Articolo di Cudicio Maurizio

Dimensionamento e realizzazione di canne fumarie per camini a legna

La normativa tecnica di riferimento per il calcolo corretto e il dimensionamento di canne fumarie dei camini è la UNI EN 13384-1 del 2015 “Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 1: Camini asserviti a un solo apparecchio”.

Il calcolo della dimensione interna (sezione trasversale) del camino si basa sul confronto tra la pressione in corrispondenza del punto di ingresso dei fumi nel camino e la pressione necessaria per avere un sufficiente tiraggio (funzione delle temperatura dei fumi) alle diverse condizioni ambientali (temperatura esterna minima e massima).

Ovviamente un corretto dimensionamento è alla base di un corretto funzionamento del camino, ma non va dimenticato che è anche necessario provvedere a una altrettanto corretta installazione delle canne fumarie, al fine di non incorrere in problemi per la salute e la sicurezza degli occupanti o del fabbricato ospitante.

Le principali regole a cui una canna fumaria deve sottostare affinché possa considerarsi costruita a regola d’arte sono:


  • Essere utilizzata da un unico impianto. Ogni stufa o camino, dovrà avere la sua propria canna fumaria;
  • Avere dimensioni e altezza adeguate per garantire un corretto tiraggio;
  • Avere un andamento verticale e, ove questo non sia possibile, è necessario ridurre al minimo gli spostamenti e soprattutto gli stessi devono avere spostamenti dolci;
  • È assolutamente da evitare cambi di sezione che possono creare turbolenze dei fumi o perdite di carico eccesive;
  • La sezione circolare è da prediligere rispetto ad altre sezioni, per il fatto che viene facilitato al massimo lo scorrimento dei fumi. Nel caso in cui sia necessario adottare un camino a sezione quadrata o rettangolare lo stesso dovrà avere spigoli arrotondati e rapporto tra i lati pari a 1,5;
  • Le pareti interne dovranno essere lisce ed impermeabili, perché eviteranno il deposito di incombusti e l’assorbimento della condensa;
  • Essere realizzato con materiali resistenti all’azione corrosiva degli acidi residui di combustione;
  • Garantire resistenza a temperature elevate, solitamente comprese tra i 300°c ed i 400°C;
  • Essere complete di coibentazione adeguata per assicurare il mantenimento della temperatura dei fumi, al fine di garantire un costante e corretto tiraggio;
  • Essere costruita con materiali adatti a resistere alle sollecitazioni meccaniche derivanti dalle dilatazioni termiche e dagli sbalzi di temperatura;
  • Essere dotata di un comignolo che consenta la fuoriuscita dei fumi con qualunque regime di venti e impedisca la penetrazione di pioggia o neve.

Non va dimenticato che anche il canale da fumo, ossia il tratto di condotto fumario che collega il camino/stufa alla canna fumaria verticale, necessita di particolari attenzioni, come di seguito specificato:

  • Avere lunghezza quanto più limitata. Nel caso in cui il canale da fumo abbia lunghezza superiore ai tre metri, o abbia percorso esterno al fabbricato, lo stesso dovrà essere coibentato per evitare eccessivi raffreddamenti dei fumi;
  • Avere sezione costante e, come nel caso della canna fumaria, essere possibilmente circolare;
  • Avere andamento ascendente con pendenza minima pari a 5%;
  • È necessario evitare curve con inclinazione non superiori ai 45° , se non indispensabili;
  • Avere caratteristiche tecnico-costruttive uguali a quelle della canna fumaria verticale ed essere ispezionabile e scovolabile.
  • Non va dimenticato, inoltre, che canale da fumo e canna fumaria verticale devono essere manutenuti costantemente e da tecnici esperti e qualificati, al fine di non incorrere nei sempre più frequenti incendi di cui si sente parlare, che sono generati da imperizie costruttive e manutentive.
  • Gli incendi si generano principalmente per i motivi riportati nella tabella seguente.




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