Speciale 141
Le case in legno: convenienza, accorgimenti costruttivi e impiantistica ideale
Articolo di Simone Michelotto

Edilizia delle case in legno: caratteristiche del materiale e utili accorgimenti

I vantaggi degli edifici in legno non riguardano soltanto l’economia esecutiva e le caratteristiche meccaniche, aspetti molto importanti sono le notevoli caratteristiche intrinseche proprie del materiale, le quali devono essere mantenute, in fase costruttiva, mediante una serie di accorgimenti capaci di valorizzarle appieno e che seguano la “filosofia” di chi sceglie di costruire, sia come produttore che come committente, utilizzando questo materiale. Un involucro edilizio ben progettato può dar vita a case ecocompatibili e, al contempo, riesce a garantire un bassissimo fabbisogno energetico nonché un elevato comfort, che non implichi l’installazione di impianti di climatizzazione di potenza elevata.
 
Il legno è un materiale a bassa conduttività termica, il suo valore lambda è inferiore di quasi 3 volte rispetto al laterizio e di 1500 rispetto al calcestruzzo armato; gli edifici in legno riescono ad ottenere valori di trasmittanza decisamente inferiori rispetto agli edifici con struttura in cemento armato e tamponamento in laterizio, occupando meno della metà dello spazio a parità di prestazione. Questa proprietà del legno implica che, di per sé, sia un materiale isolante per natura, tuttavia la leggerezza delle strutture in legno comporta che la massa di materiale sia minore e, pertanto, minore sarà la capacità di sfasamento dell’onda termica, il che si traduce in una minore “difesa” contro il surriscaldamento degli ambienti interni nel periodo estivo. L’utilizzo di pacchetti isolanti ben realizzati, specialmente se ad alta densità e traspiranti, sopperiscono, grazie alla buona resistenza termica, alla leggerezza delle strutture lignee relativamente al comfort termo-igrometrico.
 
Nelle costruzioni tradizionali, in materia di isolamento termico dell’involucro edilizio, si ricercano, al fine di evitare quanto più possibile la dispersione termica dell’edificio, l’ermeticità dello stesso e la continuità dello strato coibente al fine di eliminare/correggere i ponti termici. Spesso, per ottenere tale risultato, si opta per soluzioni isolanti di origine chimica/fossile (EPS, XPS, ecc.) le quali riescono ad arrivare all’obiettivo desiderato andando ad eliminare però la traspirabilità dell’involucro edilizio.
Nelle costruzioni in legno la presenza di ponti termici è nettamente inferiore rispetto agli edifici tradizionali, dato che la struttura è omogenea e continua, tuttavia la loro eliminazione e l’esigenza di continuità dell’isolamento rimangono una condizione necessaria per ottenere una buona costruzione.
 
È buona norma che la platea di fondazione controterra sia isolata mediante un vespaio e che l’attacco della struttura in legno non sia diretto sul calcestruzzo ma che venga posta, lungo l’intera superficie di contatto, una guaina di impermeabilizzazione contro la risalita capillare; è altrettanto importante che il pacchetto isolante della parete esterna sia rialzato rispetto al piano di campagna/calpestio esterno. Procedendo in questo modo, unitamente al pacchetto isolante interno di solaio e parietale, il possibile ponte termico derivante dal contatto del legno con il calcestruzzo armato è risolto.
 
Nelle costruzioni a secco, come quelle in legno, assume rilevanza la tenuta all’aria (impedire fughe dall’ambiente interno verso l’esterno) e al vento (l’ingresso d’aria dall’esterno); l’attenzione a tale aspetto è finalizzata ad evitare dispersioni termiche, la possibile formazione di condensa localizzata nella costruzione e ponti acustici, pertanto essa ha effetti diretti sulla durata della costruzione, sul comfort termico ed acustico e sul consumo energetico.
L’ermeticità all'aria di un involucro si ottiene con uno strato a tenuta costituito da un telo che impedisca la dispersione dall'interno verso l'esterno, situato normalmente sul lato interno della stratigrafia della parete. Tale elemento, posto in fase di produzione tra il pannello di tamponamento e la struttura, assume anche, specialmente nei sistemi a telaio, la funzione di controllo del vapore. La coincidenza tra lo strato di tenuta all’aria e quello di controllo del vapore avviene anche in copertura dove il telo viene posto sopra il tavolato. Al fine della tenuta al vento, lo strato esterno del sistema di facciata deve garantire l’impermeabilità al vento e al contempo assicurare la traspirabilità della parete. In fase di progetto, in base al sistema costruttivo, è da valutare l'utilizzo di un elemento impermeabile e traspirante posizionato con continuità; nel caso di strutture che utilizzino come pacchetto isolante esterno i sistemi a cappotto, vista la presenza dell'intonaco, è la rasatura esterna a garantire la continuità dell'involucro.
 
Per quanto concerne l’isolante termico è importante l’impiego di materiali isolanti naturali e traspiranti, come possono essere le lane minerali o, meglio ancora, il sughero e la fibra di legno. Garantire la traspirabilità dell’involucro edilizio negli edifici in legno fa in modo che sia mantenuta la sua caratteristica intrinseca di igroscopicità, ossia la sua capacità di assorbire e rilasciare umidità dagli/negli ambienti sino al raggiungimento dell’equilibrio tra umidità dell'aria e umidità del legno stesso. Dal punto di vista fisico il legno non è compatto, è un materiale poroso le cui cavità possono assorbire e trasportare umidità per effetto capillare; il legno strutturale, prima di essere utilizzato, subisce un processo di stagionatura o essiccazione che lo porta all’umidità media di equilibrio con l’ambiente in cui saranno utilizzati i manufatti: un’umidità del 12% rispetto alla massa secca del materiale, ad esempio, corrisponde all’equilibrio con un ambiente a 20°C e 65% di umidità relativa. Questa proprietà, se mantenuta mediante l’attenzione verso i materiali di coibentazione e finitura, fa in modo che l’aria indoor degli edifici in legno non sia mai secca, fenomeno che invece spesso si presenta negli edifici tradizionali con involucro edilizio ermetico, contribuendo notevolmente al benessere abitativo degli utenti.
 
Il comfort acustico, negli edifici in legno, è un altro aspetto interessante in quanto, anche in questo caso, il materiale costruttivo utilizzato rappresenta un buon isolante. Le pareti perimetrali costituite da struttura intelaiata “immersa” negli strati isolanti o da parete massiccia con strati isolanti esterni ed interni sono in grado di garantire un elevato isolamento acustico dall’esterno all’interno, tuttavia il comfort in questo campo riguarda anche la propagazione del suono tra gli ambienti interni (si pensi ad esempio alla suddivisione, verticale o orizzontale, tra due unità abitative o tra una “giorno” e una “zona notte”): la propagazione del suono per via aerea si può correggere andando ad agire sul pacchetto di muratura divisoria, la propagazione del suono per via strutturale (ossia quella generata da rumori di tipo impattivo che si propagano per vibrazione della struttura) può essere efficacemente contrastata interponendo tra gli elementi di giunto materiali elastici ed isolanti che siano in grado di smorzare le oscillazioni generate dall’urto.

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