Speciale 155
La sanificazione degli impianti aeraulici
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
a Risponde l'Ing. Mangano
Il presente e il futuro dell’igiene aeraulica alla luce degli eventi provocati dalla pandemia da Covid-19
Il tema della sanificazione degli impianti aeraulici è spesso legato a quello della legionella, ma in questo periodo storico eccezionale, in cui esperti e meno esperti si domandano quale sia la correlazione tra ventilazione e diffusione del corona virus, si è tornati a parlare sempre con maggiore insistenza di questo processo necessario, ancor di più se si considerano le esigenze di locali come ospedali e residenze sanitarie assistenziali (RSA).
Potrebbe darci, in quanto Presidente dell’Associazione Italiana Igienisti dei Sistemi Aeraulici, la sua opinione in merito a questa situazione?
«In questo periodo storico il nostro Paese sta vivendo giorni molto difficili e di comprensibile paura e timore a causa dell’evoluzione della crisi epidemiologica SARS-CoV-2. Siamo tutti preoccupati per la salute della intera collettività e per l’economia nazionale. Improvvisamente nel dibattito di pubblico ed esperti ci si inizia a porre la domanda su quale sia il ruolo degli impianti aeraulici nella propagazione dell’epidemia.
La correlazione tra le condizioni igienico sanitarie degli impianti di trattamento aria ovvero gli impianti aeraulici e la qualità dell’aria all’interno degli ambienti serviti è nota da molto tempo. Inoltre, numerose evidenze scientifiche testimoniano che l’inquinamento degli ambienti confinati costituisce un importante determinante per la salute, in quanto contribuisce in maniera significativa all’incremento della frequenza delle principali malattie che colpiscono la popolazione italiana, quali le malattie respiratorie, allergiche, le malattie cardiache ed i tumori.
In particolare per quanto riguarda il COVID- 19 è ormai consolidata la consapevolezza che la principale fonte di trasmissione sia rappresentata dalle goccioline e dalle superfici contaminate.
Vi è il rischio che gli impianti aeraulici possano, attraverso il ricircolo dell’aria, qualora negli ambienti climatizzati si trovassero dei soggetti affetti da Covid-19, captare il bio-aereosol infetto e farlo rientrare nel flusso dell’aria con la conseguenza, non trascurabile, che i virus potrebbero essere successivamente reintrodotti negli ambienti, anche in punti molto lontani da quelli in cui erano stati prelevati. Ad esempio, uno studio eseguito in ambiente ospedaliero e pubblicato su Jama (Journal of American Medical Association) ha riscontrato tracce del virus sui filtri e sulle riprese d’aria.
Ma gli impianti aeraulici hanno anche un altro rischio: creano un flusso d’aria negli ambienti serviti e quindi se ci fosse un soggetto infetto sul flusso principale dell’aria in immissione dalla bocchetta, il suo bio-aerosol potrebbe finire ben oltre la distanza di sicurezza di un metro o due.
E’ famoso il caso del ristorante di Guangzhou, riportato in uno studio cinese che sarà pubblicato a luglio in Emerging Infectious Diseases, una rivista pubblicata dai Centers for Disease Control and Prevention.
AIISA ha con forza ribadito la propria posizione attraverso una apposita comunicazione il 15 Aprile 2020 (si può trovare sui profili social dell’Associazione), ribadendo la necessità di effettuare sempre le ispezioni tecniche atte ad accertare le condizioni igienico sanitarie degli impianti aeraulici e valutare congiuntamente il rischio di propagazione del virus attraverso gli stessi impianti.»
Oggi, più che mai prima, torna ad essere importante la tematica della sanificazione degli impianti aeraulici, che sfortunatamente è tralasciata in modo superficiale da quanti si concentrano più sulle condizioni termiche raggiunte ed eventualmente del risparmio energetico conseguibile all’interno degli ambienti confinati. La sanificazione degli impianti può consentire di ridurre il rischio di veicolazione di patogeni nell’aria? Se si, in che modo?
«Occuparsi della valutazione e della manutenzione delle condizioni igieniche sanitarie degli impianti aeraulici e quindi anche della sanificazione non solo è un obbligo normativo, ma è anche uno dei principali fattori funzionali a sostenere il migliore stato di salute dell’uomo nella nostra società.
Noi di AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici), dal 2004 operiamo e promuoviamo cultura nel campo dell’igiene aeraulica. Il nostro operato, confermato dalle aziende associate, ci trova in prima linea nel porre in essere quanto necessario a rendere gli impianti di climatizzazione e di ventilazione puliti e sanificati.
