Speciale 126
I sistemi di evacuazione dei fumi: dimensionamento, normativa e manutenzione
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Maurizio Cudicio
Camini e stufe: evacuazione fumi, dimensionamento, manutenzione e pulizia
Un camino o una stufa collocata all’interno di un immobile sono un elemento non solo decorativo o di arredo, ma sono strumenti che contribuiscono in modo efficace al mantenimento delle condizioni di temperatura interna ai locali, sfruttando di fatto uno dei sistemi più antichi conosciuti. Sono classificabili come impianti di riscaldamento, tant’è che anche per stufe e camini è obbligatorio compilare il libretto di impianto. Per i camini e le stufe è in vigore la norma UNI EN 1443:2005 che definisce i requisiti minimi per i camini ripresa nella UNI 10683:2012. Le norme citate indicano e definiscono quali sono i componenti minimi che costituiscono il camino. La norma indica che il camino può essere protetto con un comignolo (che deve soddisfare i requisiti previsti dalla UNI 10683:2012) per impedire la penetrazione di agenti atmosferici all’interno.
Come già espresso in precedenza, i camini e le stufe sono identificati legislativamente come impianti e pertanto il sistema di evacuazione dei fumi derivanti dalla combustione è soggetto al DM 37/08 (ex legge 46/90) in quanto identificabile come un componente di un impianto termico.
Il DM 37/08 all’art. 1, comma 2, lettera c) definisce come impianti di riscaldamento anche le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali.
È pertanto necessario che il sistema di evacuazione dei fumi sia certificato da parte di imprese abilitate, attraverso il rilascio della dichiarazione di conformità.
Va inoltre precisato che, nel caso in cui il camino, la stufa o qualsivoglia altro sistema che utilizzi biomasse legnose, sia stato realizzato antecedentemente rispetto al 2008 da altra azienda, il montatore dell’unità di combustione deve provvedere al rilascio della dichiarazione di conformità parziale.
Ai sensi dell’art. 8 del DM 37/08, il committente ha l’obbligo di verifica dei requisiti professionali richiesti dal medesimo Decreto Ministeriale alle imprese affidatarie dei lavori/installatrici (indicati nella visura camerale), mentre il progettista ha l’obbligo di redigere il progetto, se prescritto e richiesto, ed eventualmente verificare la corretta esecuzione dei lavori in conformità al progetto stesso.
La normativa vigente definisce i requisiti generali dei camini e ne identifica i componenti principali:
Soluzioni costruttive camini
Gli incendi si generano principalmente per i seguenti motivi:
Anche i generatori a biomassa legnosa, sono soggetti a controlli che devono essere eseguiti con periodicità al fine di garantire un elevato rendimento degli stessi ed evitare rischi per le persone e per i fabbricati stessi.
La pulizia del camino deve essere eseguito da personale abilitato adeguatamente attrezzato, che deve seguire le prescrizioni impartite dal produttore del sistema fumario adottato o da eventuali leggi regionali o provinciali presenti.
Ecco le attività da eseguire:
Il sistema di evacuazione dei fumi per i camini e le stufe
Come già espresso in precedenza, i camini e le stufe sono identificati legislativamente come impianti e pertanto il sistema di evacuazione dei fumi derivanti dalla combustione è soggetto al DM 37/08 (ex legge 46/90) in quanto identificabile come un componente di un impianto termico.
Il DM 37/08 all’art. 1, comma 2, lettera c) definisce come impianti di riscaldamento anche le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali.
È pertanto necessario che il sistema di evacuazione dei fumi sia certificato da parte di imprese abilitate, attraverso il rilascio della dichiarazione di conformità.
Va inoltre precisato che, nel caso in cui il camino, la stufa o qualsivoglia altro sistema che utilizzi biomasse legnose, sia stato realizzato antecedentemente rispetto al 2008 da altra azienda, il montatore dell’unità di combustione deve provvedere al rilascio della dichiarazione di conformità parziale.
Ai sensi dell’art. 8 del DM 37/08, il committente ha l’obbligo di verifica dei requisiti professionali richiesti dal medesimo Decreto Ministeriale alle imprese affidatarie dei lavori/installatrici (indicati nella visura camerale), mentre il progettista ha l’obbligo di redigere il progetto, se prescritto e richiesto, ed eventualmente verificare la corretta esecuzione dei lavori in conformità al progetto stesso.
