Gli orizzonti della climatizzazione residenziale di design
L’introduzione negli ultimi anni dei bonus fiscali che riguardano l’efficientamento energetico nell’edilizia si sta mostrando un’occasione di rivoluzione dell’approccio, da parte di chi decide di dover intervenire sulle abitazioni, alla valutazione e alla conseguente scelta fra le soluzioni tecnologiche disponibili, ormai varie e anche integrabili. Innanzi tutto, se un tempo si optava spesso e generalmente per tipologie di impianti tradizionali e collaudati dal mercato, al contrario oggi si tende a cercare soluzioni innovative, che possono comportare vantaggi funzionali, l’ottenimento degli incentivi e soprattutto un risparmio energetico considerevole.
Dovendo necessariamente rispettare parecchi vincoli i proprietari immobiliari sono costretti ad affidarsi a tecnici preparati che studiano e prospettano soluzioni impiantistiche adeguate ad accedere alle auspicate agevolazioni, massimizzandone il loro sfruttamento. Il recente poi, e ancora crescente, problema del “caro bollette” spinge chiunque debba scegliere delle soluzioni in questo periodo a prestare parecchia attenzione a quelli che saranno i consumi per climatizzare gli ambienti.
Gli ecobonus, quindi, rappresentano non solo un importante aiuto e un forte incentivo alla “modernizzazione” ma anche uno stimolo al cambiamento sulle scelte tipologiche degli impianti di climatizzazione nel residenziale, destinato ad andare ben oltre la durata prevedibile degli aiuti economici forniti dal governo centrale.
Attenzione però, mentre è fuori discussione l’efficientamento energetico conseguente a tali politiche, le soluzioni adottate spesso prevedono impianti ancora alimentati a gas naturale. Occorre dare spazio a strumenti incentivanti specifici per impiantare pompe di calore, solare termico, ma anche per lo sfruttamento dell’energia geotermica.
Inoltre, va ricordato che generalmente non esiste una tipologia di impianto ideale, le soluzioni ottimali si ottengono dai sistemi ibridi, che sfruttano diverse fonti energetiche, in funzione anche della latitudine. Al Sud, ad esempio, bisognerebbe puntare il più possibile al solare termico e alle pompe di calore alimentate dal fotovoltaico domestico, rispetto ai quali, nei prossimi anni è difficile disporre di alternative valide, efficienti e poco impattanti. Ovunque poi sono da privilegiare i sistemi radianti e di microcogenerazione...