Focus Efficienza Energetica

23.04.2019
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I trend dell’elettricità 2018 - il 71,8% di nuova produzione deriva da FER

Il trend della produzione energetica si sta muovendo sempre più in direzione delle energie rinnovabili: è questo che sostengono i dati relativi ai paesi dell’OCSE, per l’anno 2018.
La produzione di energia mondiale sta cambiando e sempre più paesi decidono di investire in energie alternative e rinnovabili come il solare e il nucleare, che, nonostante venga utilizzato già da molti anni, genera sempre molte perplessità correlate per lo più allo smaltimento corretto delle scorie radioattive e alla manutenzione degli impianti. A supportare questo trend che vede le fonti rinnovabili in rapida crescita, ci sono i dati relativi all’anno 2018 pubblicati dall’International Energy Agency che evidenziano come le tecnologie rinnovabili totali abbiano rappresentato, nel 2018, il 71,8% dell'aumento della generazione nel settore dell'energia elettrica, continuando una tendenza che ha visto le rinnovabili aumentare la loro quota nel mix dell'OCSE del 9,8% dal 2008, raggiungendo ora il 27,4%.

Per l’anno 2018 c’è inoltre da segnalare in primo luogo il superamento sul carbone del gas naturale, che si configura quindi come nuova principale fonte di elettricità nei 35 paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) con un 27,4% della produzione di energia elettrica rispetto al 25,4% del carbone. Una quota identica è stata raggiunta dalle energie rinnovabili, un 27,4% di energia elettrica ripartita tra: idroelettrico, 13,8%, eolico, 7,0% e solare, 3%.



È inoltre importante evidenziare come Stati Uniti ed Europa seguano trend differenti: per quanto riguarda gli Stati Uniti è aumentata repentinamente la generazione di energia elettrica proveniente da fonti non rinnovabili come il gas naturale, mentre in Europa, al contrario, l’energia proveniente da fonti rinnovabili sta crescendo come manifestazione degli sforzi politici per la “decarbonizzazione”; lo stesso vale per l’Oceania, continente per cui la produzione di energia non rinnovabile è diminuita di 12,4TWh, mentre quella rinnovabile ha conosciuto una crescita considerevole che si aggira intorno al +24,5% TWh.



Nel complesso si può notare come la produzione netta di energia elettrica dell'OCSE sia cresciuta dell'1,9%, trainata principalmente dal gas naturale, che è aumentato di 156,4 TWh (+ 5,6%), mentre, al contrario, la quota di carbone ha continuato la sua decrescita iniziata nel 2014, scendendo a 2.710 TWh.  Nel 2018 tutte le fonti di produzione di energia rinnovabile sono aumentate nell'OCSE: Gli incrementi sono stati registrati nel comparto eolico (+51,9 TWh, + 7,5%) e nel solare (51,8 TWh, + 18,9%). Altre fonti rinnovabili hanno registrato una crescita, anche se più modesta: +25,9 TWh per l’idroelettrico, +12,0 TWh per combustibili rinnovabili e +2,3 TWh da geotermico.
 

Carbone

 
L’utilizzo di questo combustibile fossile, impiegato fin dalla Rivoluzione industriale è stato, negli ultimi anni, fortemente limitato dalle politiche anti-inquinamento degli stati: il carbone, infatti, quando impiegato come combustibile, rilascia una grande quantità di gas serra, nocivi sia per l’uomo che per l’atmosfera. Proprio in linea con queste politiche, l’uso del carbone è in diminuzione nella maggior parte dei paesi OCSE, con una diminuzione complessiva di 104,6 TWh nel 2018, rispetto all’anno precedente. Le riduzioni più evidenti sono state osservate in paesi come Stati Uniti (-5,0%), Giappone (-3,7%), Germania (-5,0%) e Regno Unito (-25,5 %).
 

