Come cambierà la refrigerazione: i contenuti della proposta di revisione del Regolamento F-gas
Il 5 aprile 2022 è una data fondamentale per il settore della refrigerazione e la climatizzazione, si tratta infatti della data in cui, dopo almeno due anni di attesa, è stata pubblicata la proposta di revisione sulla regolamentazione europea F-gas.
Questa proposta, che deve essere negoziata dai co-legislatori del Parlamento Europeo e del Consiglio, è una dimostrazione ambiziosa del desiderio della Commissione UE di avvicinare gli obiettivi dell’Unione a quanto stabilito internazionalmente con il Protocollo di Montreal.
Alcune delle novità proposte
1) Accelerare il phase-down degli HFC
La proposta individua nuove quote a partire dal 2024, fino ad arrivare a ridurre del 98% la quantità di HFC immessi sul mercato al 2050. In questo passaggio il 2030 dovrebbe essere un anno cruciale, con una riduzione di ben 16 punti percentuali (dal 21% rispetto ai valori del 2015 al 5%).
2) Migliorare il controllo su importazioni ed esportazioni
Semplificare le modalità di applicazione del Regolamento, facilitando con ogni mezzo le attività delle dogane e delle autorità di sorveglianza.
3) Limitare l’uso di gas HFC per particolari applicazioni
Come era successo in precedenza, con il Regolamento UE 517/2014, anche la nuova proposta di revisione potrebbe vietare, utilizzando diversi scaglioni temporali, l’immissione in commercio di alcune tipologie di prodotti.
Le proposte evidenziate dalla proposta della Commissione hanno già destato preoccupazioni nei produttori e tensioni nel comparto, che dovrebbe andare a rivoluzionare i propri processi produttivi per riuscire a soddisfare il mercato, che inizierà a richiedere soluzioni mai realizzate prima.
Vediamo insieme un paio di esempi di modifiche avanzate dalla proposta di revisione:
- Split a idrocarburi
Un esempio particolarmente importante per l’Italia riguarda il mercato degli split, in quanto nel nostro paese se ne installano oltre 1 milione l’anno.
Questi apparecchi dovranno avere potenza nominale inferiore o uguale a 12kW e, dal 2027, non potranno contenere gas refrigerante con GWP superiore a 150. Attualmente il mercato non dispone di miscele di HFO idonee al rispetto di questi limiti, pertanto le aziende produttrici dovranno attivarsi per sviluppare delle soluzioni adeguate.
Gli split di capacità superiore a 12kW (principalmente i VRV-VRF) invece non potranno utilizzare gas refrigerante con GWP superiore a 750 (salvo nei casi in cui sia permesso per il rispetto di particolari standard di sicurezza).
L’impostazione della regolamentazione in questo frangente sembra dimostrare la spinta della Commissione per il mercato degli split ad idrocarburi, che attualmente sono praticamente inesistenti, se non addirittura ostacolati dalle normative sulla sicurezza.
- HFC con GWP<150 negli apparecchi ad uso commerciale
La proposta di revisione chiarisce una problematica interpretativa sorta a inizio 2022, riguardante frigoriferi e congelatori ad uso commerciale con HFC con GWP>150.
La normativa infatti aveva imposto il divieto di questa tipologia di refrigerante altamente inquinante in apparecchi non ermeticamente sigillati. Alcuni costruttori, non pronti a modificare le proprie macchine, hanno tentato di dare un’interpretazione favorevole al testo della norma, sostenendo che era possibile bypassare l’obbligo rendendo il sistema non ermeticamente sigillato.
Un’interpretazione “furba” che la nuova regolamentazione va ad eliminare attraverso l’introduzione di una definizione più precisa. Si parla infatti di impianto di refrigerazione commerciale “Self Contained“, integrato, monoblocco, che dovrà contenere già dal 2022 gas refrigerante con GWP minore di 150.
Dal 2025 invece si introduce l’obbligo di caricare con refrigeranti a GWP<150 tutti gli impianti di refrigerazione “integrati, monoblocco, non split” “Self Contained” dal 2025.
4) Introdurre un prezzo contingentato per le quote di HFC
La proposta di revisione comprende nuove entrate annue massime dalle quote di HFC (elencate nella tabella sottostante). La Commissione propone inoltre di utilizzare le entrate derivanti dalla vendita delle quote per lo sviluppo, il funzionamento, la manutenzione e la sicurezza informatica del sistema; per migliorare il collegamento con l’ambiente dello sportello unico dell’UE per le dogane e per facilitare l’applicazione delle norme.
5) Inasprire le sanzioni e renderle più omogenee in tutta l’UE
La proposta stabilisce che le sanzioni amministrative per le violazioni del regolamento debbano essere effettive, dissuasive e proporzionate per livello e tipo, e tenere conto anche dei criteri pertinenti. La proposta elenca specifica alcune delle sanzioni da imporre, rendendole automaticamente più severe e standardizzate.
6) Sviluppare un Portale F-Gas di gestione del sistema delle quote
La Commissione UE intende istituire un Portale F-Gas per la gestione elettronica delle quote, la concessione delle licenze di import/export e la comunicazione delle informazioni.
7) Garantire adeguata formazione e adattare i programmi di certificazione
La proposta di revisione stabilisce anche obblighi in materia di formazione e certificazione per i soggetti che agiscono su apparecchiature contenenti gas usati in sostituzione dei gas fluorurati a effetto serra (gas alternativi) così da promuoverne un utilizzo sicuro. Non da ultimo, i programmi di formazione e certificazione dovrebbero riguardare anche gli aspetti dell'efficienza energetica.
A questo scopo sarà necessario rivedere o adeguare i programmi di certificazione e di formazione istituiti in precedenza, così da consentire ai tecnici di gestire le tecnologie alternative in condizioni di sicurezza.