Certificazione energetica, presentato il rapporto annuale ENEA: gli edifici causano il 39% delle emissioni CO2

ENEA presenta la terza edizione del Rapporto sulla certificazione energetica degli edifici, con l’obiettivo di sensibilizzare in merito a riqualificazione energetica e crisi climatica. Molti gli argomenti trattati, primo fra tutti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di riflettere sulle misure che sono state implementate per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.

Il rapporto rappresenta uno dei principali riferimenti in materia di efficienza energetica degli edifici. È stato redatto dal Dipartimento Unità l’Efficienza Energetica dell’ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano, sulla base delle informazioni e dei dati disponibili al 9 settembre 2022 e costituisce uno strumento di comunicazione con la società civile, al fine di sensibilizzare sull’importanza del riammodernamento del proprio immobile, stimolando una maggiore implementazione della riqualificazione energetica degli edifici.

Un documento sempre aggiornato e utile per aiutare decisori politici e operatori del settore a comprendere quali sono le azioni da intraprendere per avviare una transizione energetica efficiente.

Riqualificazione energetica: la chiave per ridurre le emissioni di CO2

Gilberto Dialuce, Presidente di ENEA, nella nota introduttiva del rapporto afferma l’importanza di migliorare le prestazioni energetiche soprattutto in vista delle sfide che gli esseri umani sono chiamati ad affrontare in merito alla crisi climatica.

Il settore edilizio, infatti, è strettamente correlato alla situazione climatica mondiale. Gli edifici causano il 39% delle emissioni di CO2 ed è importante studiare la situazione attuale per migliorare costantemente le prestazioni energetiche e raggiungere gli obiettivi di zero emissioni previsti per i 2050.

Anche Cesare Boffa, Presidente del Comitato Termotecnico italiano, ribadisce l’importanza di ragionare sulle prestazioni energetiche degli edifici come base di partenza per affrontare la crisi climatica.

La certificazione energetica è, pertanto, uno strumento utile per monitorare lo stato di efficientamento energetico del parco edilizio nazionale, rilevando anche il tasso di riqualificazione di edifici pubblici e privati.

Come è strutturato il rapporto

Nello specifico il rapporto presenta dapprima lo stato dell’arte della certificazione energetica del piano edilizio in Italia, approfondendo le misure che sono state adottate in merito alla riqualificazione degli edifici grazie al superbonus 110% e al Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Attraverso queste due misure si è cercato di migliorare l’efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi che hanno riguardato in particolare le scuole. Resta importante, comunque, introdurre incentivi per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico sviluppando anche sistemi di teleriscaldamento efficienti. Come dimostra il rapporto, il 2021 è stato un anno importante per quanto riguarda lo sviluppo dei sistemi di acquisizione e registro dei dati di settore.

In un secondo momento il rapporto si dedica alla presentazione e all’analisi dei dati in merito all’ Attestato di Prestazione energetica (APE) per capire la correlazione tra indici di prestazione ed emissioni di CO2 riaffermando l’importanza di migliorare costantemente le prestazioni energetiche degli edifici.

Infine, in ottica di una implementazione completa del sistema di certificazione energetica, viene proposto un questionario a tutti i certificatori energetici, dove, attraverso la compilazione di diversi campi, è possibile fornire un proprio commento anche in merito a suggerimenti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.