Dimensionamento e realizzazione canna fumaria camino legna
La normativa vigente definisce i requisiti generali dei camini e ne identifica i componenti principali:
- Scarico condensa ed elemento per la raccolta della fuliggine da collocare nel punto più basso del camino;
- Elemento di ispezione per il controllo interno del camino;
- Elemento di allaccio tra camino e canale da fumo;
- Condotto;
- Comignolo.
Soluzioni costruttive camini
- Sistema camino
Camino installato utilizzando una combinazione di componenti compatibili come tubo interno, isolante, involucro esterno prodotti da un solo fabbricante e marcati CE secondo la specifica norma armonizzata, e la cui responsabilità di prodotto, con particolare specificità alla distanza da materiale combustibile, riguarda l’intero sistema camino e ricade sotto il fabbricante medesimo.
- Camino composito
Camino installato o costruito in sito utilizzando una combinazione di componenti compatibili, quali tubo interno, eventuale isolamento e involucro esterno che possono essere forniti da produttori diversi o dallo stesso produttore.
La responsabilità dell’individuazione della prestazione di prodotto dell’insieme degli elementi, con particolare attenzione alla distanza dai materiali combustibili ricade sotto la responsabilità del tecnico che ha eseguito il calcolo secondo le norme UNI EN 15287-1:2010 e UNI EN 15287-2:2008.
- Intubamento
Riguarda la condizione nella quale il camino necessita di essere intubato attraverso l’uso di uno specifico condotto in un cavedio esistente (anche se di nuova fabbricazione) di materiali non combustibili, libero e per uso esclusivo. Il condotto per intubamento deve essere specificatamente dichiarato idoneo e marcato CE, e deve essere libero di dilatare in modo naturale.
Principali cause d'incendio
Gli incendi si generano principalmente per i seguenti motivi:
- Incendio di fuliggine
L’incendio nasce all’interno del camino, per combustione della fuliggine depositata sulla parete interna della canna fumaria.
- Incendio per surriscaldamento
L’incendio avviene all’esterno del camino a causa del surriscaldamento delle superfici a contatto con la canna fumaria.
- Incendio da perdite
Incendio causato dalla fuoriuscita di sostanze calde quali fumo, dalla canna fumaria a causa di trafilamento della stessa.
Controlli periodici e manutenzione dei generatori a biomassa
Anche i generatori a biomassa legnosa, sono soggetti a controlli che devono essere eseguiti con periodicità al fine di garantire un elevato rendimento degli stessi ed evitare rischi per le persone e per i fabbricati stessi.
Pulizia del camino
La pulizia del camino deve essere eseguito da personale abilitato adeguatamente attrezzato, che deve seguire le prescrizioni impartite dal produttore del sistema fumario adottato o da eventuali leggi regionali o provinciali presenti.
Ecco le attività da eseguire:
- Sistemi a combustibile solido
Pulizia del camino in acciaio con spazzole idonee per evitare di danneggiare le pareti interne, che potrebbero causare formazione di ruggine.
Successiva aspirazione della cenere depositata sul fondo del camino e pulizia dello scarico condensa da eventuali intasamenti o corpi solidi che dovessero depositarsi ostruendo il regolare deflusso delle condense.
Al termine delle attività di pulizia sarebbe consigliabile verificare la condizione del camino attraverso una video Ispezione.
Per tutti gli apparecchi funzionanti a combustibile solido si raccomanda pulizia ogni 40 quintali di legna e comunque almeno una volta all’anno.
- Pulizia stufa a pellets
La stufa a pellets necessita di una semplice pulizia da parte dell’utilizzatore per poter garantire sempre un efficiente rendimento ed un regolare funzionamento. La pulizia deve essere effettuata con l’apparecchiatura spenta e fredda e le operazioni da effettuare sono:
- Asportare la cenere che si deposita in camera di combustione in particolare all’interno del braciere (crogiolo). Questa pulizia ha lo scopo di assicurare il libero afflusso dell’aria di combustione (di solito giornalmente);
- Pulizia del cassetto cenere che si trova al di sotto della camera di combustione (di solito settimanalmente);
- Pulizia del vetro (di solito settimanalmente);
- Pulizia della caldaia (mensilmente).
- Almeno una volta all’anno è opportuno far intervenire il tecnico abilitato per:
- Pulizia del camino;
- Verifica delle guarnizioni di tenuta;
- Pulizia delle parti interne della stufa a pellet.
In questo Speciale
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