Domanda di energia elettrica: ad agosto +1%. L’aggiornamento mensile di Terna
L’87,1% della domanda di energia elettrica è stato soddisfatto dalla produzione nazionale

Come ogni mese Terna pubblica i dati relativi alla domanda di energia elettrica per il sistema energetico italiano.
La richiesta mensile di energia elettrica ad agosto 2023 ha registrato un totale di 25,7 miliardi di KWh, segnando una diminuzione dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Domanda di energia elettrica: rispetto a luglio 2022 -1,4% al Nord
La domanda elettrica è aumentata dell’1% rispetto a luglio 2023. Al contempo, l’indice IMCEI è rimasto invariato rispetto all’anno precedente, con un incremento dello 0,2%.
Complessivamente, nei primi otto mesi del 2023, la domanda cumulativa di energia elettrica in Italia è diminuita del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Dal punto di vista geografico, la diminuzione di agosto 2023 rispetto ad agosto 2022 ha interessato l’intero Paese, con piccole variazioni a seconda del territorio:
- -1,4% al Nord;
- -1,1% al Centro;
- -0,6% al Sud e nelle Isole.
Nel mese di agosto 2023 l’87,1% della domanda di energia elettrica è stato soddisfatto dalla produzione interna, mentre il restante 12,9% è stato importato dai sistemi energetici transfrontalieri.
Cresce l’energia idroelettrica, diminuisce la produzione termoelettrica
La produzione di energia rinnovabile nel mese di agosto si è distribuita come segue:
- 34,7% idroelettrico;
- 33,3% fotovoltaico;
- 15,5% eolico;
- 12,6% biomasse;
- 3,9% geotermico.
Secondo il rapporto, considerando tutte le fonti di energia rinnovabile, l’Italia ha registrato nei primi 8 mesi del 2023 un aumento di capacità pari a 3470 MW, un valore significativamente superiore – pari al 100% in più – rispetto ad agosto 2022.
Un dato significativo riguarda l’energia idroelettrica, la quale ha continuato a crescere in modo significativo (+49,8%), così come la produzione di energia fotovoltaica (+19,8%) ed eolica (+43,8%).
Al contrario, la produzione termoelettrica è diminuita del 20,5%, con una marcata contrazione del 57,2% nella produzione di energia da carbone.
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