Catturare la CO2 in modo rapido ed economico con la melammina: questa la scoperta degli scienziati!
Grazie all’utilizzo della melammina, sostanza economica e facilmente reperibile, è possibile catturare l’anidride carbonica già a 20°C consentendo un notevole risparmio energetico
Per incentivare la ricerca nel campo della sostenibilità ambientale, il Governo USA ha stanziato più di tre miliardi di dollari, parte dei quali sono stati utilizzati da un gruppo di ricercatori delle Università di Berkeley, Stanford e Texas per finanziare uno studio sulla cattura delle molecole di CO2 grazie alla melammina.
La melammina polimerica è un composto chimico fortemente azotato utilizzato solitamente per la realizzazione di formica, stoviglie e utensili economici, ma anche per i rivestimenti industriali dato l’ottimo rapporto qualità-prezzo che la contraddistingue: una tonnellata di melammina, infatti, costa soli 40$.
Gli studiosi hanno applicato la chimica combinatoria dinamica per stabilizzare la melammina polimerica con l’acido cianurico e, aggiungendo loro un’altra sostanza contenente ammina, in questo caso un composto organico noto come dietilenetriammina, hanno ottenuto delle reti nanoporose in grado di agire come materiale di cattura per le molecole di anidride carbonica.
Questi composti sintetici sono in grado di svolgere il ruolo di depurazione dell’aria in modo efficiente grazie alla loro particolare struttura chimica che riesce a predisporre una superficie a “scaglie” perfetta per intrappolare il biossido di carbonio.
Inoltre, l'impiego della melammina consente un risparmio energetico notevole, derivato dalla capacità di questo composto di non dover ricorrere a temperature elevate per funzionare: la rete nanoporosa di questo polimero economico riesce a catturare le molecole di CO2 già a 20° Celsius, mentre l’anidride carbonica viene solitamente rilasciata solo a partire dagli 80°C circa.
Non è la prima volta che gli scienziati hanno sperimentato metodi di cattura per l’anidride carbonica ottenendo risultati positivi, ma senza alcun dubbio è la prima volta che ad essere utilizzato in laboratorio sia un componente chimico così economico, facilmente reperibile nel mercato e in grado di agire così velocemente come la melammina.
Jeffrey Reimer, uno dei responsabili dello studio, ha infatti affermato: "Volevamo pensare a un materiale per la cattura del carbonio che fosse derivato da fonti che fossero davvero economiche e facili da ottenere. E così, abbiamo deciso di iniziare con la melammina".
Visti gli ottimi risultati raggiunti a livello di laboratorio, i ricercatori hanno ipotizzato che in futuro il sistema potrebbe essere impiegato per la cattura di Co2 direttamente dalle auto, utilizzato negli edifici o persino impiegato come rivestimento per le superfici dei mobili.