AIISA è una associazione senza fini di lucro e si propone di promuovere e diffondere una cultura per la pulizia e la sanificazione dei circuiti aeraulici nel pieno rispetto delle normative vigenti e di diffondere le più aggiornate ed innovative tecniche e procedure nazionali ed internazionali per la pulizia e la sanificazione dei circuiti aeraulici.
Le procedure di ispezione, pulizia, sanificazione e bonifica sono un aspetto fondamentale di un sistema di qualità che deve poter essere misurabile e certificato.
Nel novembre 2013 e poi ad aprile 2018 (rev02) AIISA, sintetizzando quanto disponibile nel settore normativo e tecnico e sulla base della propria ultra decennale esperienza ha stilato un proprio “Protocollo Operativo AIISA per l’ispezione e la sanificazione degli impianti aeraulici”, scaricabile dal sito www.aiisa.it nello spirito di una chiara trasparenza divulgativa.
Il Protocollo Operativo di AIISA è stato validato da A.N.M.D.O. (Associazione Nazionale Medici di Direzione Ospedaliera) ed è oggetto di qualifica del processo di ”Pulizia e sanificazione dei sistemi aeraulici” da parte di IQC. Tale validazione va inevitabilmente a definire le aziende di eccellenza del settore che operano secondo un sistema di qualità misurabile e validato.»
Si parla spesso di sanificazione, pulizia e disinfezione degli impianti aeraulici ci può chiarire la differenza?
«Spesso i termini sanificazione e disinfezione in particolare vengono utilizzati come se fossero sinonimi, ma non è così.
Con il termine SANIFICAZIONE si intende il processo atto a rendere igienicamente sano un ambiente o una superfice. Consiste in due fasi distinte ma non affatto indipendenti tra loro: Pulizia + Disinfezione.
Con il termine PULIZIA si intende il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere meccanicamente i contaminanti su superfici ed oggetti
Con il termine DISINFEZIONE si intende la procedura atta ad eliminare o distruggere i microrganismi patogeni, ma non necessariamente tutte le forme microbiche, su oggetti inanimati, mediante l’applicazione di idonei processi fisici o chimici.»
Ma è possibile effettuare quindi la disinfezione degli impianti aeraulici senza effettuare la pulizia?
«AIISA ha con forza ribadito che la disinfezione dell’impianto può essere svolta SOLAMENTE dopo l’avvenuta pulizia meccanica dell’intero sistema e che la disinfezione delle superfici e degli apparati deve essere eseguita con l’utilizzo di...
Potrebbe darci, in quanto Presidente dell’Associazione Italiana Igienisti dei Sistemi Aeraulici, la sua opinione in merito a questa situazione?
«In questo periodo storico il nostro Paese sta vivendo giorni molto difficili e di comprensibile paura e timore a causa dell’evoluzione della crisi epidemiologica SARS-CoV-2. Siamo tutti preoccupati per la salute della intera collettività e per l’economia nazionale. Improvvisamente nel dibattito di pubblico ed esperti ci si inizia a porre la domanda su quale sia il ruolo degli impianti aeraulici nella propagazione dell’epidemia.
La correlazione tra le condizioni igienico sanitarie degli impianti di trattamento aria ovvero gli impianti aeraulici e la qualità dell’aria all’interno degli ambienti serviti è nota da molto tempo. Inoltre, numerose evidenze scientifiche testimoniano che l’inquinamento degli ambienti confinati costituisce un importante determinante per la salute, in quanto contribuisce in maniera significativa all’incremento della frequenza delle principali malattie che colpiscono la popolazione italiana, quali le malattie respiratorie, allergiche, le malattie cardiache ed i tumori.
In particolare per quanto riguarda il COVID- 19 è ormai consolidata la consapevolezza che la principale fonte di trasmissione sia rappresentata dalle goccioline e dalle superfici contaminate.
Vi è il rischio che gli impianti aeraulici possano, attraverso il ricircolo dell’aria, qualora negli ambienti climatizzati si trovassero dei soggetti affetti da Covid-19, captare il bio-aereosol infetto e farlo rientrare nel flusso dell’aria con la conseguenza, non trascurabile, che i virus potrebbero essere successivamente reintrodotti negli ambienti, anche in punti molto lontani da quelli in cui erano stati prelevati. Ad esempio, uno studio eseguito in ambiente ospedaliero e pubblicato su Jama (Journal of American Medical Association) ha riscontrato tracce del virus sui filtri e sulle riprese d’aria.
