L’economia circolare dei pannelli fotovoltaici: tecnologie innovative per il recupero dei materiali
13 partner europei collaborano al progetto PHOTORAMA per sviluppare un sistema circolare per il riciclo dei pannelli fotovoltaici e il recupero dei materiali dei moduli

Adottare le logiche dell’economia circolare nel processo di produzione e di smaltimento dei pannelli solari fotovoltaici è il nucleo centrale di PHOTORAMA (PHOtovoltaic waste management – advanced Technologies for recOvery & recycling of secondary RAw MAterials from end-of-life modules), il progetto europeo il cui nome racchiude i suoi intenti principali, ossia la gestione dei rifiuti fotovoltaici e l’utilizzo di tecnologie avanzate per il recupero e il riciclaggio di materie prime secondarie da moduli fotovoltaici a fine vita.
Il progetto sarà finanziato con 8,4 milioni di euro provenienti dall’Unione Europea, sarà coordinato dall’ente francese per l’energia CEA e vedrà la partecipazione di 13 diversi partner europei (centri di ricerca e aziende), inclusi l’ENEA ed Enel Green Power.
Quello che questo progetto punta a realizzare nel lungo termine è un sistema di riciclaggio solido e affidabile che permetta il recupero delle materie prime utilizzate nei pannelli fotovoltaici che sono arrivati alla conclusione del loro ciclo di vita, arrivando a creare una filiera europea che produca nuovi pannelli fotovoltaici riciclati partendo dalle materie prime recuperate.
Punto centrale della ricerca è l’ecodesign dei moduli fotovoltaici: i diversi partner collaboreranno per elaborare un sistema di produzione dei pannelli che renda facile il riutilizzo di tutti i loro componenti, valutando quale sarà la migliore tecnologia di riciclo per recuperare le materie prime impiegate nella produzione dei moduli.
Con PHOTORAMA verranno sperimentate diverse tecnologie innovative per lo smontaggio automatizzato e per la separazione degli strati, come un innovativo processo di delaminazione per separare le celle solari dalla lastra di vetro. Altri processi permetteranno di recuperare i materiali evitando di triturare i moduli fotovoltaici, poiché altrimenti le celle finirebbero in una catena di recupero di basso valore economico, quando invece sono la parte che ha più valore nel modulo.
Il nuovo processo circolare permetterà il recupero dei materiali più pregiati impiegati nella produzione dei pannelli fotovoltaici, come alluminio, vetro e polimeri, silicio, indio e gallio: grazie al progetto PHOTORAMA si prevede infatti un recupero maggiore del 98% dei materiali fotovoltaici usati.
“La tecnologia che svilupperemo grazie a questo progetto permetterà di recuperare dai pannelli a fine vita quasi il 100% dei materiali e con un grado di purezza mai raggiunto prima. Oggi non esiste nessun processo industriale al mondo che sia in grado di fare ciò. Centrare questo obiettivo aiuterebbe l’intera industria solare a compiere un enorme passo in avanti rispetto agli attuali standard di riciclaggio e, soprattutto, a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di materie prime critiche”, spiega Massimo Izzi, responsabile per ENEA del progetto PHOTORAMA e ricercatore del Laboratorio Ingegneria per l’Industria Fotovoltaica.
Gli esperti prevedono che nei prossimi anni ci sarà una grande crescita della produzione di elettricità dalle tecnologia solari, che di conseguenza si riverserà nel mercato dei pannelli fotovoltaici, e applicare questi principi di economia circolare alla loro catena produttiva potrebbe portare a grandi vantaggi, come la creazione di un giro di affari di 450 milioni di dollari al 2030.
Per sostenere la transizione ecologica è fondamentale garantire sempre di più prodotti sostenibili e a basso impatto ambientale, e creare un sistema di riciclo dei pannelli fotovoltaici che tenga conto sia degli aspetti ambientali che di quelli economici, in linea con le attuali priorità di riduzione delle emissioni inquinanti e di contenimento dell’aumento della temperatura globale, è sicuramente un passo importante.
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