Il sistema degli edifici tra presente, passato e futuro
Il mondo come lo conosciamo è molto diverso dal mondo dei nostri genitori. Trenta o quarant’ anni fa, molte delle cose che oggi vediamo e ci appaiono familiari, erano del tutto sconosciute o addirittura incredibili e difficili da pensare.
La tecnologia in tutti i suoi aspetti ha fatto passi enormi in questi ultimi decenni e l’accelerazione degli ultimi anni ha qualcosa di veramente stupefacente.
La ricerca nei vari settori, poi, ha creato prodotti sempre più efficienti e strumenti sempre più potenti.
Il mondo della climatizzazione, del riscaldamento e delle costruzioni non poteva sottrarsi a questo mutamento radicale. Ed ecco la domanda: come sarà il benessere climatico nell’anno 2050?
E’ sicuramente una provocazione, difficile fare previsioni così lontane nel tempo, ma è un modo per confrontare il passato con il presente e cercare di estrapolare quello che ci riserva la tecnologia partendo da ciò che conosciamo oggi.
Di certo, e questo mi sento abbastanza sicuro nell’affermarlo, il fabbisogno di energia delle nostre future abitazioni sarà molto inferiore di quello attuale, sia per la cultura del risparmio energetico, sia per una reale necessità di ridurre i consumi globali.
Le grandi società chimiche realizzeranno pannelli estremamente sottili e performanti che porteranno con se caratteristiche di isolamento termico, acustico e strutturale. Grazie alle nanotecnologie, questi pannelli dallo spessore di qualche centimetro consentiranno di mandare in pensione sia i laterizi che il legno. Avranno carichi di rottura estremamente elevati, coefficienti di isolamento termico e di isolamento acustico eccellenti. La novità è che non saranno statici, potranno far regolare autonomamente l’umidità, facendola passare o meno dall’ambiente esterno a quello interno. Avranno poi la caratteristica di poter diventare trasparenti, per consentire l’eliminazione totale delle finestre. Già oggi nel mercato ci sono prodotti che hanno alcune delle caratteristiche appena descritte, non tutte assieme ovviamente, ma lo sviluppo fa passi da gigante.
Risolto il problema dell’involucro, vediamo come sarà gestita all’interno la temperatura, l’umidità e soprattutto la qualità dell’aria. La necessità di un elevato risparmio energetico porterà ad un massiccio utilizzo della ventilazione meccanica controllata, ma non come la conosciamo oggi. Fondamentale sarà la parte filtrante. L’aria presa dall’esterno sarà filtrata, portata a temperatura e umidificata o deumidificata e iniettata nell’ambiente. Non ci saranno le classiche bocchette, ma il solaio stesso provvederà alla diffusione, una sorta di impianto radiante con la caratteristica di immettere aria. Non più flussi d’aria mirati, ma una grande e unica diffusione. Nel futuro la filtrazione sarà molto importante e nell’ambiente domestico non si apriranno più finestre per arieggiare, come facciamo oggi: in ogni momento respireremo aria priva di particelle in sospensione, polvere o microorganismi.
Come fonte di calore o di climatizzazione varrà sicuramente utilizzata la tecnologia di Peltier, in grado in inverno di riscaldare ed in estate di raffrescare. Sicuramente silenziosa e poco impattiva, provvederà a riscaldare o raffrescare l’aria da immettere nell’ambiente. Questa tecnologia sarà impiegata con il geotermico. La cella di Peltier, infatti, scambierà con sonde nel terreno a cui sottrarre o fornire calore in funzione della stagione.
All’interno dell’abitazione, un sistema domotico con controllo evoluto provvederà a capire le nostre esigenze e ad anticiparle. I sensori avvertiranno che siamo in salotto e automaticamente attiveranno il riscaldamento o condizionamento in questa zona. I sensori di posizione in tutta la casa avviseranno il sistema sulla nostra posizione e il controllo provvederà a regolare le esatte condizioni termo igrometriche tipiche della stanza che stiamo occupando: bagno, cucina, piscina, camera da letto e palestra. Conoscendo le nostre abitudini, preparerà le stanze in funzione di queste.
L’energia per la casa sarà generata da un mix di tecnologie: sicuramente il fotovoltaico, ma, parlando del 2050, avremo un fotovoltaico con resa per m2 sicuramente maggiore. Questa tecnologia ci consentirà di produrre elettricità per il funzionamento diurno dell’abitazione. La quantità di energia elettrica in surplus verrà stoccata in apposite celle per l’utilizzo notturno. Il mini eolico coadiuverà il fotovoltaico per i periodi di minor produzione. Il tutto sarà integrato nel tetto dell’abitazione.
L’uomo è costantemente e naturalmente proteso verso la ricerca di nuove tecnologie per aumentare il proprio benessere, come dimostrano i radicali cambiamenti delle condizioni di vita avvenuti nei paesi occidentali negli ultimi decenni. Partendo da questo dato, dunque, ci si aspetta che i prossimi quarant’anni vedranno l’introduzione di soluzioni ancora più innovative, che scardineranno gli attuali paradigmi della climatizzazione e del risparmio energetico.
Chi giocherà un ruolo decisivo nel futuro saranno di certo i legislatori, ai quali spetterà il compito di posare i binari dell’innovazione; le grandi aziende che, controllando il mercato, definiranno gli standard dei prodotti; ma soprattutto avranno un ruolo fondamentale le decisioni che quotidianamente tutti noi prenderemo.
Questa energia, o meglio, queste onde elettromagnetiche viaggiano alla velocità della luce ed hanno la prerogativa di non riscaldare l'aria, ma bensì le superfici. Già da questo si può capire che con questa tecnologia si può ottenere un notevole risparmio nel consumo di energia oltre che condizioni di comfort ideali per l'uomo.