Focus Efficienza Energetica

10.10.2024

Certificazione energetica 2024: cresce l’efficienza del parco edilizio italiano

Per la prima volta la percentuale degli edifici nelle classi energetiche meno efficienti, F e G, è scesa sotto il 50%. Questo traguardo rappresenta un segnale positivo nel contesto delle politiche energetiche nazionali, contribuendo a dimostrare i benefici tangibili degli interventi di riqualificazione energetica.

Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici del 2024, realizzato da ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), presenta un quadro incoraggiante delle prestazioni energetiche del parco immobiliare italiano certificato nel 2023.

Per la prima volta, infatti, la percentuale degli edifici nelle classi energetiche meno efficienti, F e G, è scesa sotto il 50%. Questo traguardo rappresenta un segnale positivo nel contesto delle politiche energetiche nazionali, contribuendo a dimostrare i benefici tangibili degli interventi di riqualificazione energetica.

Dati 2023 sugli APE: Lombardia al vertice e incremento di certificazioni per edifici efficienti

Secondo il rapporto, il 2023 ha visto l’emissione di 1,1 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE), registrati nel SIAPE. In termini geografici, la Lombardia si distingue per il numero di APE emessi (27,1% del totale), seguita da Piemonte (9,2%), Veneto (8,7%), Emilia-Romagna (8,5%) e Lazio (8,3%), confermando una distribuzione significativa delle certificazioni nelle regioni settentrionali e centrali del Paese.

A testimonianza dei progressi compiuti, il documento evidenzia un aumento del 6% degli edifici classificati nelle classi energetiche più efficienti (A4-B) rispetto all’anno precedente. Inoltre, risulta in crescita il numero di APE rilasciati in seguito a lavori di riqualificazione energetica o a ristrutturazioni di rilievo: le certificazioni legate a tali interventi rappresentano rispettivamente il 7,9% e il 6,4% degli attestati, con un incremento di oltre il 2% rispetto al 2022.

Questo trend positivo si riscontra anche nel numero di certificati emessi per passaggi di proprietà e locazioni, che è calato del 5,3%, pur mantenendo una quota rilevante del 54,2% del campione totale analizzato.

Il Rapporto 2024 si distingue per il focus sui nuovi strumenti digitali e metodologie di controllo, mirati a rafforzare la qualità degli APE e a garantire una maggiore precisione nella valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Di particolare rilievo sono le metodologie di controllo che i certificatori utilizzano tanto nella fase di redazione quanto in quella di verifica, garantendo una maggiore affidabilità dei dati raccolti.

All’interno del documento, inoltre, sono inclusi approfondimenti sui Catasti Energetici Unici regionali (CEU) e sulle possibilità di un Catasto Unico Nazionale, attraverso il Portale nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici e altre piattaforme gestite da ENEA.

Verso un sistema di certificazione Energetica Nazionale: innovazione e centralizzazione

Queste innovazioni tecnologiche rappresentano un passo importante verso l’armonizzazione e il monitoraggio centralizzato delle prestazioni energetiche a livello nazionale.

Gilberto Dialuce, presidente di ENEA, ha dichiarato che la certificazione energetiche non è solo un mezzo per valutare la performance degli edifici, ma rappresenta un’opportunità per promuovere soluzioni innovative e ridurre i consumi energetici del Paese.

In un contesto di grandi sfide come la transizione energetica e la decarbonizzazione, l’APE assume un ruolo cruciale nell’educare cittadini e professionisti verso una cultura energetica matura, incentivando comportamenti sostenibili e investimenti mirati.

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