Speciale 43
Fotovoltaico e grid parity: analisi delle tecnologie e dell'andamento dei costi
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
Controllo e monitoraggio dei consumi per ottimizzare l’energia del fotovoltaico
4-Noks è la prima azienda azienda italiana ad utilizzare la tecnologia ZegBee per il controllo, il monitoraggio al fine di aumentare l’efficienza, e quindi il risparmio energetico. I prodotti 4-noks, in particolare, aiutano gli utenti (sia nell’ambito residenziale che in quello industriale), a massimizzare i consumi sull’energia fotovoltaica, spostando i carichi più importanti nei momenti in cui la produzione di energia dal sole è massima.
Dott. Marin, quanto effettivamente si riesce ad aumentare la resa dell’impianto con i vostri sistemi?
«Difficile da quantificare, i nostri sistemi consentono di pilotare l’accensione o lo spegnimento dei carichi, sia residenziali che industriali, a seconda di come si sta comportando la produzione fotovoltaica. Questo per ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta dal sole, aumentando il rendimento dell’impianto, ma soprattutto massimizzando l’utilizzo dell’energia gratuita prodotta dal sole».
Con l'arrivo delle Smart Grid la vostra strumentazione sarà sempre più importante, gli operatori del settore sono pronti ad informare l'utente finale sulle potenzialità di queste tecnologie?
«Assolutamente si, siamo in un periodo in cui gli incentivi sono in diminuzione, per cui l’interesse degli addetti ai lavori si è spostato sull’uso dell’energia e sul controllo e monitoraggio dei consumi, che stanno avendo un ruolo sempre più importante in questo mercato».
La ricerca nel vostro campo è molto importante, collaborate con qualche università italiana o straniera?
«Principalmente con università italiane, in particolare l’Università di Pisa e l’Università del Piemonte Orientale, con cui abbiamo dei progetti in corso, in più recentemente stiamo sviluppando un progetto per il mercato inglese, con l’università di Birmingham, sull’ottimizzazione dell’energia da rinnovabili applicata al riscaldamento».
Lo vedremo anche in italia?
«Al momento il mercato italiano è più orientato al gas metano, mentre nel Nord Europa si utilizzano di più sistemi con pompe di calore o altre tecnologie alimentate ad energia elettrica, quindi un sistema di efficientamento elettrico, dal nostro punto di vista, ha più possibilità di sviluppo in questi paesi».
Ma le tecnologie come le pompe di calore si stanno diffondendo molto anche in italia...
«La direzione è questa, ma siamo ancora lontani, mentre nel Nord Europa sono molto più sensibili a questo tipo di problematiche. Il mercato italiano arriverà e noi saremo pronti, ma è ancora presto».
Per quanto riguarda l’America del nord?
«Diciamo che il nord europa è l’area che funge da traino in questo momento, soprattutto nel nostro settore, quindi l’interesse maggiore da parte nostra è rivolto a quell’area. Il mercato americano si è svegliato negli ultimi anni e sta andando molto veloce, compiendo passi da gigante, come 4-Nox però stiamo lavorando di più con paesi come l’Inghilterra, la Germania e il Benelux».
Come mai ritenete che la tecnologia ZigBee sia migliore rispetto ad un Wifi o un sistema che sfrutta il protocollo Bluetooth?
«Tecnicamente sono dei protocolli di comunicazione molto diversi: il Bluetooth consente la comunicazione solo tra due dispositivi, mentre lo ZigBee permette di creare una rete di dispositivi senza fili, dove i sensori sono in grado di ripetere il segnale a tutta la rete. Questo comporta una facilità maggiore nella configurazione del sistema e un consumo minore di energia per l’alimentazione dei dispositivi stessi.
Stessa cosa vale per il Wifi, che non permette la ripetizione del segnale tra i vari dispositivi, si dovrebbero prevedere una serie di ripetitorti e antenne.
In sintesi, ZigBee è più “intelligente” rispetto a queste due tecnologie, che sono più commerciali».
Avete qualche esempio di imprese che hanno sfruttato la vostra tecnologia per la riduzione dei consumi?
«Ci sono diverse tipologie di aziende che hanno utilizzato i nostri prodotti, ad esempio Monini e Costa d’Oro che sono due tra le più grandi aziende del trattamento dell’olio e utilizzano energia prodotta da fotovoltaico, ottimizzata con i nostri sistemi, per lo stoccaggio del prodotto.
