Speciale 16
I nuovi gas refrigeranti
Referenza

Il patentino del frigorista

La certificazione dei tecnici del freddo, richiesta dalla Regolamentazione Europea 842/06, è entrata in vigore in Italia dallo scorso 16 dicembre, quando è stato emanato il decreto di recepimento, che individua le modalità di attuazione in materia di riduzione dell'utilizzo dei gas fluorurati a effetto serra, diffusissimi in moltissimi impianti, ma dannosi per l'ambiente in quanto potenti gas serra.

Il cosiddetto Patentino Frigoristi sarà pertanto obbligatorio non appena sarà concluso l'iter legislativo, per poter lavorare su

condizionatori, sistemi di refrigerazione e pompe di calore contenenti i refrigeranti HFC (R134a, R404, R407c, R507, R410a etc.). Attualmente la certificazione tecnica è considerata in Europa solo per i refrigeranti HFC, ma già dai meeting avuti con la commissione europea sia dall'Associazione dei Tecnici del Freddo che dall'Associazione europea AREA si evince che presto le stesse richieste di competenza verranno estese anche ai refrigeranti cosiddetti naturali, focalizzandosi, oltre che sugli aspetti tecnici, anche e soprattutto sugli aspetti di sicurezza. Il Centro Studi Galileo (www.centrogalileo.it) in questo ambito organizzerà sia la certificazione dei Tecnici del Freddo, che andranno a utilizzare gli HFC svolgendo gli esami teorici e pratici presso le 12 sedi di esame in tutta Italia; sia i corsi propedeutici per la preparazione all'esame.

Da schema del decreto (disponibile liberamente sul sito di ATF) quando uscirà l'apposito registro con l'elenco dei tecnici e delle imprese certificate, gestito dalle Camere di Commercio, che sono notevolmente in ritardo con l'implementazione, si avranno solamente 60 giorni di tempo per mettersi in regola. Questa tempistica risulta effettivamente un po' troppo stringente.

Le alternative sono 2: conseguire il certificato provvisorio, che consente di procrastinare di 6 mesi la certificazione, oppure ottenere la certificazione definitiva con un ente europeo, che potrà essere successivamente riconosciuta anche in Italia.

A cura di ATF e Centro Studi Galileo.