Articolo di Ing. PhD. Stefano Pili

Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus

I meccanismi di funzionamento del Bonus Ristrutturazione (o “Bonus CASA”) e dell’Ecobonus sono molto simili in quanto si tratta di incentivi basati sulla detrazione fiscale dell’IRPEF proporzionali alla spesa sostenuta dal soggetto richiedente, che poi sarà riscattata in 10 anni con una diminuzione della imposta di pari importo a partire dall’anno della spesa.

La recente legge di bilancio ha effettuato una ridimensionamento della portata della portata di questi  strumenti allineando tutti gli interventi su una stessa quota di detrazione al 36% per gli interventi effettuati nel 2025 che poi nei successivi due anni sarà ulteriormente diminuita al 30%. Nel caso l’edificio residenziale sia adibito ad abitazione principale del richiedente, la quota può essere maggiorata al 50%, per gli interventi effettuati nell’arco del 2025, poi si adotterà il 36% per il 2026-27. Dove affinché una unità immobiliare sia definibile “abitazione principale”, sono necessarie 3 condizioni:

  • il possesso/proprietà (o altro titolo reale quale ad esempio l’usufrutto o il diritto di abitazione);
  • la residenza anagrafica;
  • la dimora abituale intesa come elemento che sussiste continuativamente nel tempo.

Lo strumento prevede un limite di spesa massima di 96.000 euro ammissibile alla agevolazione fiscale per ciascuna unità immobiliare, tuttavia dal 2025 la legge di bilancio introduce un tetto annuo delle somme che si possono portare in detrazione legato al reddito familiare ed ai figli a carico. La norma introduce due classi di reddito e quattro coefficienti legati al n° di figli a carico che determinano otto massimali possibili (tabella 5). Tale somma non considera solo l’ammontare annuo proveniente dagli incentivi per l’edilizia, ma sono da considerare anche altre detrazioni del nucleo familiare quali ad esempio l’istruzione e contributi previdenziali e assistenziali.

Tabella 5 – Limiti alle detrazioni
Reddito  Massimale   FIGLI A CARICO   Coefficiente  SPESA DETRAIBILE

75.000 - 100.000

Euro

14.000 Più di 2 1 14.000
2 0,85 11.900
1 0,70 9.800
0 0,50 7.000
> 100.000 Euro 8.000 Più di 2 1 8.000
2 0,85 6.800
1 0,70 5.600
0 0,50 4.000

Il Bonus Casa e  l’Ecobonus sono quindi strumenti che seguono meccanismi di incentivazione molto simili, alcune tipologie di intervento sono previste in entrambi ma l’incentivo non è cumulabile tra loro. Il primo ha una portata più ampia perche in sostanza comprende quasi tutti i tipi di interventi edilizi che vanno dalla manutenzione straordinaria alla ristrutturazione completa, nel caso dei condomini è compresa anche la manutenzione ordinaria (lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del D.P.R. 380/2001). 

L’Ecobonus è una detrazione fiscale per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti; l’incentivo è stato introdotto nella Legge di Bilancio del 2007 (legge 296/2006) ed è disciplinato dall’art. 14 del D.L. 63/2013 (Detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica).

Come già accennato, fino al 31 dicembre 2024, era possibile accedere a detrazioni dal 50 al 85% a seconda degli interventi. La Legge di Bilancio del 2025 esclude gli interventi di  sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie unicamente alimentate a combustibili fossili, ed applica a tutti gli interventi le stesse aliquote del 36% maggiorabile al 50% in caso di abitazioni principali. L’appetibilità dello strumento ne risulta molto ridimensionata, l’unico parametro da considerare con attenzione per ottimizzare le spese da portare in detrazione è il tetto massimo specifico per ogni tecnologia (che non ha subito variazioni) in funzione del reddito del contribuente.

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