Speciale 140
Impianto di climatizzazione residenziale: guida pratica alle ultime novità del mercato, ai loro vantaggi e indicazioni sui prezzi medi
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Simone Michelotto
Cosa considerare nella scelta di un impianto di climatizzazione residenziale?
La climatizzazione residenziale riguarda sia il riscaldamento degli ambienti nei mesi invernali che il raffrescamento degli stessi nei mesi estivi; la necessità dell’utente è la ricerca del massimo comfort abitativo con la minor spesa possibile, l’obiettivo dell’offerta è quello di sviluppare tecnologie in grado di rispondere alle suddette necessità, ottemperando altresì alle prescrizioni normative nazionali ed internazionali riguardo all’abbattimento delle immissioni in atmosfera e del consumo energetico.
Nel corso degli ultimi anni, complici anche una maggior consapevolezza/sensibilizzazione del consumatore riguardo all’ambiente, oltre alle possibilità di detrazione fiscale per impianti di climatizzazione, si è notata una grandissima diffusione dell’utilizzo delle biomasse come combustibili, nell’impiego di impianti che sfruttano energie naturali e rinnovabili ad integrazione dei tradizionali sistemi di climatizzazione residenziale, nonché alla diffusione di impianti che sfruttano soltanto l’energia elettrica in abbinamento o in sostituzione degli impianti a combustione.
La ricerca tecnologica, non solo impiantistica ma anche edilizia, si sta sempre più spostando in questo senso, infatti le soluzioni più innovative presenti oggi sul mercato riguardano l’abbattimento del fabbisogno energetico dell’edificio mediante un involucro edilizio ben costruito e la realizzazione di impianti sempre più performanti e sempre più legati alle fonti di energia naturale in sinergetica collaborazione, dotati di tecnologie di gestione e di autoregolazione, capaci di garantire il soddisfacimento delle esigenze abitative nelle migliori condizioni di comfort con il minimo dispendio energetico zona e, di conseguenza, con un netto risparmio da parte del consumatore e con impatti sempre più contenuti sull’ambiente.
La convenienza degli impianti non è più legata alla minore spesa iniziale possibile, ma anzi va cercata nella lungimiranza del miglior investimento iniziale possibile che, attraverso soluzioni specifiche per ogni singolo caso, lungo un arco di tempo, e non nell’immediato, ripagherà in termini economici relativamente al minor consumo energetico, alle maggiori resa e durata dell’impianto.
È naturale che la tipologia d’impianto realizzabile per la gestione del clima interno a un edificio dipenda molto da quali i siano i “parametri di partenza”: nei casi di nuova costruzione le possibilità di scelta sono moltissime, mentre nei casi di ristrutturazione/riqualificazione energetica sono vincolate da molteplici fattori, come ad esempio la tipologia di abitazione (edificio singolo, edificio con poche unità abitative, appartamento in condominio dotato di impianto autonomo, ecc.); altri parametri da considerare sono senz’altro legati alle dimensioni dell’abitazione, alla zona climatica/ geografica in cui ci si trova, e così via. Com’è facile evincere, i casi sono molti e per ognuno esiste la migliore soluzione in grado di soddisfare il bilancio costi/benefici secondo le possibilità dell’utenza; in questo articolo cercheremo di dare una panoramica riguardo la climatizzazione residenziale dai sistemi tradizionali a quelli più evoluti.
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Nel corso degli ultimi anni, complici anche una maggior consapevolezza/sensibilizzazione del consumatore riguardo all’ambiente, oltre alle possibilità di detrazione fiscale per impianti di climatizzazione, si è notata una grandissima diffusione dell’utilizzo delle biomasse come combustibili, nell’impiego di impianti che sfruttano energie naturali e rinnovabili ad integrazione dei tradizionali sistemi di climatizzazione residenziale, nonché alla diffusione di impianti che sfruttano soltanto l’energia elettrica in abbinamento o in sostituzione degli impianti a combustione.
La ricerca tecnologica, non solo impiantistica ma anche edilizia, si sta sempre più spostando in questo senso, infatti le soluzioni più innovative presenti oggi sul mercato riguardano l’abbattimento del fabbisogno energetico dell’edificio mediante un involucro edilizio ben costruito e la realizzazione di impianti sempre più performanti e sempre più legati alle fonti di energia naturale in sinergetica collaborazione, dotati di tecnologie di gestione e di autoregolazione, capaci di garantire il soddisfacimento delle esigenze abitative nelle migliori condizioni di comfort con il minimo dispendio energetico zona e, di conseguenza, con un netto risparmio da parte del consumatore e con impatti sempre più contenuti sull’ambiente.
La convenienza degli impianti non è più legata alla minore spesa iniziale possibile, ma anzi va cercata nella lungimiranza del miglior investimento iniziale possibile che, attraverso soluzioni specifiche per ogni singolo caso, lungo un arco di tempo, e non nell’immediato, ripagherà in termini economici relativamente al minor consumo energetico, alle maggiori resa e durata dell’impianto.
È naturale che la tipologia d’impianto realizzabile per la gestione del clima interno a un edificio dipenda molto da quali i siano i “parametri di partenza”: nei casi di nuova costruzione le possibilità di scelta sono moltissime, mentre nei casi di ristrutturazione/riqualificazione energetica sono vincolate da molteplici fattori, come ad esempio la tipologia di abitazione (edificio singolo, edificio con poche unità abitative, appartamento in condominio dotato di impianto autonomo, ecc.); altri parametri da considerare sono senz’altro legati alle dimensioni dell’abitazione, alla zona climatica/ geografica in cui ci si trova, e così via. Com’è facile evincere, i casi sono molti e per ognuno esiste la migliore soluzione in grado di soddisfare il bilancio costi/benefici secondo le possibilità dell’utenza; in questo articolo cercheremo di dare una panoramica riguardo la climatizzazione residenziale dai sistemi tradizionali a quelli più evoluti.
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