Energy Compact: i Paesi uniti per decarbonizzare le operazioni di mantenimento della pace
La tredicesima Assemblea IRENA si è concentrata sull’utilizzo delle fonti rinnovabili per decarbonizzare le operazioni di peace keeping
Fonte dell'immagine: IRENA
Durante la tredicesima Assemblea dell’IRENA nel 2023, è stato lanciato l’innovativo Energy Compact, un’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite incentrata sull’utilizzo delle energie rinnovabili per rafforzare le missioni di mantenimento della pace, con l’obiettivo duplice di mitigare l’impatto ambientale e incrementare l’accesso all’energia nelle regioni ospitanti.
Questo accordo si prefigge di migliorare significativamente i contributi a livello nazionale per i Paesi oggetto delle operazioni di mantenimento della pace, integrando strategie per decarbonizzare le operazioni e migliorare l’efficacia e la resilienza delle missioni attraverso un uso intensificato delle energie rinnovabili.
Decarbonizzazione: i partner dell’Energy Compact stanno lavorando per ridurre del 45% le emissioni di gas serra
In questo contesto, i partner dell’Energy Compact stanno lavorando per implementare l’obiettivo ambizioso del Segretariato delle Nazioni Unite di ridurre del 45% le emissioni di gas serra e di ottenere l’80% dell’energia necessaria dalle fonti rinnovabili entro il 2030, un traguardo che si ritiene sia realizzabile in gran parte grazie alle innovazioni nelle missioni di mantenimento della pace.
Un comunicato congiunto ha evidenziato l’impegno dei partner a collaborare per accelerare queste iniziative vitali.
L’importanza di questo impegno è stata ulteriormente sottolineata in una riunione ministeriale avvenuta a dicembre, nel corso della 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
I partecipanti hanno rilasciato una dichiarazione comune per raccogliere supporto internazionale a favore dell’Energy Compact, riconoscendo l’opportunità unica offerta dall’obiettivo delle Nazioni Unite per il 2030. L’iniziativa mira a supportare lo sviluppo di progetti di energie rinnovabili in contesti fragili, migliorando l’accesso all’energia nelle comunità limitrofe e contribuendo a mitigare i fattori di conflitto e sfollamento.
Per attuare la decarbonizzazione è necessario mobilitare ulteriori risorse tecniche e finanziarie
Nel corso dell’incontro, una varietà di stakeholder, tra cui rappresentanti delle missioni di pace delle Nazioni Unite, organizzazioni umanitarie, enti finanziari internazionali, Paesi donatori, Paesi ospitanti e partner impegnati nella pace energetica, hanno condiviso esperienze e best practices su approcci replicabili per finanziare e sviluppare progetti di energie rinnovabili.
Sono stati discussi vari strumenti finanziari, come leasing, Power Purchase Agreements (PPA) e crediti per energie rinnovabili, che hanno già dimostrato il loro valore in progetti pilota in diverse località, inclusi Baidoa in Somalia, Malakal e Yei in Sud Sudan.
Come prosecuzione di queste iniziative, i partner hanno stabilito di mobilitare ulteriori risorse tecniche e finanziare per lanciare una serie di progetti di elettrificazione comunitaria, radicati nei siti umanitari e nelle basi di mantenimento della pace delle Nazioni Unite.
Attraverso l’incremento dell’uso di energie rinnovabili nelle missioni sul campo, l’Energy Compact mira a costruire le fondamenta per uno sviluppo sostenibile, inclusivo e decarbonizzato, lasciando un’eredita positiva e duratura nelle comunità locali coinvolte.