Focus Leggi/Normative

27.04.2016
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Geotermia: Lazio e Piemonte approvano due leggi per l’installazione e la diffusione degli impianti

Lazio e Piemonte hanno deliberato in materia di geotermia, per promuovere e incentivare l'installazione di impianti geotermici.
Per promuovere l’efficienza e il risparmio energetico, Lazio e Piemonte si sono mosse, dal punto di vista legislativo, per indirizzare operatori, enti e consumatori verso una sempre più intensa installazione di impianti geotermici.
 
È entrata in vigore il 22 Aprile scorso, in Lazio, la Legge Regionale 3/2016 che disciplina le piccole utilizzazioni locali di calore geotermico. Come indicato dall’articolo 1 della legge, obiettivo principale del provvedimento è quello di sostenere l’uso delle risorse geotermiche a bassa entalpia e l’installazione di impianti per la produzione di calore e raffrescamento da risorse geotermica per promuovere la diffusione della geotermia come fonte di produzione di calore ed energia da rinnovabili.
 
I fondi non vengono stanziati nell’immediato, ma la legge prevede la possibilità di incentivare l’installazione e la diffusione degli impianti nell’ambito della programmazione 2014-2020.
 
Le regole approvate dalla Regione Lazio normano le piccole utilizzazioni locali di calore geotermico ottenute attraverso l’esecuzione di pozzi di profondità fino a 400 m e prevedono l’istituzione, presso la struttura regionale competente in materia, di una banca dati degli impianti geotermici (Registro Nazionale degli Impianti – RIG) e la redazione della “Carta idro-geo-termica regionale” entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge.
 
Per quanto riguarda il Piemonte, invece, sono state approvate, con D.D. 3 Marzo 2016, n. 66, le “Linee Guida Regionali per l’installazione e la gestione delle sonde geotermiche”.
 
Il testo della legge specifica che le Linee guida sono finalizzate a valorizzare l’utilizzo delle risorse geotermiche a bassa entalpia nel rispetto dell’ambiente e della tutela delle acque sotterranee e a fornire indicazioni tecniche agli enti coinvolti nel processo decisionale e agli operatori del settore impegnati nella posa e nella gestione delle sonde geotermiche.
 
Queste Linee Guida, inoltre, distinguono i piccoli impianti (con potenza termica o frigorifera utile inferiore o uguale a 30 kW) dai grandi impianti (con potenza termica o frigorifera utile superiore a 50 kW), ma si specifica che sono equiparati ai grandi impianti tutti quegli impianti che necessitano di più di dieci sonde geotermiche verticali, anche se di potenza termica o frigorifera utile inferiore a 50 kW.