Speciale 148
La Ventilazione Meccanica Controllata in condominio: vantaggi in termini di efficienza e comfort
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Maurizio Cudicio
Gli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata in condominio: possibili scelte
Anche un condominio può essere adottato di un proprio sistema di ventilazione meccanica controllata.
La prima domanda da porsi nel valutare questa possibile è: si vogliono dotare le unità di proprio impianto di ventilazione? Come nel caso degli impianti di riscaldamento è infatti possibile avere un impianto autonomo, ossia un sistema specifico per ogni singola unità, o un impianto centralizzato che porta una serie di vantaggi:
I recuperatori di calore a flussi incrociati sono sistemi di recupero di tipo statico, ossia non hanno alcun elemento in movimento e trovano larga diffusione negli impianti di ventilazione controllata, soprattutto per il loro ridotto spazio in termini di altezza. Essi infatti permettono di realizzare unità di ventilazione di ridotto spessore, permettendo una migliore collocazione delle stesse anche in zone dell’immobile nelle quali si prevede l’installazione a soffitto, senza necessariamente dover predisporre un locale specifico. Ovviamente anche in questo caso le dimensioni e gli ingombri dell’unità sono direttamente proporzionali alla portata d’aria della macchina e al recupero garantito dalla stessa.
Gli scambiatori a flussi incrociati di tipo normale hanno efficienze medie del 40-70%, ma solitamente le unità utilizzate negli impianti VMC di tipo domestico sono equipaggiate con recuperatori di calore con flussi d’aria in controcorrente che sono in grado di raggiungere valori di efficienza attorno a 80-90%.
I recuperatori di calore rotativi negli impianti VMC domestici sono meno diffusi rispetto ai recuperatori a flussi incrociati. Essi sono equipaggiati di un sistema di recupero rotante composto da un rotore cilindrico, caratterizzato da migliaia di micro canali che garantiscono una superficie di scambio molto elevata, in cui lo scambio avviene per accumulo di calore nel rotore stesso. Il ciclo di scambio avviene tramite la rotazione del cilindro nel quale l'aria di espulsione attraversa una metà dell'involucro e cede calore alla matrice del rotore che lo accumula. L'aria di rinnovo, che attraversa l'altra metà, assorbe il calore accumulato. Proseguendo la rotazione, le parti che assorbono e cedono calore si invertono continuamente, ed il processo può continuare in maniera infinita.
Questo tipo di recuperatore di calore ha in più il vantaggio di poter recuperare, oltre al calore sensibile, anche parte dell’umidità presente nell’aria, consentendo di ridurre i dispositivi di deumidificazione. Purtroppo però, a differenza degli scambiatori di tipo statico a flussi incrociati, essi hanno un ingombro maggiore e pertanto lo spessore della macchina aumenta e ovviamente il motore che fa ruotare il rotore richiede ulteriore potenza elettrica seppur minima.
Gli scambiatori di tipo rotativo garantiscono un’efficienza della temperatura che può essere pari all’85% mentre l’umidità
trasferita può essere addirittura pari al 90%.
I recuperatori di calore di tipo passivo sono recuperatori statici di calore che vengono collocati all’interno di ogni singola unità abitativa. La differenza sostanziale, rispetto ai recuperatori di calore descritti in precedenza, risiede nel fatto che...
La prima domanda da porsi nel valutare questa possibile è: si vogliono dotare le unità di proprio impianto di ventilazione? Come nel caso degli impianti di riscaldamento è infatti possibile avere un impianto autonomo, ossia un sistema specifico per ogni singola unità, o un impianto centralizzato che porta una serie di vantaggi:
- Migliore manutenzione;
- Delocalizzazione del rumore generato dalle macchine per il trattamento dell’aria;
- Le macchine vengono collocate in specifici locali accessibili da personale specializzato;
- Minore ingombro dei condotti per la presa aria esterna e per l’espulsione della stessa.
RECUPERATORI DI CALORE A FLUSSI INCROCIATI
I recuperatori di calore a flussi incrociati sono sistemi di recupero di tipo statico, ossia non hanno alcun elemento in movimento e trovano larga diffusione negli impianti di ventilazione controllata, soprattutto per il loro ridotto spazio in termini di altezza. Essi infatti permettono di realizzare unità di ventilazione di ridotto spessore, permettendo una migliore collocazione delle stesse anche in zone dell’immobile nelle quali si prevede l’installazione a soffitto, senza necessariamente dover predisporre un locale specifico. Ovviamente anche in questo caso le dimensioni e gli ingombri dell’unità sono direttamente proporzionali alla portata d’aria della macchina e al recupero garantito dalla stessa.
Gli scambiatori a flussi incrociati di tipo normale hanno efficienze medie del 40-70%, ma solitamente le unità utilizzate negli impianti VMC di tipo domestico sono equipaggiate con recuperatori di calore con flussi d’aria in controcorrente che sono in grado di raggiungere valori di efficienza attorno a 80-90%.
RECUPERATORI DI CALORE ROTATIVI
I recuperatori di calore rotativi negli impianti VMC domestici sono meno diffusi rispetto ai recuperatori a flussi incrociati. Essi sono equipaggiati di un sistema di recupero rotante composto da un rotore cilindrico, caratterizzato da migliaia di micro canali che garantiscono una superficie di scambio molto elevata, in cui lo scambio avviene per accumulo di calore nel rotore stesso. Il ciclo di scambio avviene tramite la rotazione del cilindro nel quale l'aria di espulsione attraversa una metà dell'involucro e cede calore alla matrice del rotore che lo accumula. L'aria di rinnovo, che attraversa l'altra metà, assorbe il calore accumulato. Proseguendo la rotazione, le parti che assorbono e cedono calore si invertono continuamente, ed il processo può continuare in maniera infinita.
Questo tipo di recuperatore di calore ha in più il vantaggio di poter recuperare, oltre al calore sensibile, anche parte dell’umidità presente nell’aria, consentendo di ridurre i dispositivi di deumidificazione. Purtroppo però, a differenza degli scambiatori di tipo statico a flussi incrociati, essi hanno un ingombro maggiore e pertanto lo spessore della macchina aumenta e ovviamente il motore che fa ruotare il rotore richiede ulteriore potenza elettrica seppur minima.
Gli scambiatori di tipo rotativo garantiscono un’efficienza della temperatura che può essere pari all’85% mentre l’umidità
trasferita può essere addirittura pari al 90%.
RECUPERATORI DI CALORE DI TIPO PASSIVO
I recuperatori di calore di tipo passivo sono recuperatori statici di calore che vengono collocati all’interno di ogni singola unità abitativa. La differenza sostanziale, rispetto ai recuperatori di calore descritti in precedenza, risiede nel fatto che...
In questo Speciale
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