Evoluzione gas refrigeranti: le ultime revisioni della normativa F-Gas
Il 5 aprile 2022 è stata pubblicata la proposta di revisione sulla regolamentazione europea F-gas. Tale proposta è dimostrazione dell’ambizione della Commissione UE di avvicinare gli obiettivi dell’Unione a quanto stabilito internazionalmente con il Protocollo di Montreal. Il 30 marzo 2023 il Parlamento europeo ha adottato gli emendamenti al Regolamento F-gas ed è ora pronto a negoziare con i 27 Stati membri dell’UE rappresentati nel Consiglio dell’UE per un'ulteriore riduzione delle emissioni di gas fluorurati al fine di conseguire gli obiettivi climatici fissati nel green deal. L’approvazione definitiva del testo è attesa per l’autunno, tuttavia la reale tempistica non è ancora stata ufficializzata. I punti salienti della revisione sono:
- l’accelerazione del Phase-down degli HFC sul mercato europeo in maniera scaglionata e progressiva a partire dal 2039 ed eliminarne completamente produzione e consumo entro il 2050; è prevista infatti una riduzione del 23,6%, rispetto ai volumi del 2015, già a partire dal 2024, la quale, entro il 2027, dovrà scendere di un ulteriore11%, per poi continuare a diminuire sino a raggiungere il livello zero entro il 2050;
- il divieto di utilizzo, regolamentato da diversi scaglioni temporali, dell’immissione in commercio di alcune categorie di prodotto. Tale punto è al centro di un dibattito con i produttori di settore in quanto richiederebbe una sorta di rivoluzione, pertanto sforzi e investimenti, dei processi produttivi che dovranno soddisfare requisiti del tutto nuovi sinora pressoché irrealizzati. Esempi di tale provvedimento sono l’introduzione, a partire dal 2027, di split con potenza nominale inferiore o uguale a 12 kW che non potranno contenere F-gas con GWP superiore a 150, considerando che ad oggi il mercato non dispone di miscele HFO soddisfacenti tale requisito; per split di potenza superiore il limite GWP sarà di 750, salvo alcuni casi di deroga per ragioni di sicurezza. Le aziende produttrici avranno dunque il compito di sviluppare soluzioni idonee quali ad esempio gli split a idrocarburi, tecnologia ancora nascente e concernente alcune problematiche di sicurezza. Analogamente, dal 2025 il limite GWP a 150 verrà introdotto anche per gli apparecchi ad uso commerciale quali gli impianti di refrigerazione integrati, monoblocco self contained;
- il rafforzamento dei requisiti regolanti l’immissione di prodotti contenenti gas fluorurati sul mercato unico UE: gli emendamenti proposti prevedono infatti specifiche date per la graduale eliminazione degli F-gas nei settori in cui sono disponibili le alternative, come ad esempio nella produzione di apparecchiature di refrigerazione, di condizionamento d'aria, di pompe di calore e di quadri elettrici;
- l’introduzione di un prezzo contingentato per le quote di HFC mediante il controllo delle nuove entrate annue massime dalle quote di HFC. La Commissione propone inoltre di utilizzare le entrate derivanti dalla vendita delle quote per lo sviluppo, il funzionamento, la manutenzione e la sicurezza informatica del sistema, per migliorare il collegamento con l’ambiente dello Sportello Unico dell’UE per le dogane e per facilitare l’applicazione delle norme;
- l’estensione dell’attività di formazione e certificazione sui gas fluorurati anche ai refrigeranti alternativi, quindi stabilendo obblighi formativi e certificazione per quei soggetti che agiscono su apparecchiature contenenti gas usati in sostituzione dei gas fluorurati a effetto serra così da promuoverne un utilizzo sicuro; tali programmi dovrebbero riguardare anche gli aspetti relativi all’efficienza energetica: si renderà dunque necessario, di pari passo, un adeguamento dei programmi di certificazione e di formazione che consentano ai tecnici di gestire le nuove tecnologie alternative in condizioni di sicurezza;
- il miglioramento relativo al monitoraggio del commercio illegale consentendo alle autorità doganali di procedere al sequestro e alla confisca di F-gas importati o esportati in violazione delle norme, in linea anche con la prossima direttiva sui reati ambientali. Analogamente si propone l’inasprimento delle sanzioni amministrative per le violazioni del regolamento che dovranno essere inoltre standardizzate per tutti gli stati membri rendendole effettive, dissuasive e proporzionate per livello e tipo.
Le criticità ambientali evidenziate pongono a legislatori e produttori la problematica primaria di tutela dell’ambiente studiando soluzioni per il comparto che siano idonee ed efficaci in ogni applicazione. Se da un lato un’unica soluzione valida per tutto il mercato non esiste, dall’altro il nuovo Regolamento spinge senz’altro ricerca e sviluppo verso l’utilizzo di gas refrigeranti di origine naturale, all’interno del grande obiettivo della decarbonizzazione dell’UE entro il 2050.
Gas refrigeranti: le prospettive future
I cambiamenti climatici sempre più presenti anche nella nostra vita quotidiana richiedono azioni urgenti per il ridimensionamento dell’utilizzo di gas refrigeranti.
In quest’ottica, il Parlamento Europeo, come affermato, ha richiesto la totale eliminazione dei suddetti gas entro il 2050, e ha presentato la propria istanza a marzo 2023.
Tuttavia, il Consiglio ne ha previsto ritmi più lenti, non fissando una data precisa per l’eliminazione totale.
Uno studio di WindEurope ci chiarisce perchè l'eliminazione dovrebbe essere necessaria ma graduale.