Speciale 152
Nozioni base: meglio scegliere una pompa di calore a compressione elettrica o una ad assorbimento?
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Simone Michelotto
Composizione ed elementi dei gruppi refrigeratori, siano in pompa di calore a compressione o assorbimento
Con il termine gruppi refrigeratori e pompe di calore per la climatizzazione si identificano tutte le macchine frigorifere che sono in grado di produrre acqua refrigerata sino a +5° C e/o acqua calda sino alla temperatura di circa + 50° C per la climatizzazione degli ambienti. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento con pompa di calore si differenzia principalmente per:
Il condensatore e l'evaporatore sono costituiti da scambiatori di calore, dispositivi posti a contatto esternamente con i fluidi termovettori di servizio (che possono essere acqua, aria, soluzione salina – detta anche salamoia) all'interno dei quali scorre il fluido frigorigeno; quando quest’ultimo si trova ad alta temperatura nel condensatore cede calore all'acqua o all'aria, mentre quando si trova a bassa temperatura nell'evaporatore sottrae calore all'aria o all'acqua. Lo scambio di calore avviene con apporto di lavoro nel caso di una pompa di calore a compressione di vapore, ossia mediante l’energia elettrica consumata per il funzionamento del compressore, o senza apporto di lavoro nel caso di una pompa di calore ad assorbimento la quale, però, necessita di un una terza sorgente, ossia il generatore.
- la sorgente, ossia il “mezzo esterno” da cui si estrae/cede calore;
- la tipologia di ciclo che il fluido termovettore compie per il trasferimento del calore dalla sorgente all’ambiente da climatizzare. Tali circuiti si suddividono, sostanzialmente, in due categorie:
- circuiti a ciclo di compressione meccanica, ad alimentazione elettrica;
- circuiti a compressione termica o ad assorbimento, funzionanti mediante la presenza di un generatore, generalmente a gas o a GPL.
Il condensatore e l'evaporatore sono costituiti da scambiatori di calore, dispositivi posti a contatto esternamente con i fluidi termovettori di servizio (che possono essere acqua, aria, soluzione salina – detta anche salamoia) all'interno dei quali scorre il fluido frigorigeno; quando quest’ultimo si trova ad alta temperatura nel condensatore cede calore all'acqua o all'aria, mentre quando si trova a bassa temperatura nell'evaporatore sottrae calore all'aria o all'acqua. Lo scambio di calore avviene con apporto di lavoro nel caso di una pompa di calore a compressione di vapore, ossia mediante l’energia elettrica consumata per il funzionamento del compressore, o senza apporto di lavoro nel caso di una pompa di calore ad assorbimento la quale, però, necessita di un una terza sorgente, ossia il generatore.
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