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11.05.2023
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Cosa ci ha insegnato la crisi energetica in merito alla domanda di elettricità?

Temperature più miti, aumento dei prezzi, politiche di risparmio. La domanda di elettricità nel 2022 è diminuita del 3%

A seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il mondo è entrato nella sua prima crisi energetica.

Prezzi al rialzo e interruzione dei flussi commerciali di energia hanno portato ad una diminuzione della domanda di elettricità in Europa.

Ma quali sono i fattori che hanno influenzato concretamente la domanda di elettricità?

La nuova analisi dell’IEA ne evidenzia almeno 5, dalle temperature più miti alle politiche di risparmio energetico.

 

Domanda di elettricità: le cause della diminuzione

L’Unione Europea è stato l’unico territorio nel quale la domanda di elettricità è diminuita notevolmente nel corso del 2022.

Lo studio dell’IEA evidenzia, infatti, un calo della domanda del 3%. Un dato eccezionale, che era stato registrato solo nel 2009, sulla scia della crisi finanziaria globale, e nel 2020 quando la pandemia aveva portato l’economia ad una fase di stallo.

Vi sono numerosi fattori che hanno giocato un ruolo importante nel calo del consumo di elettricità lo scorso anno.

L’Agenzia ne evidenzia almeno 5:

  • Temperature più miti
  • Aumento dei prezzi
  • Cambiamento dei comportamenti degli individui
  • Politiche di risparmio energetico
  • Miglioramento dell’efficienza energetica

Sicuramente l’inverno più mite e l’estate più calda ha ridotto la domanda di elettricità, ma non è il fattore che ha contribuito in modo più importante.

L’aumento dei prezzi dell’elettricità è la causa maggiore. I prezzi sono aumentati da circa 180 euro per MWh a oltre 400 euro per MWh ad agosto 2022.

 

Domanda di elettricità: il ruolo delle politiche di risparmio

Oltre all’aumento dei costi per l’elettricità altri due fattori che hanno inciso nel calo della domanda sono i cambiamenti comportamentali nei consumi, soprattutto nel settore residenziale e in quello dei servizi, e il risparmio energetico voluto dagli Stati stessi che hanno attuato politiche di contenimento dei consumi.

Inoltre, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, soprattutto residenziali, ha permesso consistenti risparmi nell’utilizzo dell’elettricità, diminuendone la domanda.

Lo studio dell’Agenzia evidenzia, quindi, un insieme di cause collegate tra loro che potrebbero protrarsi anche nel lungo periodo, in vista di maggiori risparmi e di un miglioramento sostanziale delle fonti di energia.

È da sottolineare, comunque, che la diminuzione della domanda è avvenuta esclusivamente nell’UE, a livello mondiale è cresciuta del 2%.

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