Espansione della produzione eolica in Italia: la nuova linea di pale eoliche offshore a Taranto
L’ampliamento della fabbrica di Taranto avrà un impatto significativo sull’economia locale. La creazione di 1300 posti di lavoro diretti si affianca a un’ampia gamma di opportunità di impiego indiretto legate ai fornitori e ai servizi correlati nella regione.
L’Europa sta registrando una crescita significativa nella capacità produttiva di turbine eoliche per rispondere agli ambiziosi obiettivi di sicurezza energetica e sostenibilità climatica fissati dell’Unione Europea.
Un esempio emblematico di questo progresso si è concretizzato a Taranto, dove il produttore danese di turbine eoliche Vestas ha recentemente inaugurato una nuova linea di produzione dedicata alle pale eoliche offshore.
Questa espansione segna un passo importante per l’industria dell’energia pulita, con l’avvio della produzione di pale eolica avanzate per turbine da 15 MW, le più potenti della gamma Vestas.
Impatti economici e occupazionali: la spinta del Recovery Plan
L’ampliamento della fabbrica di Taranto avrà un impatto significativo sull’economia locale. La creazione di 1300 posti di lavoro diretti si affianca a un’ampia gamma di opportunità di impiego indiretto legate ai fornitori e ai servizi correlati nella regione.
Ad oggi, il numero di dipendenti nella fabbrica è passato da circa 700 a oltre 1600, con l’obiettivo di raggiungere quota 2000 nei prossimi mesi per sostenere l’incremento della produzione. Questo risultato è stato reso possibile anche grazie al sostegno del Recovery and Resilience Facility dell’UE, che ha giocato un ruolo chiave nella decisione di Vestas di investire ulteriormente in Italia.
Il progetto ha beneficiato del Recovery and Resilience Plan italiano, gestito da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo delle imprese.
Vestas, presente a Taranto dal 1998 con la produzione di turbine onshore, ha ora introdotto una nuova tecnologia per pale eoliche offshore da 115 metri, destinate alla turbina V236-15MW.
Questa decisione è stata facilitata dalla disponibilità di manodopera locale qualificata nel Sud Italia e dalla lunga esperienza manifatturiera maturata nello stabilimento. L’ampliamento non rappresenta solo un progresso tecnologico, ma anche un modello virtuoso di come l’UE possa incentivare lo sviluppo di tecnologie pulite attraverso investimenti strategici.
L’importanza strategica della filiera eolica europea
L’apertura della nuova linea di produzione a Taranto rappresenta un tassello fondamentale nell’ampliamento della filiera eolica europea. Attualmente, l’industria sta investendo oltre 10 miliardi di euro nella costruzione o espansione di 30 impianti in tutto il continente, e ulteriori investimenti sono previsti nel prossimo futuro.
La settimana scorsa, 6 progetti di produzione eolica sono stati selezionati come vincitori dell’ultimo bando del Fondo per l’Innovazione dell’UE, dimostrando il forte impegno dell’Europa nel sostenere tecnologie green.
Pierre Tardieu, Chief Policy Officer di WindEurope, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per rafforzare la sicurezza energetica europea e promuovere l’industrializzazione delle tecnologie pulite: “La nuova linea di produzione di Taranto non solo aumenta la capacità produttive europea di turbine offshore, ma rappresenta un modello per la strategica industriale dell’UE e il suo Clean Industrial Deal. Potenziare la produzione di tecnologie pulite è essenziale per garantire energia competitiva e sostenibile su larga scala”.
L’esempio di Taranto dimostra come la combinazione di visione strategica, investimenti mirati e sostegno istituzionale possa trasformare un progetto industriale in un motore di sviluppo economico e innovazione tecnologica per l’intera Europa.