Focus Mercati

02.01.2019
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Bolletta dell’elettricità in calo nel 2019, il gas invece aumenta del 2,3%

Le previsioni ARERA per i primi tre mesi del nuovo anno annunciano poche variazioni in bolletta al netto del blocco degli oneri
Le famiglie italiane nei primi tre mesi del 2019 vedranno la propria bolletta dell’energia elettrica diminuire dello 0,08%, mentre quella del gas aumenterà del 2,3%, lo comunica l’ARERA nelle proprie previsioni per il primo trimestre del nuovo anno.
 
Oltre alla variazione nella spesa per famiglia, uno dei più importanti cambiamenti annunciati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per l’inizio del 2019 riguarda la piena riattivazione degli oneri elettrici, che nell’ultimo semestre del 2018 erano invece stati bloccati così da tutelare i consumatori dalla volatilità della spesa per le componenti energia e gas.
 
La riattivazione degli oneri in questo periodo permette all’Autorità di riportarli in equilibrio senza andare a pesare eccessivamente sulle tasche della cittadinanza.
In modo del tutto naturale, senza azioni programmate dall’ARERA quindi la famiglia tipo in tutela dal 1° gennaio potrà osservare una riduzione dello -0,08% della propria spesa per l’energia elettrica e un aumento del +2,3% della propria spesa per il gas.

L’aumento dalla spesa per la componente gas è da attribuire direttamente dalla dinamica delle quotazioni nei mercati all’ingrosso e dall’aumento degli oneri generali per il gas, mentre la lievissima riduzione del costo dell’energia elettrica sarà determinata da un consistente calo (-5,32%) dei costi per l’approvvigionamento della materia prima che, da solo, consentirà di bilanciare totalmente l’aumento del +5% provocato dalla riattivazione degli oneri generali.
 
Attraverso il completo adeguamento degli oneri, l’ARERA intende recuperare nel 2019 quanto è stato speso negli ultimi due mesi del 2018 per la tutela economica dei cittadini, ristabilendo così una situazione di normalità – con i possibili futuri aggiornamenti degli oneri che saranno qualificabili come normali aggiustamenti connessi all’eventuale variazione del fabbisogno o della domanda.
 
Già da Dicembre inoltre l’Autorità ha imposto un lieve aumento (+0,24%) delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura, utilizzato per bilanciare l’aggiornamento dei parametri Wacc, cioè l’aggiornamento infraperiodo della remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali.
 
Il calo del prezzo dell’energia elettrica ha varie cause tra cui: il ripiegamento delle quotazioni internazionali dell’energia dopo il forte aumento che era avvenuto nei mesi estivi, la diminuzione successiva del prezzo del gas naturale (dovuta tra l’altro alla maggiore disponibilità di gas liquefatto in Europa), il termine del trend al rialzo dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, che tuttavia continuano ad avere un intensa volatilità.
 
L’aumento della spesa per il gas invece è legato sia alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso per i primi 3 mesi del 2019, sia all’aumento dell’1% degli oneri generali e dell’aumento dello 0,4% delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura.
 
Complessivamente la famiglia tipo, nell’anno scorrevole compreso tra il 1 aprile 2018 e il 31 marzo 2019, spenderà per l’energia elettrica 560,2 € al lordo delle tasse, con un aumento complessivo di 25€ (+4,7%) rispetto ai 12 mesi dell’anno scorrevole precedente. Per lo stesso periodo considerato invece la bolletta del gas si aggirerà attorno ai 1.150 €, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorrevole precedente, pari a circa 105€ annui a famiglia.