Speciale 6
Le nuove tipologie di caldaie: efficienti, compatte e tecnologiche
Intervista a Intervista a Sabrina Dott.ssa Nasolini di ACV Italia Srl

Intervista a Sabrina Nasolini di ACV Italia

Quanto importante ritenete la possibilità di far diventare la caldaia un punto che riceve e gestisce tutte le fonte di energia presenti nei nuovi edifici a basso impatto energetico?
La caldaia di per se stessa non può essere un punto focale che riceve le altre fonti di energia, ma si possono creare dei sistemi, di cui la caldaia è un componente, che ricevono tutte le fonti di energia che poi gestiscono in funzione della disponibilità e della stagionalità.
Ad esempio ACV produce il SolarMaster, un sistema che integra in una sola unità a basamento una caldaia a condensazione, un bollitore Tank in Tank multienergia, nonché tutta la regolazione climatica e solare per l'abbinamento ad impianti ad alta e bassa temperatura. In questo caso il cuore del sistema è il Tank in Tank multienergia che raccoglie tutte le energie presenti nell'utenza (solare, fotovoltaico, caldaia a legna o pellet, termocamini o pompe di calore) per poi renderle disponibili ottimizzando al massimo la produzione di acqua calda sanitaria ed integrando il riscaldamento, riducendo al minimo i consumi.

L’evoluzione della caldaia come la conosciamo è arrivata al limite dello sviluppo oppure nei prossimi anni avremo prodotti innovativi rispetto allo standard attuale della condensazione?

Ci sono tecnologie da approfondire o da sviluppare, quali la microcogenerazione. La caldaia a condensazione sarà comunque necessaria per garantire un punto di integrazione di cui non si potrà fare a meno completamente.

Come vedete la concorrenza che si sta creando con la riduzione del costo delle pompe di calore?

Non è solo una questione di costo sempre più basso, ma sono le normative che classificando la pompa di calore come energia rinnovabile, favoriscono l'utilizzo della stessa per assolvere l'obbligo di impiego di una fonte alternativa a scapito del solare termico che necessita spazi non sempre disponibili.
La pompa di calore nei climi freddi e nebbiosi tipici dell'Italia del nord ha comunque dei limiti, poiché il rendimento teorico spesso non trova riscontro nella realtà, soprattutto nella produzione di acqua calda sanitaria.
E' vero che l'impiego dei nuovi tipi di gas riduce sensibilmente i limiti di utilizzo della pompa di calore, ma è ancora rischioso ed azzardato utilizzare in un impianto una pompa di calore senza avere anche una caldaia ad integrazione.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento di costruttori di generatori termici. Cosa differenzia i vostri prodotti da quelli della concorrenza?

Il cuore dei nostri prodotti a condensazione è rappresentato dallo scambiatore in acciaio inox dal design innovativo che presenta una geometria appositamente studiata per assicurare un rapporto ottimale tra la sezione acqua e la sezione fumi con scambio controcorrente. Il nostro scambiatore ha il contenuto d'acqua più alto della categoria, basse perdite di carico ed un'alta inerzia termica che garantiscono il massimo sfruttamento dell'energia ed un rendimento fra i migliori.

Perché secondo voi il solare termico in Italia non ha ricevuto la stessa attenzione dal mercato rispetto al solare fotovoltaico? Ritenete che un conto energia termico possa essere utile?
Sicuramente gli spazi in Italia limitano molto l'utilizzo del solare termico, che non ha avuto gli stessi aiuti del fotovoltaico a cui si preferisce far occupare i nostri tetti.
Un conto energia termico non solo aiuterebbe l'incremento ma migliorerebbe la qualità dell'installazione - che adesso non viene controllata e percepita dal cliente - e dei materiali, lasciando spazio a troppo pressapochismo e poca professionalità. Un impianto solare dovrebbe rendere sul serio e non solo" sulla carta".

La vostra azienda, diversamente da altre, produce anche dei generatori a condensazione dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Con che prodotti affrontate questo problema?
ACV è la sola azienda a produrre l'unica caldaia a condensazione che condensa anche in produzione acqua calda sanitaria.
Con l'introduzione delle caldaie a condensazione l'incidenza del consumo di combustibile attribuibile al riscaldamento è sempre più ridotto, mentre si continuano ad utilizzare alte potenze per produrre l'acqua calda; fra l'altro le esigenze di acqua calda sono in rapido aumento grazie al diffondersi di vasche idromassaggio, docce multigetto, centri fitness e benessere tanto che i bisogni di acqua calda rappresenteranno presto il 55% del consumo energetico. E' evidente che diventa imperativo condensare anche in fase di produzione di acqua calda.
ACV da sempre specialista nella produzione di acqua calda ha introdotto l'HeatMaster TC introducendo il concetto di CONDENSAZIONE TOTALE, realizzando l'unico prodotto sul mercato in grado di funzionare in condensazione sia in modalità riscaldamento che in modalità acqua calda sanitaria, che si traduce in un risparmio addizionale almeno dell'8% rispetto alle migliori caldaie a condensazione di tipo tradizionale. Risparmio che assume valenze ancora più significative quando si applica a utenze del terziario ad elevato utilizzo di acqua calda, quali centri sportivi, hotel e spa.