostenere con tali misure la filiera edilizia nel suo complesso, risollevandola dalla crisi in cui è caduta.
D’altronde, le cifre parlando da sole: solo nel 2013, sono state realizzate 355.000 pratiche di riqualificazione energetica grazie alla detrazione 65%, vale a dire, un 35% in più rispetto al 2012. Inoltre, come emerso da un recente osservatorio F.I.V.R.A.-Cresme, posto che in Italia più del 70% degli edifici ha più di 40 anni, e le superfici esterne potenziale oggetto di riqualificazione termo-acustica nei prossimi 10 anni sono equivalenti a circa 8,2miliardi di mq, si possono solo immaginare i potenziali ricavi e benefici che deriverebbero dalla stimoalzione di interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione nel Paese.
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