Speciale 119
Tecnologie, componenti e dimensionamento degli impianti per la ventilazione meccanica controllata
Articolo di Maurizio Cudicio

Il dimensionamento di un impianto di ventilazione meccanica controllata

Il dimensionamento di un impianto VMC richiede esperienza, sensibilità e attenzione. In ambito residenziale, già nella Legge 373 del 30 Aprile 1976 e successivamente ripreso e riconfermato con la Legge 10/91, veniva fissato un numero di ricambi d’aria pari a 0,50 Vol/h. Questo valore risultava e risulta tuttora essere il tasso ideale per una corretta diluizione degli inquinanti e per la riduzione dell’umidità all’interno degli ambienti domestici.

Le ultime normative, emanate in ambito di risparmio e certificazione energetica degli edifici, prescrivono l’applicazione delle UNI TS 11300, le quali prevedono in ambito residenziale un valore di ricambio pari a 0,3 vol/h, anche se si ritiene opportuno consigliare l’adozione di un valore di ricambi ≥ 0,5 vol/h per i motivi descritti in precedenza. La portata d’aria per ogni singolo locale in cui vi è la necessità di immettere aria Q [m³/h], pertanto, sarà calcolata semplicemente moltiplicando il volume V [m³] del locale per il numero di ricambi aria n che appunto sono pari a 0,50 1/h

Q = V · n = V · 0,5

È possibile anche adottare le indicazioni impartite dalla norma UNI EN 15251Criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica”. Questa norma persegue la finalità di garantire un’adeguata qualità dell’aria e della vita degli ambienti interni senza escludere la questione energetica, che comunque deve essere garantita.

I tassi di ventilazione suggeriti in questa norma sono da utilizzare per il dimensionamento degli impianti di ventilazione e pertanto sono da intendersi massimi, il che significa che i ricambi minimi riportati nella tabella seguente devono essere garantiti nei momenti di occupazione degli spazi. Durante le ore del giorno nelle quali non vi è presenza di persone, l’impianto VMC potrà lavorare in parzializzazione, ossia riducendo il numero di ricambi d’aria, in modo tale da ridurre i consumi energetici e poter rispettare i dettami della UNI TS 11300, ossia gli 0,30 Vol/h intesi come media giornaliera.


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