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Efficienza energetica in edilizia: l’Inghilterra lancia il Green Deal
Un prestito a lungo termine per finanziare interventi di efficienza energetica sugli edifici, le rate verranno pagate direttamente in bolletta e corrisponderanno al risparmio ottenuto grazie ai minori consumi.

L’Inghilterra ha avviato lo scorso 28 gennaio il Green Deal, un'importante iniziativa decisa dal Governo britannico per raggiungere gli ambiziosi traguardi fissati dall’UE sulla riduzione delle emissioni. Il provvedimento, messo in campo grazie a 700 milioni di euro erogati da Bruxelles, è diretto all’efficienza energetica negli edifici e aiuterà i singoli utenti (cittadini e imprese) a finanziare interventi di riqualificazione energetica.
L’iniziativa inglese promette una specie di rivoluzione verde in edilizia, in quanto gli interventi per l’efficienza energetica non saranno pagati direttamente dai cittadini ma verranno anticipati da fondi pubblici e da privati: il pagamento da parte del cittadino (con un tasso d’interesse) avverrà in seguito tramite bolletta energetica coi risparmi ottenuti nel tempo.
L’innovazione sta anche nel finanziamento, che sarà legato all’edificio e non ai suoi inquilini: questo significa che in caso di cambio di abitazione il pagamento passa automaticamente sulla bolletta dei nuovi inquilini. Ad essere coinvolta sarà così, per la prima volta, anche la popolazione affittuaria.
Una rivoluzione, appunto, rispetto al sistema italiano del 55% dove si promuovono interventi di efficienza energetica solo su edifici di proprietà.
Come spiegato nel sito web dedicato allo strumento del “Patto verde”, il cittadino può richiedere una diagnosi energetica dell’edificio a un ente indipendente: in seguito l’inquilino sceglie l’intervento più adatto proposto da un Green Deal provider. Il costo dell’intervento sarà quindi anticipato senza alcuna spesa per l’utente finale e il costo finale rientrerà grazie ai soldi risparmiati in bolletta con un contratto a lungo termine, tra i 10 e i 25 anni.
Gli interventi incentivati riguardano sia l’involucro edilizio (sistemi di isolamento e serramenti) sia gli impianti (sostituzione di caldaie, strumenti di regolazione termica e fonti rinnovabili).
Gli interventi previsti grazie al Green Deal ridurranno i consumi energetici di oltre 680mila abitazioni, come stimato dal Dipartimento dell’Energia e del Cambiamento Climatico, il DECC britannico, generando 14 miliardi di sterline di investimenti solo per l’ambito residenziale e creando più di 60mila nuovi posti di lavoro entro il 2015.
L’operazione Green Deal ha avuto l’avvallo anche dalla Commissione Europea, come ha confermato Joaquín Almunia, responsabile della politica di concorrenza e vicepresidente della Commissione: “Il Green Deal britannico consente ai consumatori e alle imprese di migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici senza investimenti iniziali ingenti. Questo è un altro esempio di come la nostra politica di controllo degli aiuti di Stato può sostenere gli investimenti privati nel risparmio energetico e aumentare la concorrenza allo stesso tempo”.
L’iniziativa inglese promette una specie di rivoluzione verde in edilizia, in quanto gli interventi per l’efficienza energetica non saranno pagati direttamente dai cittadini ma verranno anticipati da fondi pubblici e da privati: il pagamento da parte del cittadino (con un tasso d’interesse) avverrà in seguito tramite bolletta energetica coi risparmi ottenuti nel tempo.
L’innovazione sta anche nel finanziamento, che sarà legato all’edificio e non ai suoi inquilini: questo significa che in caso di cambio di abitazione il pagamento passa automaticamente sulla bolletta dei nuovi inquilini. Ad essere coinvolta sarà così, per la prima volta, anche la popolazione affittuaria.
Una rivoluzione, appunto, rispetto al sistema italiano del 55% dove si promuovono interventi di efficienza energetica solo su edifici di proprietà.
Le fasi del Green Deal
Come spiegato nel sito web dedicato allo strumento del “Patto verde”, il cittadino può richiedere una diagnosi energetica dell’edificio a un ente indipendente: in seguito l’inquilino sceglie l’intervento più adatto proposto da un Green Deal provider. Il costo dell’intervento sarà quindi anticipato senza alcuna spesa per l’utente finale e il costo finale rientrerà grazie ai soldi risparmiati in bolletta con un contratto a lungo termine, tra i 10 e i 25 anni.
Gli interventi incentivati riguardano sia l’involucro edilizio (sistemi di isolamento e serramenti) sia gli impianti (sostituzione di caldaie, strumenti di regolazione termica e fonti rinnovabili).
Lo strumento porterà nuova occupazione e investimenti sostanziosi
Gli interventi previsti grazie al Green Deal ridurranno i consumi energetici di oltre 680mila abitazioni, come stimato dal Dipartimento dell’Energia e del Cambiamento Climatico, il DECC britannico, generando 14 miliardi di sterline di investimenti solo per l’ambito residenziale e creando più di 60mila nuovi posti di lavoro entro il 2015.
L’operazione Green Deal ha avuto l’avvallo anche dalla Commissione Europea, come ha confermato Joaquín Almunia, responsabile della politica di concorrenza e vicepresidente della Commissione: “Il Green Deal britannico consente ai consumatori e alle imprese di migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici senza investimenti iniziali ingenti. Questo è un altro esempio di come la nostra politica di controllo degli aiuti di Stato può sostenere gli investimenti privati nel risparmio energetico e aumentare la concorrenza allo stesso tempo”.