Gas


Molto meno inquinante del carbone, il gas naturale è facilmente trasportabile sia allo stato gassoso che liquido, e largamente disponibile in Europa, sebbene ugualmente soggetto ad esaurimento. Il gas naturale ha conosciuto un aumento del +5,6% nel 2018 portandosi, come già anticipato, al primo posto come fonte di elettricità dell’OCSE. La principale fonte di questa crescita sono stati gli Stati Uniti con una crescita registrata di 188,9 TWh, seguiti dalla Corea con +34,3 TWh (+ 28,7%). Tuttavia, è importante anche segnalare che ben 21 dei 35 paesi dell'OCSE hanno scelto di ridurre il consumo di gas per la produzione di energia; tra questi si annoverano la Turchia (-17,6 TWh, -16,9%), l'Australia (-11,1 TWh, -20,2%) e il Giappone (-10,5 TWh, -2,7%). 
 

Nucleare

 
L’anno 2018 ha visto aumentare la produzione del nucleare di un +0,6% nell’OCSE rispetto all’anno precedente; più di 2/5 di tutta questa produzione proviene dagli Stati Uniti e oltre 1/5 dalla Francia.
Nel 2018 il nucleare è anche diventato la principale fonte di elettricità della Svezia superando l’idroelettrico, fonte più importante dei precedenti quattro anni. Un trend in crescita, ma con vistose eccezioni: Corea e Belgio, infatti, hanno visto diminuire la loro produzione nucleare, a causa di problemi di manutenzione e sicurezza. Stessa sorte è toccata a Spagna e Regno Unito, con un calo rispettivamente del -4,2% e del -7,5%.
 

Idroelettrico


L'energia idroelettrica è cresciuta nell'OCSE del + 1,8%: il 2018 ha visto l’Europa sudoccidentale tornare ai normali livelli di produzione idroelettrica dopo un 2017 molto secco. Allo stesso tempo i due principali gruppi idroelettrici dell’OSCE, Canada e Stati Uniti, hanno registrato un calo rispettivamente del -2,3% e del -3,3% a causa del tempo meteorologico avverso che ha visto scarse precipitazioni e, talvolta, anche siccità.
 

Solare

 
Il solare sta conoscendo una crescita continua con un + 18,9% registrato nel 2018. A guidare questa crescita sono stati gli Stati Uniti (+ 25,2%), seguiti da Giappone (+ 21,8%) e Germania (+ 17,4%). La maggior parte dei paesi dell'OCSE ha avuto tassi di crescita a due cifre, alcuni addirittura più alti, mostrando una forte spinta in alcuni paesi a favore di questa tecnologia.
Al contrario, Spagna e Italia hanno ridotto la produzione di energia solare del 12,6% e del 7,8% rispettivamente, a causa di un irraggiamento solare inferiore alla media nel 2018.
 

Eolico


Nel 2018, la generazione di energia eolica ha raggiunto un +7,5% con picchi in paesi come Stati Uniti (+8,1%), Germania (7,5%), Regno Unito (14,1%). L'energia eolica ha fornito il 18% della produzione di energia elettrica in Germania, nel Regno Unito e in Spagna. 



Poiché il flusso del vento dipende dai gradienti di pressione e dalla temperatura dell'aria, la generazione eolica è stata influenzata da eventi meteorologici estremi nel 2018, come l'ondata di caldo estivo in Europa, che ha provocato un calo di generazione in tutto il continente a luglio; la produzione di energia elettrica è stata inferiore rispetto allo stesso periodo del 2015, anche con l'aumento della grande capacità nei tre anni intermedi.
 

Geotermico


La generazione geotermica è cresciuta del 4,9% nell'OCSE: la Turchia, in particolare, ha rappresentato metà della crescita totale OCSE in questa tecnologia (+ 26,7%). Gli altri contributi principali sono stati l'Islanda (+839,8 GWh, + 16,2%) e gli Stati Uniti (+531,8 GWh, + 3,4%).