Produrre acqua calda sanitaria con il sole
Ogni giorno nelle nostre case, utilizziamo acqua calda sanitaria per curare la nostra igiene personale, l’igiene degli ambienti e per alimentare alcuni dei nostri elettrodomestici.
Questo volume d’acqua viene riscaldato mediante l’accensione di caldaie o scaldabagni elettrici con conseguente consumo e dipendenza da fonti energetiche tradizionali quali elettricità e carbon-fossili.
E se fosse possibile riscaldare questa acqua in maniera pulita e sfruttando una fonte di calore gratuita?
L’energia di cui stiamo parlando è il sole, una fonte di energia inesauribile, distribuita sulla terra in maniera più uniforme rispetto alle fonti energetiche tradizionali e disponibile in quantità di molto superiori al fabbisogno energetico mondiale. Mediante l’ausilio di sistemi che convertono l’energia solare in energia termica è possibile sfruttare questa risorsa senza alcuna emissione inquinante. Un impianto ben dimensionato riesce a coprire quasi totalmente il fabbisogno di acqua calda sanitaria nei mesi più caldi e a dare supporto alla caldaia nei mesi più freddi preriscaldando l’acqua. |
Si consideri pertanto che le disposizione di legge attualmente in vigore incentivano l’utente finale ad installare questi sistemi. Ad oggi è possibile scegliere tra tre tipologie di “incentivo”
Oltre a quanto sopraindicato si consideri che a livello locale (Regione, Provincia, Comune), vengono periodicamente emanati bandi per incentivi in conto capitale per l’installazione di impianti solari termici e che per i sistemi completi si applica l’aliquota IVA agevolata al 10%. A seconda della tecnologia che ne permette il funzionamento, i sistemi solari termici si dividono in: |
La circolazione naturale si basa sul principio fisico della convezione e non necessita di pompe elettriche per mettere in funzione l’impianto. Nella circolazione forzata il glicole, dopo essere stato riscaldato dai raggi solari, viene portato in maniera forzata nel bollitore grazie a una pompa che lo trasferisce in un circuito in pressione nella serpentina del bollitore. Per approfondire e per conoscere le soluzioni proposte da Comisa scarica i PDF in allegato. |
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