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23.03.2018
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I gas refrigeranti non sono intercambiabili, passare dal R401L all’R32 è illegale

Fino a 3 mesi di reclusione e 5.200 euro di multa per chi modifica un prodotto per il condizionamento, Assofrigoristi ricorda i pericoli legali e fisici delle manipolazioni arbitrarie
Parlando di climatizzazione e di gas refrigeranti non si può non fare cenno ai rischi che operare con certi materiali comporta: i refrigeranti sono infatti suddivisi in classi di sicurezza in base al loro grado di infiammabilità. Da quanto scrive Assofrigoristi sembra però che alcuni professionisti a volte sorvolino sulle garanzie di sicurezza e arrivino a svolgere un lavoro più ‘fantasioso’ – e pericoloso – di quanto dovrebbero.
 
Il problema sorge dalla carenza, e del conseguente aumento del prezzo, del refrigerante R410A, che è uno dei gas più diffusi per i condizionatori domestici, che sta iniziando ad esasperare gli installatori termoidraulici.
 
Assofrigoristi pur riconoscendo le problematiche evidenziate dai soci dell’associazione in questo senso, con un comunicato, ricorda che se un tecnico modifica le caratteristiche di una macchina per la climatizzazione domestica se ne assume la responsabilità legale.
 
Ogni macchinario dotato di marchio CE è infatti certificato in base al progetto originare e la responsabilità del prodotto ricade sul costruttore in base a ciò che è definito dalla parte 3 e dai capitoli 3 e 22 della norma di prodotto EN 60335-2-40:2003+A13:2012. La responsabilità del costruttore decade però, così come la certificazione CE, qualora il prodotto subisca delle variazioni.
 
Nel settore della refrigerazione e del condizionamento non è così improbabile sentir dire, o leggere, di professionisti che sostituiscono un liquido refrigerante con un altro, ad esempio l’R410A con l’R32.
 
Si tratta però di una retrofit illegale e pericoloso, in quanto si pratica la sostituzione di un refrigerante di classe A1 con uno di classe A2L. L’installatore che compie un’azione del genere si sostituisce alla casa produttrice come responsabile del prodotto e diventa civilmente e penalmente perseguibile, rischia così l’arresto fino a 3 mesi e una multa dai 1.200 ai 5.200 €.
 
Le normative specifiche collegate alla responsabilità e alla sicurezza degli installatori sono l’art. 24 del D.Lgs. 81/2008 e il n. 37 del D.M. 22 gennaio 2008.
La manipolazione dei climatizzatori e la sostituzione arbitraria di gas refrigeranti è quindi illegale, pericolosa e assolutamente negata da Assofrigoristi, che si dice assolutamente contraria a qualunque azione che non rispetti la legge.