Speciale 111
Gli strumenti di progettazione integrata in ambito BIM
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Marco Gradizzi
Building Information Modeling: vantaggi in fase di progettazione
Il BIM è, a tutti gli effetti, un grande contenitore di informazioni, in cui si possono inserire dati tecnici, specifiche sui prodotti installati o da prevedere, elaborati grafici e informazioni relative al ciclo di vita previsto.
Grazie al BIM si può ottenere una visualizzazione più accurata e immediata del progetto, oltre che generare elaborati grafici molto accurati e coerenti in qualsiasi fase della progettazione. Apportare correzioni al progetto diventa semplice rispetto alle tecnologie CAD, visto e considerato che ogni modifica apportata al modello principale va ad aggiornare automaticamente elaborati grafici e computi metrici.
Uno dei maggiori vantaggi riguarda la possibilità di poter collaborare con le diverse discipline contemporaneamente: è possibile quindi generare un modello centrale in cui architetti, strutturisti e impiantisti abbiano la possibilità di lavorare contemporaneamente o apportare aggiornamenti in qualunque momento delle fasi di progettazione.
Grazie alle ultime tecnologie relative al 3D laser scanning, è possibile rilevare locali, edifici o impianti esistenti per poi prenderli come riferimento nello stato di fatto, caricando così i modelli rilevati (nuvola di punti) all’interno di un progetto BIM, da cui è possibile partire con la progettazione di restauro /modifica o integrazione.
Questa tecnologia, inoltre, permette di ridurre tempi ed errori nella realizzazione degli as-built: basti pensare che, ad esempio, tramite l’ausilio del laser scanner in poche ore vengono raccolte tutte le informazioni dimensionali di una centrale termica (generatori di calore, piping, accessori di linea, vasi di espansione, organi di sicurezza, staffaggi, etc.) annullando eventuali errori umani nella fase di censimento. La messa in tavola poi è notevolmente avvantaggiata, visto e considerato che basta convertire il modello scansionato, importarlo nel software BIM e procedere con la “modellazione” dell’impianto o direttamente con la messa in tavola di quanto rilevato. È possibile inoltre quotare, annotare e aggiungere informazioni tecniche a tutto ciò che compone il modello.
Il vantaggio principale, rispetto a quanto premesso finora, riguarda il model checking: il controllo delle interferenze, infatti, diventa possibile e indispensabile al fine di ridurre inconvenienti spiacevoli e soluzioni approssimative in fase di realizzazione. Tutti gli operatori che collaborano all’interno di un team di lavoro BIM possono in qualunque momento andare a verificare eventuali interferenze relative al proprio modello con se stesso o con gli altri modelli presenti all’interno del modello centrale. Oltre al controllo delle interferenze, però, è bene sottolineare che con questo tipo di approccio alla progettazione il livello di dettaglio si alza notevolmente rispetto a quelli che sono i parametri standard finora adottati.
Altri vantaggi come la pianificazione della costruzione (BIM 4D) e la portabilità del modello in cantiere sono ulteriori surplus che la tecnologia offre.
Grazie al BIM si può ottenere una visualizzazione più accurata e immediata del progetto, oltre che generare elaborati grafici molto accurati e coerenti in qualsiasi fase della progettazione. Apportare correzioni al progetto diventa semplice rispetto alle tecnologie CAD, visto e considerato che ogni modifica apportata al modello principale va ad aggiornare automaticamente elaborati grafici e computi metrici.
Uno dei maggiori vantaggi riguarda la possibilità di poter collaborare con le diverse discipline contemporaneamente: è possibile quindi generare un modello centrale in cui architetti, strutturisti e impiantisti abbiano la possibilità di lavorare contemporaneamente o apportare aggiornamenti in qualunque momento delle fasi di progettazione.
Grazie alle ultime tecnologie relative al 3D laser scanning, è possibile rilevare locali, edifici o impianti esistenti per poi prenderli come riferimento nello stato di fatto, caricando così i modelli rilevati (nuvola di punti) all’interno di un progetto BIM, da cui è possibile partire con la progettazione di restauro /modifica o integrazione.
Questa tecnologia, inoltre, permette di ridurre tempi ed errori nella realizzazione degli as-built: basti pensare che, ad esempio, tramite l’ausilio del laser scanner in poche ore vengono raccolte tutte le informazioni dimensionali di una centrale termica (generatori di calore, piping, accessori di linea, vasi di espansione, organi di sicurezza, staffaggi, etc.) annullando eventuali errori umani nella fase di censimento. La messa in tavola poi è notevolmente avvantaggiata, visto e considerato che basta convertire il modello scansionato, importarlo nel software BIM e procedere con la “modellazione” dell’impianto o direttamente con la messa in tavola di quanto rilevato. È possibile inoltre quotare, annotare e aggiungere informazioni tecniche a tutto ciò che compone il modello.
Il vantaggio principale, rispetto a quanto premesso finora, riguarda il model checking: il controllo delle interferenze, infatti, diventa possibile e indispensabile al fine di ridurre inconvenienti spiacevoli e soluzioni approssimative in fase di realizzazione. Tutti gli operatori che collaborano all’interno di un team di lavoro BIM possono in qualunque momento andare a verificare eventuali interferenze relative al proprio modello con se stesso o con gli altri modelli presenti all’interno del modello centrale. Oltre al controllo delle interferenze, però, è bene sottolineare che con questo tipo di approccio alla progettazione il livello di dettaglio si alza notevolmente rispetto a quelli che sono i parametri standard finora adottati.
Altri vantaggi come la pianificazione della costruzione (BIM 4D) e la portabilità del modello in cantiere sono ulteriori surplus che la tecnologia offre.
In questo Speciale
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