Conto Termico 3.0: le proposte di AIEL per l’efficienza energetica e l’energia rinnovabile
Nonostante le potenzialità del Conto Termico 2.0, solo il 40% dei fondi disponibili per i privati sono stati utilizzati nell’ultimo anno. AIEL propone di semplificare l’accesso agli incentivi e di superare alcuni limiti imposti alle biomasse, specialmente nel settore terziario e del calore di processo
AIEL, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, ha avanzato proposte per il miglioramento del Conto Termico 3.0, in occasione della consultazione pubblica per l’aggiornamento delle norme per l’incentivo di interventi su piccola scala volti all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Questi incentivi sono cruciali per supportare il rinnovamento tecnologico dei generatori a biomassa legnosa, essenziale per migliorare la qualità dell’aria e aumentare la quota di energia termica rinnovabile.
Conto Termico 3.0: solo il 40% dei fondi disponibili sono stati utilizzati
AIEL sostiene l’inclusione dei nuovi interventi proposti nella revisione, ma suggerisce di rivedere le condizioni di ammissibilità per evitare discriminazioni contro i “generatori ibridi” e i “microcogeneratori” definiti nell’Allegato IV del D.Lgs 199/2021.
Nonostante le potenzialità del Conto Termico 2.0, solo il 40% dei fondi disponibili per i privati sono stati utilizzati nell’ultimo anno. AIEL propone di semplificare l’accesso agli incentivi e di superare alcuni limiti imposti alle biomasse, specialmente nel settore terziario e del calore di processo.
Questo è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, estendendo il CT 3.0 alla produzione di energia termica per i processi produttivi e per le reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento.
Un settore particolarmente colpito è quello alberghiero, soprattutto nelle aree montane, dove le strutture sono spesso dotate di piscine e aree Wellness non sostituiscono impianti obsoleti a causa della mancanza di incentivi per la produzione di energia termica per processi produttivi. AIEL sottolinea che questa disparità di incentivi non è giustificabile dal punto di vista ambientale.
Conto Termico 3.0: necessario riqualificare i generatori a fonti rinnovabili
Anche le industrie e le imprese artigiane, come le falegnamerie, che utilizzano i propri sottoprodotti legnosi per alimentare caldaie a biomasse, sono penalizzate. La sostituzione di caldaie obsolete non può beneficiare del CT per l’uso promiscuo del calore.
AIEL evidenzia la necessità di riqualificare i generatori a fonti rinnovabili delle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, molti dei quali sono ormai obsoleti. Questo settore ha un notevole potenziale di sviluppo, soprattutto nelle aree montane.
“Il processo di revisione del Conto Termico è un’occasione importante per tutto il settore che AIEL rappresenta” afferma Valter Francescato, Direttore tecnico dell’Associazione. “Questo rappresenta l’occasione per consolidare a livello istituzionale la consapevolezza tecnica che le migliori tecnologie disponibili a biomassa legnosa sono a emissioni quasi zero e rappresentano una concreta opportunità per decarbonizzare la climatizzazione e i processi produttivi a costi competitivi, in particolare nelle aree montane e per settori energivori come gli alberghi o le piccole-medie industrie e le imprese artigiane”.