Ma gli impianti aeraulici hanno anche un altro rischio: creano un flusso d’aria negli ambienti serviti e quindi se ci fosse un soggetto infetto sul flusso principale dell’aria in immissione dalla bocchetta, il suo bio-aerosol potrebbe finire ben oltre la distanza di sicurezza di un metro o due.
E’ famoso il caso del ristorante di Guangzhou, riportato in uno studio cinese che sarà pubblicato a luglio in Emerging Infectious Diseases, una rivista pubblicata dai Centers for Disease Control and Prevention.
AIISA ha con forza ribadito la propria posizione attraverso una apposita comunicazione il 15 Aprile 2020 (si può trovare sui profili social dell’Associazione), ribadendo la necessità di effettuare sempre le ispezioni tecniche atte ad accertare le condizioni igienico sanitarie degli impianti aeraulici e valutare congiuntamente il rischio di propagazione del virus attraverso gli stessi impianti.»
Oggi, più che mai prima, torna ad essere importante la tematica della sanificazione degli impianti aeraulici, che sfortunatamente è tralasciata in modo superficiale da quanti si concentrano più sulle condizioni termiche raggiunte ed eventualmente del risparmio energetico conseguibile all’interno degli ambienti confinati. La sanificazione degli impianti può consentire di ridurre il rischio di veicolazione di patogeni nell’aria? Se si, in che modo?
«Occuparsi della valutazione e della manutenzione delle condizioni igieniche sanitarie degli impianti aeraulici e quindi anche della sanificazione non solo è un obbligo normativo, ma è anche uno dei principali fattori funzionali a sostenere il migliore stato di salute dell’uomo nella nostra società.
Noi di AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici), dal 2004 operiamo e promuoviamo cultura nel campo dell’igiene aeraulica. Il nostro operato, confermato dalle aziende associate, ci trova in prima linea nel porre in essere quanto necessario a rendere gli impianti di climatizzazione e di ventilazione puliti e sanificati.
AIISA è una associazione senza fini di lucro e si propone di promuovere e diffondere una cultura per la pulizia e la sanificazione dei circuiti aeraulici nel pieno rispetto delle normative vigenti e di diffondere le più aggiornate ed innovative tecniche e procedure nazionali ed internazionali per la pulizia e la sanificazione dei circuiti aeraulici.
Le procedure di ispezione, pulizia, sanificazione e bonifica sono un aspetto fondamentale di un sistema di qualità che deve poter essere misurabile e certificato.
Nel novembre 2013 e poi ad aprile 2018 (rev02) AIISA, sintetizzando quanto disponibile nel settore normativo e tecnico e sulla base della propria ultra decennale esperienza ha stilato un proprio “Protocollo Operativo AIISA per l’ispezione e la sanificazione degli impianti aeraulici”, scaricabile dal sito www.aiisa.it nello spirito di una chiara trasparenza divulgativa.
Il Protocollo Operativo di AIISA è stato validato da A.N.M.D.O. (Associazione Nazionale Medici di Direzione Ospedaliera) ed è oggetto di qualifica del processo di ”Pulizia e sanificazione dei sistemi aeraulici” da parte di IQC. Tale validazione va inevitabilmente a definire le aziende di eccellenza del settore che operano secondo un sistema di qualità misurabile e validato.»
Si parla spesso di sanificazione, pulizia e disinfezione degli impianti aeraulici ci può chiarire la differenza?
«Spesso i termini sanificazione e disinfezione in particolare vengono utilizzati come se fossero sinonimi, ma non è così.
Con il termine SANIFICAZIONE si intende il processo atto a rendere igienicamente sano un ambiente o una superfice. Consiste in due fasi distinte ma non affatto indipendenti tra loro: Pulizia + Disinfezione.
Con il termine PULIZIA si intende il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere meccanicamente i contaminanti su superfici ed oggetti
Con il termine DISINFEZIONE si intende la procedura atta ad eliminare o distruggere i microrganismi patogeni, ma non necessariamente tutte le forme microbiche, su oggetti inanimati, mediante l’applicazione di idonei processi fisici o chimici.»
Ma è possibile effettuare quindi la disinfezione degli impianti aeraulici senza effettuare la pulizia?
«AIISA ha con forza ribadito che la disinfezione dell’impianto può essere svolta SOLAMENTE dopo l’avvenuta pulizia meccanica dell’intero sistema e che la disinfezione delle superfici e degli apparati deve essere eseguita con l’utilizzo di...
In questo Speciale
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