Domanda mondiale di petrolio: nel 2024 corrisponderà a 1,1 mb/g
Secondo l’IEA contribuiscono a frenare la domanda mondiale di petrolio l’efficienza energetica e l’espansione dei veicoli elettrici
La domanda mondiale di petrolio è prevista in aumento fino a 101,7 milioni di barili al giorno (mb/g) nel 2023, un incremento di 2,3 mb/g.
Tuttavia, questa crescita maschera l’effetto di un clima macroeconomico in "peggioramento". La previsione sulla richiesta globale di petrolio nel quarto trimestre del 2023 è stata rivista al ribasso di 400.000 barili al giorno, con l’Europa responsabile di più della metà di questa diminuzione.
L’IEA prevede, inoltre, che questo rallentamento continui nel 2024, con un incremento globale dimezzato a 1,1 mb/g.
A novembre il calo delle spedizioni di petrolio ha portato a una diminuzione del 17% dei ricavi
Contribuiscono a frenare la domanda l’incremento dell’efficienza energetica e l’espansione dei veicoli elettrici.
Dal lato dell’offerta, la produzione petrolifera degli USA continua a superare le aspettative, raggiungendo oltre 20 mb/g. Questo, unitamente ai record produttivi di Brasile e Guyana e all’aumento delle esportazioni iraniane, porterà l’offerta globale a 101,9 mb/g nel 2023, con un incremento di 1,8 mb/g.
I Paesi non OPEC+ guideranno l’incremento nel 2024, previsto a 1,2 mb/g, nonostante i tagli volontari dell’OPEC+. I prezzi del petrolio esportato dalla Russia hanno subito un drastico calo a novembre, con gli Urali che hanno toccato il limite di 60 dollari al barile il 6 dicembre.
A novembre, il calo dei prezzi e delle spedizioni di petrolio di 200.000 barili al giorno ha portato a una diminuzione del 17% dei ricavi mensili dalle esportazioni di greggio e derivati, scendendo a 15,2 miliardi di dollari, il livello più basso da luglio 2023. I ricavi del greggio hanno subito una maggiore contrazione rispetto ai prodotti derivati.
In Europa e Singapore i margini di raffinazione sono leggermente migliorati a novembre, mentre quelli della costa del Golfo degli USA hanno continuato a sottoperformare per il terzo mese consecutivo, a causa del calo dei pressi di diesel e benzina.
A ottobre le scorte di petrolio hanno registrato una diminuzione di 19,6 milioni di barili
I flussi globali di petrolio nel quarto trimestre del 2023 saranno significativamente più deboli del previsto, a causa di turnarounds di raffineria più estesi e prolungati, calando di 3,6 mb/g in ottobre e riprendendosi lentamente fino a un picco di 84,2 mb/g a dicembre 2023.
Le scorte petrolifere globali hanno registrato una diminuzione di 19,6 milioni di barili ad ottobre. Sebbene le scorte di greggio siano rimaste stabili, quelle di prodotti petroliferi sono diminuite per la prima volta in quattro mesi, invertendo la tendenza del terzo trimestre del 2023.
I futures dell’ICE Brent hanno continuato a scendere a novembre, perdendo 5 dollari per barile. L’incremento delle esportazioni di petrolio USA e la debole crescita della domanda globale hanno messo sotto pressione i prezzi del greggio.