Speciale 186
Impianti VMC: dalla progettazione alla manutenzione per garantire salute e benessere
24.04.2024

Impianti VMC: dalla progettazione alla manutenzione per garantire salute e benessere

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La qualità dell’aria è senza dubbio un argomento di cui si sente parlare spesso, attraverso vari canali; generalmente, il fulcro di analisi e discussioni si concentra sull’aria outdoor, toccando temi quali polveri sottili (PM 10, PM 2,5, etc.), le fonti dell’inquinamento atmosferico come mezzi di trasporto e impianti di climatizzazione. Tuttavia, considerando il fatto che è dimostrato che nei paesi industrializzati le persone trascorrano in media il 90% del proprio tempo in luoghi chiusi (residenze, luoghi di lavoro, luoghi di attività di svago, etc.) il tema della qualità dell’ambiente indoor diviene cruciale. In generale, tale qualità è definita da molteplici parametri tra i quali, ad esempio, le dimensioni (superficie e altezza) dei locali, la quantità e la tipologia di illuminazione, naturale e artificiale, così come la qualità dell’aria; questi ed altri parametri definiscono, per l’appunto, la salubrità e l’adeguatezza dell’ambiente indoor rispetto all’attività umana. Gli inquinanti presenti nell'aria indoor possono includere particelle sospese come polveri fini, allergeni come acari della polvere e peli di animali domestici, gas nocivi come il monossido di carbonio (CO) e i composti organici volatili (VOC) provenienti da materiali da costruzione e prodotti di consumo, oltre a muffe, batteri e virus. L'esposizione prolungata a questi inquinanti può causare una serie di problemi di salute, compresi problemi respiratori come asma e bronchite, allergie cutanee ed oftalmiche, malattie cardiovascolari, disturbi neurologici e persino cancro polmonare. Inoltre, la qualità dell'aria indoor può influenzare direttamente il comfort e il benessere degli occupanti degli edifici; ad esempio, un'aria interna troppo umida può favorire la crescita di muffe e batteri, causando odori sgradevoli e contribuendo alla formazione di allergeni e agenti patogeni, mentre un'aria interna troppo secca può causare irritazioni alle vie respiratorie e alla pelle.

Pertanto, garantire una buona qualità dell'aria indoor è essenziale per creare ambienti interni sicuri, confortevoli e salubri per tutti gli occupanti degli edifici. Ciò può essere ottenuto attraverso una corretta progettazione e manutenzione dei sistemi di ventilazione, la riduzione delle fonti di inquinamento interno e l'adozione di pratiche di pulizia e manutenzione appropriate.

La ventilazione meccanica controllata (VMC) rappresenta la migliore risposta alle problematiche sin qui viste: tale sistema consiste, per sommi capi, nell’estrazione della cosiddetta “aria viziata” dagli ambienti e nell’immissione di aria pulita negli stessi. L’impianto di VMC, oggi, è installato di norma in tutte le nuove costruzioni di tipo pubblico e nella stragrande maggioranza dei nuovi edifici residenziali, ma il suo impiego è possibile anche in fase di ristrutturazione o anche come singolo intervento sull’edificato esistente grazie alla tecnologia che è in grado di offrire soluzioni per ogni tipologia di installazione.

In questo Speciale ne approfondiamo caratteristiche, progettazione e manutenzione, per garantire il massimo comfort e benessere.

La ventilazione meccanica controllata ha radici storiche che risalgono almeno al XIX secolo, sebbene il concetto moderno di VMC sia emerso soltanto a partire della seconda metà del XX secolo

In ambito residenziale, la VMC gioca un ruolo fondamentale nel garantire un'aria pulita e salubre all'interno delle abitazioni. Quali sono i suoi vantaggi e le sue applicazioni?

Le principali tipologie di impianti di ventilazione meccanica controllata e i componenti

Un impianto di ventilazione meccanica controllata porterà tanti più vantaggi quanto più sarà ben progettato e adeguatamente manutenuto

Quali sono i principali riferimenti normativi che regolamentano gli impianti di ventilazione meccanica controllata?