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Cogenerazione ad alto rendimento, Free ed AiCARR fanno il punto sui limiti della SEN
Cogenerazione ad alto rendimento e SEN: ambiziosi gli obiettivi al 2030, ma all'interno della SEN se ne parla poco, nonostante il suo ruolo fondamentale.

Oggigiorno, soprattutto per via degli obiettivi imposti dalla Strategia Energetica Nazionale, la SEN, il ruolo e il valore della cogenerazione sono aspetti che interessano moltissimi operatori dei sistemi di riscaldamento e dei settori energetici.
Di valutare il futuro della cogenerazione nel nostro paese si sono recentemente occupati AiCARR e FREE, l’ Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione e il Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica, grazie ad un convegno dal titolo “Quale mercato per la cogenerazione”, tenutosi presso la sede romana di GSE il 26 Gennaio 2018.
In questa occasione si è voluto approfondire il dialogo sul ruolo del biometano, l’importanza del power to gas e sull’importanza della geotermia a circuito chiuso nel contesto imposto dalla SEN, secondo la quale entro il 2030 il contributo delle fonti energetiche rinnovabili termiche dovrà raggiungere il 30%.
Durante la fase mattutina del convegno il presidente di Free, Giovanni Battista Zorzoli, ha parlato del passato e del futuro della cogenerazione: “La cogenerazione è stata la prima risposta efficace alle due crisi petrolifere verificatesi negli anni ’70 del secolo scorso: produrre congiuntamente elettricità e calore, quindi con uso efficiente della fonte energetica primaria, per applicazioni diverse da quelle tradizionali nell’industria. E continua a farlo, anche se le sue potenzialità, oggi ampliate da tecnologie che rendono conveniente d’estate convertire il calore in frigorie, non sono adeguatamente valorizzate, come conferma il ruolo secondario che le attribuisce la SEN”.
L’intenzione del Coordinamento FREE infatti è, anche grazie a convegni come quello tenutosi il 26 Gennaio, quella di contribuire a veicolare l’attenzione comune sulla cogenerazione ad alto rendimento.
Concorde con Zorzoli è anche la presidente di AiCARR Francesca D’Ambrosio, secondo la quale “Per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico al 2030 è indispensabile, tra l’altro, diversificare la produzione di energia. In questo senso, il contributo della cogenerazione, che peraltro fornisce contemporaneamente due vettori energetici è di grande importanza e purtroppo poco supportato dalla SEN”.
Al convegno “Quale mercato per la cogenerazione” hanno preso parte: Francesco Sperandini (presidente GSE), Livio de Santoli (Free), Enrico Bonacci (MiSE), Alessandro Fontana e Marco Manchisi (Italcogen), Marco Pezzaglia (Cib), Carlo Belvedere (Ascomac), Enrica Cottatellucci (Gse), Nicola Graniglia (Federesco), Roberto Nidasio (UNI CTI).
Di valutare il futuro della cogenerazione nel nostro paese si sono recentemente occupati AiCARR e FREE, l’ Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione e il Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica, grazie ad un convegno dal titolo “Quale mercato per la cogenerazione”, tenutosi presso la sede romana di GSE il 26 Gennaio 2018.
In questa occasione si è voluto approfondire il dialogo sul ruolo del biometano, l’importanza del power to gas e sull’importanza della geotermia a circuito chiuso nel contesto imposto dalla SEN, secondo la quale entro il 2030 il contributo delle fonti energetiche rinnovabili termiche dovrà raggiungere il 30%.
Durante la fase mattutina del convegno il presidente di Free, Giovanni Battista Zorzoli, ha parlato del passato e del futuro della cogenerazione: “La cogenerazione è stata la prima risposta efficace alle due crisi petrolifere verificatesi negli anni ’70 del secolo scorso: produrre congiuntamente elettricità e calore, quindi con uso efficiente della fonte energetica primaria, per applicazioni diverse da quelle tradizionali nell’industria. E continua a farlo, anche se le sue potenzialità, oggi ampliate da tecnologie che rendono conveniente d’estate convertire il calore in frigorie, non sono adeguatamente valorizzate, come conferma il ruolo secondario che le attribuisce la SEN”.
L’intenzione del Coordinamento FREE infatti è, anche grazie a convegni come quello tenutosi il 26 Gennaio, quella di contribuire a veicolare l’attenzione comune sulla cogenerazione ad alto rendimento.
Concorde con Zorzoli è anche la presidente di AiCARR Francesca D’Ambrosio, secondo la quale “Per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico al 2030 è indispensabile, tra l’altro, diversificare la produzione di energia. In questo senso, il contributo della cogenerazione, che peraltro fornisce contemporaneamente due vettori energetici è di grande importanza e purtroppo poco supportato dalla SEN”.
Al convegno “Quale mercato per la cogenerazione” hanno preso parte: Francesco Sperandini (presidente GSE), Livio de Santoli (Free), Enrico Bonacci (MiSE), Alessandro Fontana e Marco Manchisi (Italcogen), Marco Pezzaglia (Cib), Carlo Belvedere (Ascomac), Enrica Cottatellucci (Gse), Nicola Graniglia (Federesco), Roberto Nidasio (UNI CTI).