Una altro esempio è Telecom Italia, che con i nostri dispositivi wireless monitora le sue centrali di distribuzione del segnale in tutto il territorio italiano».
Clicca qui per ulteriori informazioni sui sistemi di monitoraggio 4-Noks.
Dott. Marin, quanto effettivamente si riesce ad aumentare la resa dell’impianto con i vostri sistemi?
«Difficile da quantificare, i nostri sistemi consentono di pilotare l’accensione o lo spegnimento dei carichi, sia residenziali che industriali, a seconda di come si sta comportando la produzione fotovoltaica. Questo per ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta dal sole, aumentando il rendimento dell’impianto, ma soprattutto massimizzando l’utilizzo dell’energia gratuita prodotta dal sole».
Con l'arrivo delle Smart Grid la vostra strumentazione sarà sempre più importante, gli operatori del settore sono pronti ad informare l'utente finale sulle potenzialità di queste tecnologie?
«Assolutamente si, siamo in un periodo in cui gli incentivi sono in diminuzione, per cui l’interesse degli addetti ai lavori si è spostato sull’uso dell’energia e sul controllo e monitoraggio dei consumi, che stanno avendo un ruolo sempre più importante in questo mercato».
La ricerca nel vostro campo è molto importante, collaborate con qualche università italiana o straniera?
«Principalmente con università italiane, in particolare l’Università di Pisa e l’Università del Piemonte Orientale, con cui abbiamo dei progetti in corso, in più recentemente stiamo sviluppando un progetto per il mercato inglese, con l’università di Birmingham, sull’ottimizzazione dell’energia da rinnovabili applicata al riscaldamento».
Lo vedremo anche in italia?
«Al momento il mercato italiano è più orientato al gas metano, mentre nel Nord Europa si utilizzano di più sistemi con pompe di calore o altre tecnologie alimentate ad energia elettrica, quindi un sistema di efficientamento elettrico, dal nostro punto di vista, ha più possibilità di sviluppo in questi paesi».
Ma le tecnologie come le pompe di calore si stanno diffondendo molto anche in italia...
«La direzione è questa, ma siamo ancora lontani, mentre nel Nord Europa sono molto più sensibili a questo tipo di problematiche. Il mercato italiano arriverà e noi saremo pronti, ma è ancora presto».
Per quanto riguarda l’America del nord?
«Diciamo che il nord europa è l’area che funge da traino in questo momento, soprattutto nel nostro settore, quindi l’interesse maggiore da parte nostra è rivolto a quell’area. Il mercato americano si è svegliato negli ultimi anni e sta andando molto veloce, compiendo passi da gigante, come 4-Nox però stiamo lavorando di più con paesi come l’Inghilterra, la Germania e il Benelux».
Come mai ritenete che la tecnologia ZigBee sia migliore rispetto ad un Wifi o un sistema che sfrutta il protocollo Bluetooth?
«Tecnicamente sono dei protocolli di comunicazione molto diversi: il Bluetooth consente la comunicazione solo tra due dispositivi, mentre lo ZigBee permette di creare una rete di dispositivi senza fili, dove i sensori sono in grado di ripetere il segnale a tutta la rete. Questo comporta una facilità maggiore nella configurazione del sistema e un consumo minore di energia per l’alimentazione dei dispositivi stessi.
Stessa cosa vale per il Wifi, che non permette la ripetizione del segnale tra i vari dispositivi, si dovrebbero prevedere una serie di ripetitorti e antenne.
In sintesi, ZigBee è più “intelligente” rispetto a queste due tecnologie, che sono più commerciali».
Avete qualche esempio di imprese che hanno sfruttato la vostra tecnologia per la riduzione dei consumi?
«Ci sono diverse tipologie di aziende che hanno utilizzato i nostri prodotti, ad esempio Monini e Costa d’Oro che sono due tra le più grandi aziende del trattamento dell’olio e utilizzano energia prodotta da fotovoltaico, ottimizzata con i nostri sistemi, per lo stoccaggio del prodotto.
Una altro esempio è Telecom Italia, che con i nostri dispositivi wireless monitora le sue centrali di distribuzione del segnale in tutto il territorio italiano».
Clicca qui per ulteriori informazioni sui sistemi di monitoraggio 4-Noks.
In questo Speciale

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