Speciale 110
Nuove tecnologie per radiatori e sistemi radianti
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Ferruccio Tasinato
Efficienza energetica e contenimento dei consumi, verso un risparmio energetico sempre più consapevole
I sistemi di riscaldamento di tipo radiante hanno goduto, in anni recenti, di uno sviluppo notevole, sia dal punto di vista dell’innovazione tecnologica sia –dove possibile- da quello del design.
I fattori che hanno sospinto questo processo sono molteplici e articolati nel tempo.
Va osservato, innanzitutto, che gli edifici contemporanei impiegano quantità sempre minori di energia per il raggiungimento del comfort climatico. Questa particolare condizione è stata determinata, a sua volta, da due distinte azioni convergenti: una normativa e l’altra culturale.
La prima ha visto in Europa, già a partire dagli anni ’70, una crescente attenzione ai temi del contenimento energetico che ha portato, in Italia, alla promulgazione della legge 373 del 1976 recante le “Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici”.
La seconda, e forse più sorprendente azione, è dovuta alla consapevolezza da parte dell’opinione pubblica dell’importanza del contenimento energetico e, più in generale, delle tematiche inerenti la sostenibilità ambientale. Oggi più che mai esiste un sentimento comune verso il risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili. Si pensi, a questo proposito, alla diffusione nel linguaggio comune, della felice espressione “casa in classe A”.
È risaputo che gli involucri ad alte prestazioni energetiche costituiscono il requisito ideale per l’adozione di impianti di riscaldamento a bassa temperatura, soluzione favorita sia dall’innovazione tecnologica che ha investito i sistemi di regolazione e controllo delle condizioni termoigrometriche (la domotica, in primis), che dell’evoluzione, altrettanto marcata, dei generatori a condensazione particolarmente efficienti alle medio-basse temperature.
I fattori che hanno sospinto questo processo sono molteplici e articolati nel tempo.
Va osservato, innanzitutto, che gli edifici contemporanei impiegano quantità sempre minori di energia per il raggiungimento del comfort climatico. Questa particolare condizione è stata determinata, a sua volta, da due distinte azioni convergenti: una normativa e l’altra culturale.
La prima ha visto in Europa, già a partire dagli anni ’70, una crescente attenzione ai temi del contenimento energetico che ha portato, in Italia, alla promulgazione della legge 373 del 1976 recante le “Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici”.
La seconda, e forse più sorprendente azione, è dovuta alla consapevolezza da parte dell’opinione pubblica dell’importanza del contenimento energetico e, più in generale, delle tematiche inerenti la sostenibilità ambientale. Oggi più che mai esiste un sentimento comune verso il risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili. Si pensi, a questo proposito, alla diffusione nel linguaggio comune, della felice espressione “casa in classe A”.
È risaputo che gli involucri ad alte prestazioni energetiche costituiscono il requisito ideale per l’adozione di impianti di riscaldamento a bassa temperatura, soluzione favorita sia dall’innovazione tecnologica che ha investito i sistemi di regolazione e controllo delle condizioni termoigrometriche (la domotica, in primis), che dell’evoluzione, altrettanto marcata, dei generatori a condensazione particolarmente efficienti alle medio-basse temperature.
In questo Speciale
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